Mi sveglio la mattina su un letto che non è mio,con accanto Steven. Appena lo veo inizio a urlare,infatti lo sveglio per lo spavento che si è preso. "che cazzo ci fai qui". Lui scoppia a ridere con aria imbarazzata "Giselle sei nel mio letto,non io nel tuo. Sei a casa mia. Ti ho portato io perché hai vomitato 2 volte a casa di Dylan e non potevi tornare a casa tua in quel modo"
mi guardo intorno,spaesata,indosso una maglia non mia e un pantaloncino. Urlo di nuovo.
"che ti viene ora"
"chi mi ha messo questi vestiti?" urlo "io forse?" dice con un tono di chi vuole prendere per culo. "tu. Tu mi hai spogliato" rispondo alterandomi "scusa tesoro,eri tutta sporca di vomito,quando siamo venuti qui hai vomitato ancora,non potevo lasciarti in quel modo. I tuoi panni sono lavati e asciugati. Mi dispiace. Non pensare male per favore Gey"
Ho la testa che mi scoppia quindi non ribatto. Non ricordo niente ma se è andata come dice lui è stato davvero dolce ciò che ha fatto per me. Mi prende in braccio e mi porta in cucina dandomi un bacio sulle labbra. Ah giusto ieri sera ci siamo baciati.
Ora inizio a ricordare. Mi alzo di scatto in piedi "grazie di tutto ma devo andare" mi avvio verso la camera dove ho dormito ma lui mi blocca per il polso
"lo so,non ti piaccio,si legge dai tuoi occhi. Sei una ragazza per bene,non una qualunque che va con il primo che gli capita davanti,scusami davvero. Tu mi piaci e anche tanto,dal primo momento in cui ti ho vista"
quanto è dolce. Devo dargli una possibilità
"e chi ha detto che non mi piaci" e lo bacio. Lui mi prende in braccio sedendomi sul tavolo,il mio cuore inizia a battere sempre più veloce,sempre di più,sempre di più. E anche il suo. Poi mi sorride e.... mi squilla il telefono. Fanculo. Proprio ora?! Che sfiga che ho.
"che vuoi Tyler?" "dove cazzo sei Giselle. Sono le 9 di mattina. Dovevi tornare a casa alle 3 porca puttana. Che fine hai fatto?" mi ero dimenticata di avvertirlo. E ora che dirò alla mamma? Spero tanto che mi aiuti Tyler.. "fratellone.." "oh no Giselle,con chi stai? Che hai combinato!"
PUNTO DI VISTA DI TYLER:
quando mi chiama fratellone significa che ha combinato qualcosa.
All'improvviso mi è salita una rabbia dentro,non so nemmeno io il motivo. Non ce l'avevo con lei,ma con la persona che stava con lei. Non sapevo chi era e cosa avesse fatto con mia sorella.
"Tyler,sono a casa di un mio..ehm.. amico e ehm.. beh sono stata male stanotte,ho vomitato"
"hai vomitato? E chi è questo tuo amico?" enfatizzo la parola amico. "lo conosco?" ero sempre più nervoso
"avevo bevuto un pochino".
"un pochino quanto?" rispondo con tono ancora più arrabbiato
"Tyler non lo so cazzo,non lo so. Ho vomitato e questo mio amico mi ha portato da lui" inizia a urlare. Dall'altro lato del telefono sento dire 'chi è amore?'
"ah un amico certo,un amico che ti chiama amore" se questo tipo fosse stato davanti a me lo avrei preso a pugni.
"il mio ragazzo contento? Ora potresti aiutarmi in qualche modo perché non so che cazzo dire a mamma? Grazie" risponde con tono sfastidito. Al nominare la parola 'ragazzo' mi irrigidisco e mi manca l'aria. Mi limito a rispondere
"dove stai?" aspetto che mi dia l'indirizzo e corro subito a prendere la moto.
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Tu sei lui
Teen FictionGiselle è una ragazza come tante,ama la danza e stare in compagnia. Come tutte spera di trovare il vero amore ma quello che non sa è che il suo Lui è sempre stato al suo fianco. La sua vita viene sconvolta totalmente a causa di un evento: scopre di...