CHAPTER 5

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POV's Phoebe

Era passato un bel po' di tempo dal giorno che Luke mi aveva raccontato tutto. Ed io ancora non ho il coraggio di andare a trovare mio fratello. Non avrei mai pensato che potesse stare male così tanto. Soprattutto per me. Ed io invece non ho nemmeno il coraggio di andare da lui nonostante sappia tutto. Ma come dovrò comportarmi. Ho paura. Ho paura che la mia reazione possa essere ferirlo ancora di più.
E se Michael non volesse vedermi?

Leggevo e rileggevo quel indirizzo più e più volte ma la forza di andare da lui non c'era. Sono una vigliacca. Presa di nervi, poso il biglietto sul tavolo, quando mi accorgo che dietro c'è scritto una cosa. Ripresi il bigliettino fra le mani e cercai di leggere nonostante la calligrafia fosse molto piccola.

"Va da lui."

Luke era riuscito a farmi in sentire in colpa con un piccolo messaggio di cui in quei giorni non mi ero mai accorta.

Cosa stavo facendo? Perché ero ancora lì seduta a farmi un sacco di domande? Un lato di me voleva andare, diceva che dovevo andare a salvare in qualche modo mio fratello, ma l'altro no, e questo pensiero era abbastanza egoista.

Mi alzai in piedi, stavo per avere una crisi di nervi. Poi però ricordai quello che mi disse Luke quel giorno.

"...ha paura di perderti.."

Rilessi di nuovo l'indirizzo e successivamente il messaggio dietro il foglio. Mi stavo facendo davvero troppi problemi. Era mio fratello ed io dovevo aiutarlo. Sospirai e convinta uscii dal mio appartamento per recarmi in quello di Michael. A dire la verità era una zona che non conoscevo e che non avevo mai sentito parlare, così decisi si prendere un taxi per arrivarci.

🍀🍀🍀🍀

Il tragitto fu breve e non feci altro che pensare a come mi dovevo comportare una volta che avrei rivisto Michael.

Arrivai davanti la porta dell'appartamento e in quel momento l'ansia si è impossessata del mio corpo. Non so quale fu la forza che mi costrinse ad andare avanti e bussare alla porta. In quel momento vidi che la porta era aperta e senza pensarci entrai. L'appartamento non era messo male ma questo non significava che fosse un palazzo. Avanzati lentamente dentro di esso. Il cuore iniziava a battere fortissimo e tremavo.

《M-Michael? Ci sei..》 dissi tremando.
Iniziai a farmi delle paranoie domandandomi se fossi nella casa giusta o se questo non fosse tutta una messa in scena. Improvvisamente sentii una porta aprirsi.

《Phoebe, sei tu?》 sentii ma non vedevo nessuno. 《Cosa ci fai qui?》 Era Michael, ma non riuscivo a vederlo. Era nascosto da qualche parte. Lui vedeva me, ma io non vedevo lui.

《Mike, ti prego. So tutto. Sono venuta fin qui per parlarti e soprattutto per vederti》dissi guardandomi intorno.

《Non so di cosa tu stia parlando e poi io sto bene. Ti prego, vattene. Torna a casa. Potrebbe essere pericoloso per te, soprattutto adesso che sta calando la luce. Per New York girano sempre gente pazza.》sentii dirmi. In quel momento il sangue si gelò nelle vene. E fu proprio quel vattene che mi ha fatto crollare. Ma non mi arresi. Volevo mio fratello. Dovevo smetterla di avere paura.

《No Mike. No non me ne vado. Sono qui per te. Sei mio fratello. So che stai male. Si sente dalla tua voce. Una persona che ti vuole davvero tanto bene mi ha raccontato tutto. So tutto Mike. Non nasconderti, non da me. Voglio aiutarti perché so che hai paura di perdermi. Ma tu non mi perdi, e mai mi perderai. Ci sei sempre stato ogni volta che ho passato un periodo di merda e adesso lasciati aiutare da me. Io non me ne vado. Io sono qui. E sono qui per te. Per aiutarti....ti prego.》 dissi con la voce spezzata. Mancava poco che iniziassi a piangere.

Sentii dei passi avvicinarsi e poi vidi una figura incappucciata davanti a me.
Si levò il cappuccio e vedo Michael, o meglio quello che è diventato. Aveva lo stesso aspetto di Luke: cicatrici e disegni geometrici irregolari. I capelli non erano più rossi, quel colore che mi fece ricordare il giorno quando tornò a casa con quella tinta. Aveva i canini. Era irriconoscibile. Il mio cuore iniziò a battere fortissimo e stava per uscire dalla cassa toracica.

《Non mentirmi. So che hai paura di me. Dillo, perché sei ancora in tempo per andartene. Imparerò, forse un giorno, che ti ho persa per sempre.》 si girò per non farsi vedere.

In quel momento mi sentivo male.
Male davvero. Riuscivo a comprendere tutto il suo dolore. Riuscivo a sentire tutto. E da un lato mi facevo schifo, perché sta così per colpa mia. Non sapevo che fare in quel momento, non sapevo se piangere o altro. Mi avvicinai a lui prendendogli la mano.
《Io non ho paura di te.》 cercando il suo sguardo 《sei mio fratello e non importa quello che accade. Che sia bella o sia brutta, mi troverai sempre al tuo fianco. Io sono qui per te perché sei tutto ciò di cui io ho bisogno. Non me ne andrei mai se non sei al mio fianco》 e senza pensarci due volte lo abbracciai. Non ci volle molto e quell'abbraccio venne ricambiato subito.

《Mi sei mancata e non posso negare che ho aspettato tanto questo giorno. Il giorno in cui ti avrei rivista.》 disse con le lacrime a gli occhi.

《Non me ne vado più Mike, se tu vorrai starò qui con te perché si, mi sei mancato anche tu. E lasciarti è l'ultima delle cose improbabili che farei.》 Non avevo mai visto mio fratello piangere. Solo quando eravamo bambini e quando si giocava.

Lo vidi annuire e sorridermi. In quel momento ero felice. Ero felice davvero. Ero lì con mio fratello, finalmente di nuovo insieme.
Stavolta nessuno ci avrebbe separati.

🍀🍀🍀🍀

¡Hola!
Finalmente ho aggiornato scusatemi ma in questo periodo sto studiando molto e voglio uccidermi lol.
Non odiatemi per questo capitolo, perché so che mi volete picchiare.
Ily.
Cosa ne pensate?
I nostri gemellini Clifford uwu.
Fatemelo sapere.💚

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The Kiss Of The Rose || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora