Capitolo ventinove.

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Apro gli occhi di scatto,dopo aver sentito l'odore di Bacon.

Allungo la mano per cercare Niall al mio fianco,ma quando vedo che non c'è,mi alzo dal letto.

Ancora assonnata,ciabatto fino in cucina,e mi fermo sulla soglia della porta,guardando il mio Irlandese preparare la colazione.

Si gira,come se avesse capito che ci fosse qualcuno,e sorride quando mi vede.

"Potrei abituarmici." Ammicco.

Lui sorride maliziosamente.

"Buongiorno occhi belli. Giusto in tempo." Mi fa l'occhiolino,poi mi invita a sedermi a tavola.

Sorrido dolcemente.

"Oh,che ore sono?" Chiedo ansiosa.

"Le nove e mezza." Dice,mettendo in bocca un boccone di Bacon.

"Dovevo andare a lav-"

"No,ho chiamato e hai preso un giorno di ferie. Oggi stai con me." Mi bacia la mano ed arrossisco.

"Credo possa andar bene." Sorrisi,per poi mettere una manciata di cibo in bocca.

"Com'è?" Mi chiede Niall,osservandomi seriamente.

"E' perfetto." Gli assicuro,sorridendo gentilmente.

I ricordi della sera precedente sono vivi nella mia mente,limpidi come l'acqua,e non riesco a reprimere un sorriso quando ricordo come i nostri corpi aderivano perfettamente.

Come se...si completassero,ed è davvero così.

E' stato perfetto.

Vedo Niall guardarmi di soppiatto,gli occhi che luccicano dalla felicità.

"Che c'è?" Domando timidamente,capendo che ha potuto indovinare i miei pensieri.

"Non essere timida,ieri sera abbiamo fatto sesso." Mi fa un occhiolino,senza neanche un pò di vergogna.

Arrossisco ed alzo gli occhi al cielo.

Finiamo di fare colazione,e dopo qualche minuto,vado a lavare i piatti.

Niall intanto sta facendo una doccia.

Il mio telefono vibra,così lo prendo. Cat.

'Stasera vieni ad una festa con me? Ti preego.'Prolunga la 'e',e posso immaginare il suo faccino dolce.

'Chiedo a Niall. xx Evangeline.'

'Devi chiedere se puoi venire? Oh Dio,non farti sottomettere. Cat.'

'Ma cosa hai capito,devo chiedergli se vuole venire anche lui!'

'Adesso siete tipo..una coppia? Mh,interessante. Me ne parlerai. Ci vediamo stasera,da Andrew Smith,quel bono della Madonna.'

E così mio fratello da un'altra festa..

Proprio quando decido di chiamarlo,il telefono squilla.

E' lui.

"Fratellone!" Sorrido.

"Evangeline bella. Vieni stasera alla mia festa,vero?"

"Probabilmente."

Parliamo per altri cinque minuti,per poi riattaccare.

Vedo Niall uscire dal bagno,prima di venire verso di me.

"Con chi parlavi?" Mi chiede.

"Andrew. Mi ha chiesto se stasera vogliamo andare ad una festa,per te va bene?"

"Certo." Mi sorride.

***

Quando esco dal bagno,dopo essermi lavata,verso l'una,trovo Niall in soggiorno.

"Sei ancora qui?" Alzo un sopracciglio.

"Ti dò fastidio?" Mi provoca,venendo verso di me.

"Forse." Mi mordo il labbro inferiore.

"Fallo ancora e ti prendo contro il muro,adesso." Dice,i suoi occhi più scuri.

Sorrido un pò,leccandomi il labbro.

"Sei stata avvisata."

Mi prende il polso,e mi sbatte contro il muro.

Mi blocca con le mani gli avambracci,poi la sua bocca morde forte il mio collo.

Respiro profondamente.

Passa dal mio collo alla mascella,e da essa alle mie labbra.

Le schiudo,e la magia ha inizio di nuovo.

E' un bacio passionale. Lungo.

Mi morde il labbro inferiore,mandando nel mio corpo una serie di scintille.

Lo attiro più vicino a me,avvolgendogli le gambe sul bacino.

Geme contro la mia bocca,poi lo spingo via.

"Ehi." Si lamenta.

"Andiamo a mangiare fuori?" Chiedo con aria innocente.

Mi prende per mano,e usciamo dall'appartamento,con me che rido e lui che mi guarda male.

***

Assaporo la mia semplice pasta con il sugo,non so perchè,ma qui sembra molto più buona.

"Niall,perchè non sei più tornato dall'Irlanda,quando sai..è successo quel casino?" Gli chiedo seria.

"Sai,Evageline,adesso ti spiego.

Tu appari tanto come la ragazza dolce e forte,e per questo,gli altri credevano che tu non avessi bisogno di qualcuno. Io sapevo che tu soffrivi,non volevi darlo a vedere,ma io sono riuscito a guardare oltre quei muri che ti creavi attorno. Io sapevo che stavi male,ma cazzo,sei dannatamente forte. Sei la tipica ragazza fragile e forte allo stesso tempo. Fragile da spezzarti in due se qualcuno ti fa del male,ma così forte che riesci a superare tutti gli ostacoli da sola. Però ci sono io qui,con te,e le difficoltà,mano nella mano,sono meno di una. Soprattuto se a doverle superare,sono due come noi,che si amano. Tremendamente tanto. E se non sono tornato, é perché volevo proteggerti da altri dolori."  Ammette e il suo discorso mi commuove.

"Che poi se dico che ti amo,ti basta? Ti bastano due semplici parole? Perchè in queste parole,è racchiuso tutto quello che provo per te. Ed è davvero difficile spiegarlo a parole,puoi capirlo da come ti guardo." Susurro.

Lui si avvicina pericolosamente al mio viso.

"E come mi guardi?" Soffia sulla mia bocca.

"Come se fossi qualcosa di non reale. Come se fossi perfetto. Come se fossi la cosa più bella al mondo."

"Ti amo." Si morde il labbro inferiore.

E anche io lo amo più di quello che le parole possono far intendere,più di quello che ho il coraggio di dire.

SPAZIO AUTRICE.

Ma ciao belle.

Vi piace il capitolo? Spero di si.♥

Ci vediamo amori.

Grazie per le letture, siete davvero speciali per me. Un bacio.

-Annapia.♥

Beautiful eyes. // Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora