Capitolo ventitré.

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Apro la porta e mi ritrovo un Niall bellissimo davanti.

Indossa un jeans nero e una maglietta bianca stretta,semplice,ma io lo trovo assolutamente strepitoso.

"Splendore." Mi sorride,per poi darmi un bacio sulle labbra.

"Dov'è che andiamo?" Chiedo curiosa quando entriamo in macchina.

"Boowling." Dice,guardando la strada davanti a sè.

"Preparati a perdere,biondo."

Sono sempre stata brava al boowling..ci andavo spesso con i miei genitori.

"Non credo proprio." Sorride felice.

"Vedremo,patatina dipendente." Lo prendo in giro. Ora mi uccide.

Lui accosta la macchina in uno spazio vuoto.

"Com'è che mi hai chiamato?" Si morde il labbro inferiore,sfidandomi.

Oh,dannazione.

"Patatina dipendente." Alzo il mento.

I suoi occhi brillano dal divertimento,e potrei dire lo stesso dei miei,sicuramente.

Si sente a disagio quando lo chiamo così,perchè quando aveva dieci anni,inizò ad urlare in un supermercato perchè la mamma non voleva comprargli le patatine.

C'ero anch'io quel giorno,si disperava come se gli avessero commesso un omicidio,e da allora,si sente in imbarazzo da quando qualcuno lo chiama così.

Io mi sono sempre divertito a prenderlo in giro nel corso degli anni.

Oh,la madre di Niall,è una donna così meravigliosa.

Per me e' come una seconda mamma.

Il biondo mi prende i polsi tirandomi con forza su di lui.

Gli sono a cavalcioni,e questa posizione è un pò imbarazzante per me,ma mi costringo a guardarlo negli occhi..come se stessimo facendo una gara di sguardi.

Chi perde,paga la conseguenze.

"Patatina." Gli dò un bacio sulle labbra,reprimendo una risata.

Non riesco più a trattenerla e scoppio a ridere sulla sua bocca.

"Lo ricordi ancora!" Alza gli occhi al cielo divertito.

"Certamente. Ricordo anche quando a cinque anni,hai messo il rosset-"

"Non dirlo. Non devi fottutamente dirlo." Ride ed io lo seguo.

Incomincia a baciarmi il collo,per farmi smettere di ridere,e ci riesce davvero bene.

In un attimo,dimentico perchè stavo ridendo,diventando seria.

Una scossa di adrenalina mi attraversa il corpo.

Mi riprendo velocemente e mi stacco da lui,mettendomi al mio posto.

"Buon lavoro,patatina dipendente." Gli sorrido gioiosamente.

"A proposito,come sta tua madre? Devo telefonarla qualche volta." Faccio spallucce.

Un alone di tristezza gli attraversa gli occhi,e diventa tutto un tratto rigido.

Contrae la mascella e le nocche delle mani gli si fanno bianche.

Deve mancargli davvero molto quindi,è stato sempre legato alla sua mamma.

Arriviamo al Boowling silenziosamente,e entriamo nell'edificio.

Beautiful eyes. // Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora