Capitolo ventisette.

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Apro gli occhi,e la stanza gira un pò.

Oh,le stanze non girano,merda.

Mi stropiccio gli occhi,e poi li sgrano,per capire dove sono.

Pareti rosa ricoprono il muro,e capisco di non essere nella stanza di Niall.

Mi alzo velocemente,e quasi perdo l'equilibrio.

Una foto di Ilary si trova appesa al muro,ed i ricordi della sera precedente balenano nella mia mente.

Le mie braccia scoperte riportano i tagli grandi,causati dal vetro.

Sfioro le ferite con le punta delle dita,attenta a non fare pressione.

Gemo un pò.

Devo uscire da qui.

Mi avvicino alla finestra,per poi aprirla.

Ci sono circa due metri da terra,ed io devo assolutamente scappare.

Mi siedo sul davanzale,poi sobbalzo quando sento la porta della camera aprirsi.

Ilary guarda furiosa la stanza,per poi posare gli occhi su di me.

Sono così cattivi,da farmi perdere l'equilibrio.

Urlo,quando la mia schiena entra in contatto con il terreno.

Non è stato poi così doloroso,il suolo è morbido.

Ma di certo,non è stato piacevole,solo non così brusco come mi aspettavo.

La porta del retro si apre,rivelando un Ilary minacciosa che si avvicina a me.

Mi alzo da terra con la stessa velocità di quando sono caduta,e inizio a correre.

Lei mi insegue,ma io sono più veloce.

Dove diavolo sono?

Riconosco a qualche metro di distanza la palestra di Niall,così vi entro dentro.

Dovrebbe essere qui.

Mi nascondo dietro la porta.

Ilary si ferma per un attimo,poi ricomincia a correre.

Sospiro,ma quando vedo gli occhi di Niall alla mia destra guardarmi furioso,mi immoblizzo.

"Che diavolo ti è successo ieri? Ti ho lasciato più di cinquanta chiamate e quaranta messaggi." Dice preoccupato ed arrabbiata.

"Ilary..lei.." Cerco di spiegare,ma lo vedo venirmi incontro preoccupato e prendermi le braccia.

Guarda i miei tagli,e poi guarda me.

"Quando sono andata in bagno..Ilary è entrata,e.."Lancio uno sguardo ai tagli.

"Dove sei andata poi?" Chiede,lo sguardo spento.

"Mi ha portata a casa sua,sono saltata dalla finestra. Lei mi ha rincorso,e sono venuta qui."

Lui mi tira in un forte abbraccio,uno di quelli che possono strangolare,ma che ti aggiustano il cuore.

"Dovevo proteggerti,e guardati adesso." Soffia sulle mie labbra.

"Non lo pensare neanche!" Quasi grido.

I presenti nella sala si girano a guardarmi e io faccio un sorriso di scuse.

"Tu sei perfetto." Scandisco ogni parola con calma.

"Vieni." Sussurra,prima di tirarmi fuori dalla palestra.

Mi fa salire in macchina velocemente.

"Dove mi porti?" Sorrido.

"In un posto." Dice soltanto,e mi acciglio.

"Non fare domande." Mi precede.

Sbuffo.

Viaggiamo per un'altra mezz'ora,poi si ferma davanti ad una casa.

Oh.

"Questo..era la tua villa,vivevi qui un paio d'anni fa con i tuoi genitori." Ricordo.

Lui annuisce calmo.

C'è qualcosa che non mi convince,come se ci fosse una maschera dietro il suo aspetto calmo.

Mi conduce nel palazzo,poi spinge un armadio fuori la sua porta d'ingresso.

Accosta l'armadio a destra,e dietro ad esso,si rivela un bellissimo paesaggio.

Esco fuori,e il vento caldo mi colpisce in viso.

Una distesa di pianura c'è davanti a noi,con tanto di grossi alberi e un laghetto.

La mia bocca si socchiude,e nemmeno me ne accorgo.

Niall mi prende la mano.portandomi giù per una scala,e velocemente,mi ritrovo proprio nel paesaggio.

Camminiamo in silenzio fino al laghetto,poi mi ci fa sedere di fronte.

Sfioro con le punta delle dita l'acqua gelata.

Lo sento respirare pesantemente,così mi volto verso di lui.

"E' meraviglioso." Commento a bassa voce.

Lui sorride appena,gli occhi vuoti,tristi..così spenti che mi fanno venire da piangere.

I suoi occhi sono persi,nel vuoto,la mente in,chissà,quale luogo oscuro.

"Perchè mi hai portato qui?"

Credo ci sia una ragione dietro tutto questo.

Non risponde,la testa bassa.

Quando la rialza,i suoi occhi azzurri sono pieni di lacrime.

Una lacrime scende lentamente dal suo volto,ed io mi affretto ad asciugarla.

"Niall.." Sussurro a bassa voce.

"Mi dispiace." Dice,la sua voce è rotta.

"Non esserlo. Che succede?" Gli prendo una mano e la stringo dolcemente.

Vederlo così mi manda la mente in tilt,il cuore in frantumi.

Guardarlo mentre cade a pezzi non è un granchè,lui,che cerca sempre di restare forte.

"Te l'avrei dovuto dire prima,lo so,scusami. Sono un coglione." Si passa una mano fra i capelli.

"Ti amo." Dico,mentre sento i miei occhi diventare lucidi.

Odio vedere le persone piangere,sopratutto se sono le persone che amo a farlo.

Lo vedo sorridere un pò,prima di aprire bocca per parlare.

"Sono qui,tutta per te,e ti sto ascoltando."

"Mi amerai ancora,vero? Qualunque sia la verità?" Chiede,la voce spezzata.

"Ti ho amato,ti amo adesso,e ti amerò per tutta la mia vita.

Sei il mio angelo,ora e per sempre." Gli sorrido dolcemente.

SPAZIO AUTRICE.

Ouch.

Come state? Scusate il mio ritardo, scusatemi tanto:(

Spero vi sia piaciuto..nel prossimo capitolo ci sarà la verità.

Cosa vi aspettate? Ciao amori.

-Annapia.♥

Beautiful eyes. // Niall Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora