Capitolo 26

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Ellie rimase in silenzio per tutto il tempo. Eravamo uscite di casa e Harry mi aveva promesso gentilmente che avrebbe sistemato tutto lui prima di andare ad un incontro con gli altri ragazzi.

Eravamo sedute ai tavolini di Starbucks da circa cinque minuti, io avevo ordinato un semplice caffè mentre Ellie un cappuccino con un cornetto al cioccolato.

-Allora? Cos'è che devi dirmi?-la sua voce si propagò all'interno dei miei pensieri.

-Non è facile da spiegare- sospirai.

-Tu e Harry vi sposate? Sei incinta? Sono pronta a tutto ormai- rise e sapevo che era sincera.

-Non...non riguarda Harry- finsi un sorriso cercando di rimanere il più calma possibile. Pensai alle conseguenze. Dirlo a Zayn non era stato così complicato, non lo sarebbe stato nemmeno dirlo alla mia migliore amica. Stava bevendo il suo cappuccino quando strizzò gli occhi per scrutarmi meglio. Mi fece ridere.

-Se non vuoi dirmelo è okay- si leccò le labbra sporche di schiuma.

-Non voglio segreti tra noi- mi legai i capelli velocemente in una coda priva di senso.

-Allora ti ascolto- sorrise.

Presi un grosso respiro e poi cominciai a parlare

-Quando sono andata in Italia da mia madre mi sono sentita male... lei mi ha costretta ad andare da un medico e lui...insomma...lui ha detto che ho un problema al cuore- sospirai, alzando lo sguardo verso Ellie che non disse niente. Voleva che io continuassi.

-Ho un aritmogena al ventricolo destro Ellie, sono malata e probabilmente il mio cuore potrebbe fermarsi da un momento all'altro- una lacrima rigò una mia guancia al solo pensiero.

-Oh mio dio- fu tutto quello che riuscì a dire. Prese la mia mano stringendola forte, poi si alzò facendo un gran casino con la sedia e mi abbracciò come solo lei sapeva fare. Sentii i suoi occhi bagnare la mia canotta mentre premeva il suo viso sulla mia spalla.

-Quando ti sei sentita male a casa mia... era per questo?- indicò il mio petto con occhi sgranati.

Annuii semplicemente e lei tornò a sedersi di fronte a me.

-Ma perché non me l'hai detto prima?- chiese dolcemente.

-Volevo evitare la pietà. Non voglio che qualcuno provi pena per me- mi morsi il labbro inferiore.

-Dimenticavo che sto parlando con la grande e forte Christina.- disse ironicamente.

-Non si tratta di essere forti, si tratta di avere una dignità. Sai che odio andare a piangere dalle persone.

-Capisco cosa intendi, ma io meglio di tutti so cosa si prova ad essere soli e non avere nessuno.  So cosa hai provato mentre te ne stavi chiusa in te stessa, con me ed Harry che non ti parlavamo e con la malattia che consumava i tuoi pensieri. Io sono stata salvata, ma a te? A te chi ti avrebbe salvato?

Non sapevo cosa dire, aveva ragione, aveva fottutamente ragione. Non mi ero lasciata aiutare. Avevo fatto in modo che nessuno si potesse prendere cura di me, e le uniche persone che lo sapevano erano mia madre, che viveva a chilometri e chilometri da me, e Zayn. Lui non aveva avuto pietà di me, lui era stato buono e aveva mantenuto il segreto come aveva promesso. Ma non era da lui che volevo essere salvata e forse proprio per questo glielo avevo detto. Mia madre invece, lei voleva solo che io tornassi a casa. E solo in quel momento mi rendevo conto di quanto la stessi facendo soffrire con la mia distanza. Distruggevo tutto, distruggevo tutti. Ero un fiume in piena, un acquazzone, un tornado che spazzava via ogni cosa bella. Era giusto che io stessi da sola.

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora