CHAPTER 1

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POV's Luke

Avete presente quando ci si sveglia e si pensa a quanto possa fare schifo la vita?
A come la stiamo rovinando o come l'abbiamo rovinata con degli errori che abbiamo commesso?
Ecco, questo è il mio modo di svegliarmi oramai.
Si,era passato un mese da quello che ancora oggi spero sia solo un brutto incubo. Ogni giorno mi alzo evitando di guardarmi allo specchio. Penso non mi abituerò mai a questa mia nuova immagine.
Ho rovinato non solo la mia vita, ma anche quella di Michael.
Aveva perso i contatti con sua sorella, l'unica sua ragione di vita. In fondo sono gemelli e non riescono a stare l'uno senza l'altra.
E tutto questo Michael l'ha perso solo per colpa mia. Non riesco a capire come faccia ancora a parlarmi ed a stare con me nonostante tutto. Gli avevo rovinato la vita.

Mi alzo dirigendomi verso l'altra stanza, quella di Michael. Lo vidi già alzato, o forse non si era proprio addormentato. Guardava fuori dalla finestra la città di New York e sospirava pesantemente.
Passava quasi tutte le giornate su quella finestra. Posso sentire il suo dolore,anche se lui non lo vuole ammettere per paura di ferimi. Mi avvicinai a lui e si voltò di scatto.

《Hey amico》 disse con un sorriso debole 《la prossima volta chiudi la porta, russi talmente tanto che penso tutta New York ti abbia sentito》 concluse mettendosi a ridere ed io feci lo stesso. Ritornò a guardare fuori alla finestra.
Per quanto possa essere stronzo, capivo che era un sorriso forzato, ed anche quella battuta.
Non voleva ammetterlo per paura, ma gli mancava sua sorella. Avrebbe pianto a momenti se non si fosse sfogato. Aveva bisogno di lei. L'unica che l'ha sempre capito dopotutto.
Sua sorella.

《Mike,chiamale. Hai bisogno di lei. Ti stai rovinando...e non voglio che ti succeda nulla per colpa mia.》mi avvicino guardandolo negli occhi,quei occhi verdi che oramai erano spenti da troppo tempo. Non era più il Michael Clifford che conoscevo.

《Luke, i-io non posso. Non voglio che veda questo. Non voglio che vede che suo fratello è diventato..un mostro.》mancava poco che non si mettesse a piangere. Voltò di nuovo lo sguardo verso la finestra.

《Quello stregone ha sbagliato. A te non doveva fare assolutamente nulla. Non meritavi tutto ciò. Non te lo meriti. Andrò a parlare con Hood. Almeno tu devi riuscire a vivere la tua vita con tua sorella. Io ho perso tutto. Io me lo merito tutto ciò, ma tu no. Non il mio migliore amico.》 dissi guardandolo dritto nei gli occhi.
Non volevo che Michael non parlasse con sua sorella solo per quelle colpe che sono solo mie. Non appena finisco di parlare, sentiamo un telefono squillare.
Era il telefono di Michael.
Non appena vide il numero che stava chiamando, lasciò il telefono squillare finché non partì la segreteria e si sentì il messaggio da lei registrato.

"Michael, ti prego, rispondi. Dove sei andato? So che sei vivo, so che mi stai ascoltando. Per favore, torna a casa, torna a casa da me. Sono tua sorella sai che per qualsiasi cosa ci sono sempre stata e continuerò ad esserci. Mi manchi Michael. Ti prego, richiamami."

Il messaggio terminò e Michael iniziò a piangere dando un colpo alla parete dove si andò a formare una crepa. Mi avvicinai a lui abbracciandolo.
Cosa ho fatto, cosa cazzo ho fatto.
Ho rovinato la vita a due persone che non meritavano questo dolore.

《Ti prometto che tornerai a stare con tua sorella e che entrambi sarete di nuovo felici come lo eravate in passato.》 detto questo uscii dalla sua stanza e mi diressi nella mia stanza per prendere una felpa nera e coprente per evitare che le persone mi guardassero. Come non volevo guardarmi io non volevo lo facessero gli altri. Esco dalla camera e mi dirigo verso la porta d'ingresso per andare nell'appartamento dello stregone Hood.

🔮🔮🔮🔮

La strada era sempre piena di persone, in fondo in una città come New York come non fa ad esserci tanta gente? Anche questo mi manca, tornare a camminare per le strade di New York. Il che è buffo, perché prima lo facevo raramente senza darci troppa importanza. Camminare e poter ammirare tutto ciò che ti
circonda, senza che la gente ti guardi in modo strano per vedere il tuo aspetto mostruoso.
Ti guardano e fra di loro si domandano cosa possa essermi successo per diventare così.
Ti disprezzano e ti disgustano per questo.
E devo dire fa male.
Fa male che le persone ti giudicano senza nemmeno conoscerti.
Senza nemmeno sapere cosa ti è realmente successo. Ma da un lato me lo merito. Perché anche io facevo così. Per anni non ho fatto altro che giudicare persone senza nemmeno sapere come si chiamassero e quale fosse la loro storia. Quindi da un lato dovrei solo tacere per questo, e prendermi questo peccato.

Nonostante le occhiatacce della gente per le strade di New York, riesco ad arrivare all'appartamento di Hood.
Inizio a bussare ininterrottamente, come se volessi buttare giù la porta.
Ci mancava poco.

《Mio caro, se mi butti giù la porta nel tuo castigo ci metto anche che devi ripagarla》 sento dirmi da dietro.

《Non è il momento di fare lo spiritoso.》 dico girandomi furiosamente contro di lui 《togli questo cazzo di incantesimo su Michael.》 concludo.

Hood rise sotto i baffi 《mio caro Lucas, quante volte devo ripetertelo che..》

《CHE L'INCANTESIMO PUÒ ESSERE SPEZZATO SOLO SE QUALCUNO RIESCE A VEDERE DEL BUONO IN ME. SI LO SO. MA MICHAEL NON C'ENTRA ASSOLUTAMENTE NULLA.》 urlo prendendolo per la giacca.

《Vedo che l'hai capito e comunque giù le mani dai miei vestiti, sai ci tengo molto a differenza vostra che andate non solo con i jeans strappati, ma adesso anche le maglie.》 ribattè, ed io lo lasciai andare cercando di mantenere la calma.

《Almeno Michael, lascia che viva la sua vita senza problemi. Non voglio che stia male per degli errori che ho commesso.》 concludo e Hood mi guarda serio.

《Vedo che adesso inizi ad avere importanza delle altre persone...trova qualcuno che sappia vedere qualcosa di buono in te, il resto si vedrà.》 dice togliendosi di fronte a me.
Cammina dall'altra parte e poi si gira nuovamente.

《Ah! Lucas, è Halloween oggi. Quindi non ti fare problemi su quello che pensa la gente può pensare del tuo aspetto. Sembri il Conte Dracula moderno. Oppure un piccolo lupo mannaro.》 dice ridendo fortissimo. Mi giro per guardarlo male ma lui è sparito, nel nulla.
Maledetto bastardo.

Uscii da quel vicolo cieco continuandomi a ripetere chi mai avrebbe potuto accettare un essere così. Chi mai avrebbe amato una bestia.
Da un lato continuavo a ripetermi che me lo meritavo. Per tutto quello che ho fatto me lo meritavo eccome una vita così. Dall'altro no. Avevo rovinato la vita del mio migliore amico e non me la sarei mai e poi mai perdonata. Guardai la rosa che Hood mi aveva tatuato sul braccio che indicava il tempo rimasto. Erano rimasti 11 petali ma io già mi stavo rassegnando.

Continuo a camminare con i continui pensieri che invadono lo spazio nella mia testa. In mezzo alla gente in strada mi sentivo solo. Ero solo. Fa davvero schifo la solitudine. È brutto non avere qualcuno che voglia ascoltarti o che ti sappia amare per come sei. Ma al giorno d'oggi, sono davvero poche le persone che sanno amare veramente. L'amore vero è raro, il resto fa schifo.

🔮🔮🔮🔮

Questo è il primo capitolo!
Però ho un po' di pena per Luke uffa sono davvero cattiva.
Alloooora cosa ne pensate di questo capitolo?
Hood è davvero così stronzo o ha fatto bene a punire anche Mike?
Comunque Calum dovete immaginarvelo come se fosse Magnus ed un Seelie messi insieme (solo chi segue Shadowhunters può capire)
Ed invece di "Lucas" cosa sapete dirmi?
Se la merita questa punizione?
A voi i commenti!

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The Kiss Of The Rose || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora