POV's Luke
Quella settimana passò così velocemente. L'imbarazzo ci mangiava vivi che per tutto il tempo trascorso lì a momenti nemmeno ci parlavamo più. Ma ora sarà ancora più difficile farlo. Stamattina ci siamo alzati tutti presto. Era arrivato il giorno della sua partenza e quell'addio è stato straziante.
"Hey" disse una voce dietro di me.
"Hey..."mi giraii e vidi Isabelle con uno zaino. "..è arrivato il grande giorno" le dissi guardandola ma abbassai subito lo sguardo.
"Eh già, e sembra ieri quando...beh quando tu mi hai salvata." disse avvinandosi a me. "Non so come potrei mai ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me. Hai fatto rivivere la Isabelle che credevo di aver abbandonato e credevo davvero non sarei mai e poi mai riuscita a ritrovare. Grazie mille per aver reso questi mesi stupendi e fantastici. Spero un giorno possa ritrovarti, perché non voglio perderti. Non ti dimenticherò mai" concluse abbracciandomi ed io la strinsi più forte a me, come se volessi non lasciarla andare, ma in fondo era proprio quello che volevo. Mi guardò per un istante ed io le baciai la fronte per poter sentire, forse, per l'ultima volta il suo profumo di rose. Guardai i suoi occhi allontanarsi verso la porta e non rivederli una volta oltre, e fu in quel momento che il mio cuore si spezzò e mi resi conto che era diventata così importante per me che non l'avrei mai e poi mai rivista."
<<Amico?>> una voce mi risvegliò dal mio stato di trance <<tutto bene?>> era Michael. Entrò in camera mia dove ero rimasto da quando ho salutato Isabelle.
<<Mi manca, mi manca così tanto.>> dissi solamente guardandolo.
<<Averla lasciata andare ha fatto capire quanto tu l'amassi>> stetti in silenzio.
<<Perché capisci di amarla solo quando la lasci andare.>>Fece un abbraccio fraterno che durò pochissimo. Nel frattempo ripensai comunque che Michael sarebbe tornato umano e questa era l'unica cosa positiva al momento. In quel momento tornò Phoebe, che aveva accompagnato Isabelle all'aereoporto, ed anche lei mi fece la stessa domanda e sempre a quella stessa domanda risposi alla stessa maniera. In quel momento sembrava come se fossi il più piccolo che stava male e tutti lo dovevano consolare, e questo non mi piaceva perché non mi piaceva più stare al centro dell'attenzione. Dissi che sarei stato meglio ed andai in camera mia. Una volta chiusa questa porta, la stanza intorno a me sembrava divorarmi. Non volevo chiudermi in me stesso, non volevo stare male. Ma era quello che stava succedendo. Isabelle mi mancava, mi mancava da morire. Prendevo la chitarra ma la riposavo. Non sapevo veramente che fare. Mi recai in quella che era la sua stanza ed era vuota. Era rimasto solo un foglio sulla scrivania, incuriosito lo presi e vidi quello che c'era sopra. Era un mio ritratto. Non sembravo così mostruoso qui. Avevo il solito cappuccio ma la cosa più valorizzata era il colore blu nei miei occhi. Mi accorsi che vi era anche un bigliettino attaccato e lo lessi subito.
"Posso scommettere che sei entrato in camera mia, come facevi tutte le sere. Sta tranquillo, non mi ha mai dato fastidio, al contrario mi piaceva quando sfioravi le mie ciocche di capelli che cadevano sulla faccia. Non mi sentivo per niente osservata o a disagio, al contrario mi sentivo apprezzata. Mi hai fatta sentire la persona più importante che ti posa esser mai capitata nell vita, e credimi non mi era mai successo. Questo ritratto era uno dei miei preferiti perché avevo disegnato i tuoi occhi che ho amato sin dal primo giorno. Grazie mille per aver salvato la mia vita. Grazie per farne parte. -Isabelle."
Fu in quel momento che capii che dovevo dirle tutto. Dovevo confessarle tutto. L'amavo e glielo avrei detto. Chiamai subito Phoebe e Michael per andare all'aereoporto. Non è mai troppo tardi.
20 MINUTI DOPO
Eravamo arrivati giusto in tempo, il suo aereo non sarebbe partito fra 2 ore . Io e Michael corremmo senza preoccuparci delle persone che ci urlavano contro. Arrivammo davanti al tabellone dove vi erano tutte le partenze e di conseguenza dove vi erano tutte le persone che aspettavano per il check-in ed è lì che la vidi. Era seduta e leggeva e la sua espressione era molto triste. Mi avvicinai a lei con tutte le persone che mi guardavano per il fatto che mi avevano visto correre come un pazzo. Si accorse subito di me e si alzò di scatto.
<<Lukey, che ci fai qui?>> in quel momento presi la sua mano e presi un bel respiro.
<<Isabelle, sono venuto fin qui per dirti che io ti amo. Si, io ti amo. Sei la ragazza più importante che mi sia capitata nella mia vita. Sei la ragazza che è riuscita a vedere in un mostro come me una persona normale come tutte le altre. Sei riuscita a cambiare la mia vita e voglio che tu possa farne parte per sempre. Non impedirò mai e poi mai il tuo sogno di poter andare in Europa perché tu meriti questa felicità e meriti di poter realizzare il tuo sogno. Ma io ti amo e d'ora in poi non voglio più allontanarmi da te." una volta che liberai il mio cuore da tutti i miei sentimenti la ragazza difronte a me era piena di lacrime e non riusciva nemmeno a parlare. Ed in quel momento presi il suo viso e la baciai. La baciai senza rendermi conto delle persone che intorno ci guardavano, alcune addirittura applaudivano.
<< Ti amo anche io e non voglio più separarmi da te.>> mi disse sorridendo e si strinse forte a me.
<<Ma che bella storia commovente ah ah ah>> si congelò il sangue ad entrambi.
<<Ashton.>>
<<Ciao sorellina.>>
SIAMO PRATICAMENTE ALLA FINE RAGA, mi dispiace non aver aggiornato prima ma ho avuto molto da fare con la scuola per poter avere tutte le materie in regola. E comunque il Luke di questa FF col cappuccio è lo stesso del video di No Shame, quindi se lo avete visto potete capire uwu. Lo so è molto piccolo ma anche perché siamo verso la fine e voglio sempre ricordarvi che questa storia è tutta finzione. Se vi va invitate amiche a leggerla mi farebbe un gran piacere!
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The Kiss Of The Rose || Luke Hemmings
Romance《Hai paura?》domandai. La ragazza davanti a me iniziò a guardarmi e sorrise stupidamente. 《Perché dovrei avere paura?》domandò arrotolando una ciocca dei miei capelli attorno al suo dito. 《Per il mio aspetto, sono un mostro!》risposi. 《Ho visto di pegg...