Capitolo 2

571 28 2
                                    

"Giselle dove sei stata?" "non sono fatti tuoi" è la prima volta che rispondo a mia madre in questo tono scontroso,non mi sono mai permessa ma ora mi sento tradita. "non rispondere con questo tono a tua madre" risponde lei alzando la voce. "non sei mia madre". Vedo i suoi occhi gonfiarsi e una lacrima scendere lungo la guancia,salgo le scale correndo in camera.

Ora sono sola,nessuno con cui parlare,nessuno di cui fidarmi.

Dopo alcune ore sento bussare alla porta "vattene Isabel,lasciami in pace". Sento aprire la porta.

"ma allora sei tosta" urlo appena sento uno scricchiolio.

"sono io Gey,non la mamma" sento la voce di Tyler e cosi mi tranquillizzo un po'. "ah ciao". Non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi,lo sento cosi lontano ora. "posso?" mi chiede con un sorriso e io annuisco cosi si siede accanto a me sul letto.

"Giselle ascolta,lo so,adesso scommetto che sarai arrabbiata,furiosa,dispiaciuta,ti sentirai tradita dalla mamma e dal papà ma ricordati che loro ti vogliono un bene immenso,ti hanno trattato come una figlia perché tu per loro lo sei a tutti gli effetti. Non avercela con loro"

Lo sento singhiozzare,ha ragione. Forse ho esagerato. "avevi 11 mesi quando sei entrata nella nostra famiglia,mamma ti voleva cosi tanto e talmente che ti desiderava,che per i primi mesi ho cercato in tutti i modi di darti fastidio" Lo vedo sorridere e accenno un sorriso anche io. "tu penserai che non ti capisco,che non sono in grado di capire cosa stai provando ora ma ricordati che ti starò sempre accanto,come anche mamma e papà, e se lo vorrai,ti aiuterò a cercare i tuoi veri genitori.."

si. è davvero un fratello fantastico. "grazie" mi stringe forte e mi dà un bacio sulla fronte ed esce sorridendo dalla mia stanza.

Cosi vado in camera dei miei e busso "mamma?ci sei?" nessuno risponde cosi decido di entrare. Vedo mia madre sul letto dormire cosi mi stendo accanto a lei e la abbraccio. "scusami,non volevo dire quelle cose. Davvero. Ti voglio bene" le sussurro. La sento stringermi e a lei capendo che ha ascoltato ciò che le avevo detto "sei mia figlia,non importa se non ti ho concepito io. Sin da subito ti ho voluto bene quanto ne voglio a Tyler.Sei la mia gioia e sono contenta della donna che stai diventando"

Tu sei luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora