Capitolo 23

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Aspettai Zayn per dieci minuti abbondanti. Nel frattempo mi ero concentrata sulle mie mani, ricordando quanto sembrassero belle e femminili sulla pelle di Harry, mentre lo baciavo con passione e graffiavo dolcemente la sua schiena. A quest'ora non c'era molta gente da Starbucks e presi posto a un tavolino in fondo alla sala. Il cameriere con un piccolo codino sulla nuca mi sorrise.

-Prendi qualcosa?- mi chiese inclinando leggermente la testa per guardarmi meglio.

-Sto aspettando una persona- sorrisi debolmente.

Fissai il mio cellulare appoggiato al tavolino, mentre immaginavo di ricevere un messaggio o una chiamata. Non avevo più visto Harry e mi chiesi che fine avesse fatto e soprattutto se stava ancora con quella Meredith.

-Scusa il ritardo- Zayn sorrise scivolando sulla sedia di fronte a me.

-Non sono qui da molto- mentii.

-Hai già ordinato?

-Aspettavo te- abbassai lo sguardo imbarazzata. Mi piaceva la compagnia di Zayn ed ero felice di stare qui con lui.

Il cameriere si avvicinò nuovamente e stavolta non esitai ad ordinare un frullato alla pesca mentre Zayn decise di prendere un caffè nero senza zucchero.

-Allora? Come è andata la tua mini vacanza in Italia? Non ci vediamo da una vita- posò il cellulare sul tavolino accanto al mio.

-È stato- ci pensai un attimo ricordando di Manuel, del dottore, di mia madre- esilarante- sbottai alla fine.

-Oh, ne sono felice.

-Mi ci voleva- sorrisi mesta.

-La vita qui è troppo complicata per te?- mi canzonò.

-Strano ma si- risi, spostano il mio ciuffo rosso dietro le orecchie.

Il cameriere arrivò lasciando sul tavolo le nostre ordinazioni. Incrociai il braccio tatuato di Zayn per prendere il mio frullato e gli sorrisi. Fissavo i suoi occhi, erano così scuri e pieni che mi incutevano in un certo senso terrore. Rimossi il pensiero.

-A te come è andata? Ti sei divertito a Manchester?- cambiai discorso bevendo un sorso del frullato.

-Oh si, il concerto è stato strepitoso. Le ragazze sono fantastiche.

-Si?- chiesi retoricamente.

-Una mamma mi ha chiesto se potevo sposare sua figlia- rise e lo imitai.

-E hai accettato?- fissai di nuovo lo schermo del cellulare mentre aspettavo la sua risposta.

-Avrei dovuto accettare di sposare un bambina di undici anni circa?- scoppiai a ridere a quell'affermazione. Mi coprii la mano con la bocca e Zayn sembrò divertito dal mio atteggiamento e prese la mia mano stringendola.

-Ho pensato molto a te- quasi non mi affogai e iniziai a tossire.

-A che proposito?- chiesi fingendo indifferenza.

-Quando Harry ci ha parlato di-indugiò per un attimo- di Meredith.

-Ah...quello- sentii una scossa vibrarmi dietro le costole e mi chiesi se Zayn se ne fosse accorto.

-Io non pensavo che tra di voi ci fosse stato qualcosa- disse dolcemente.

-Non c'è stato nulla- risposi amareggiata.

Improvvisamente i ricordi che mi legavano a quel ragazzo tornarono ad affiorare la mia mente mentre stringevo nella mano destra il mio telefono. Lui che mi guardava, che si avvicinava lentamente, che mi baciava con insistenza mentre le mie mani tiravano gentilmente le radici dei suoi capelli ricci, lui che con dolcezza mi posava sul suo letto sovrastando il mio corpo e sfiorando con la bocca la mia pelle sensibile al suo tocco. Ripensai a quei momenti che sembravano troppo fottutamente impressi nella mia mente e non potei fare a meno di sospirare rumorosamente interrompendo i pensieri di Zayn, che alzò lo sguardo per incontrare i miei occhi. Mi sentii sopraffatta da tutte le emozioni che evocavano dentro di me quei ricordi ormai privi di ogni senso. Harry non voleva far parte della mia vita, e per quanto la cosa mi distruggeva internamente dovevo andare avanti. Dovevo farcela.

Drawing. || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora