Capitolo ventiquattro.

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Mi sveglio il giorno dopo a causa della suoneria della sveglia.

Mi alzo sbadigliando dal letto,e vado in bagno.

Oggi è domenica e fortunatamente non devo lavorare.

Mi faccio una doccia e poi mi reco nella mia stanza per vestirmi.

Infilo l'intimo rosa,e metto un vestitino non troppo lungo.

E' molto semplice,è azzurro,con due sottili spalline e scende largo sotto.

Infilo le ballerine,e lascio sciolti i miei capelli sulle spalle,decidendo di andare a fare colazione ad un bar.

Esco di casa in fretta e proprio quando sto per per scendere le scale,decido di bussare a Niall,il quale viene ad aprirmi velocemente.

Mi squadra dalla testa ai piedi,sorridendo maliziosamente.

"Ev." Si avvicina e mi bacia il naso.

Sorrido dolcemente.

"Vieni a fare colazione con me al bar?"

"Ovvio." Ammicca e poi prende le chiave.

"Oh,merda. Devo andare a fare boxe." Si ricorda.

"Oh,allora non fa nul-"

"No,non puoi andare in giro con questo vestito." Mi indica su e giù.

Aggrotto le sopracciaglia.

"Cos'ho che non va?"

"E' corto. Potrebbero guardarti." Dice serio e quasi rido per la sua possessività.

"Non preoccuparti."

"Si che mi preoccupo. Adesso andiamo a fare colazione,poi andremo in palestra." Mi fa un occhiolino.

**

"Uh,voglio una graffa. Tu?"

"Anche." Mi risponde lui.

Caccio i soldi dalla tasca per pagare,ma lui mi blocca con una mano.

"Pago io." Dice sicuro.

Battibecchiamo un pò sul conto,ma alla fine lo lascio vincere.

Mangiamo le graffe seduti ad un tavolino

.

"Quindi..perchè fai boxe?" Gli chiedo,quando ho finito di ingoiare il boccone di cibo.

"Rabbia. Lo faccio per sfogarmi." Spiega ed io annuisco.

"Posso dirtelo? Cos'è successo a Mullingar per averti fatto cambiare così tanto?"

"Le persone cambiano continuamente." Risponde seccamente.

Mi acciglio un pò per la risposta.

"E tu perchè sei cambiato?" Insisto.

Lui sospira.

"Non è importante,ora se hai finito,possiamo andare?" Cambia argomento in fretta,lasciandomi perplessa.

Annuisco sospirando.

"Dovrai dirmelo prima o poi." Borbotto.

Lui non risponde,continuando a incamminarsi verso la macchina.

Il viaggio è silenzioso,finchè non arriviamo nell'edificio.

Colori cupi lo decorano all'interno,e armadietti in ferro arrugginito rendono il suo aspetto ancora più malsano di quello che è.

Beautiful eyes. // Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora