Epilogo

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Una sera Mario e Claudio sono nel loro letto che hanno appena finito di fare l'amore e sono ancora sdraiati l'uno sull'altro per riprendere fiato, quando si sono ripresi si alzano per andare a farsi una doccia, quando tornano si infilano sotto le ...

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Una sera Mario e Claudio sono nel loro letto che hanno appena finito di fare l'amore e sono ancora sdraiati l'uno sull'altro per riprendere fiato, quando si sono ripresi si alzano per andare a farsi una doccia, quando tornano si infilano sotto le lenzuola e si stringono l'uno nelle braccia dell'altro e continuano a farsi le coccole, "Cucciolo sai a cosa stavo pensando?" "no Lupetto a cosa stavi pensando" "ora che i nostri figli hanno una vita serena e felice con un patrimonio che gli garantisce anche una tranquillità economica sia a loro che ai loro figli, stavo pensando a quante ne abbiamo passate io e te in tutti questi anni, quando ci siamo conosciuti i nostri Branchi erano rivali e volevano che lo fossimo anche noi, ma invece fin dal primo giorno della scuola dell'infanzia noi non lo siamo mai stati anzi siamo sempre stati più che amici, ti ricordi il giorno in cui le nostre famiglie ci hanno portato nei boschi per la prima volta e si sono trasformati davanti ai nostri occhi per mostrarci quello che saremmo diventati quando avremmo compiuto tredici anni, il giorno dopo quando ci siamo visti ci siamo abbracciati e poi siamo scoppiati a piangere perché quella esperienza ci aveva segnato, per questo quando dovevamo far vedere ai nostri figli la stessa cosa ci siamo preoccupati di renderla naturale..quasi un gioco, il giorno prima della nostra trasformazione sul nostro banco di scuola ci siamo promessi che in quel terribile momento io avrei pensato "Ti Amo Claudio" e tu "Ti amo Mario" e i nostri cuori avrebbero battuto all'unisono, dopo due anni quando abbiamo accettato la nostra seconda natura abbiamo deciso che volevamo vedere come eravamo da lupi, allora ci siamo recati nel bosco e uno alla volta ci siamo trasformati, io prima di trasformarmi ti ho detto che una volta diventato lupo non volevo essere toccato e tu hai rispettato questa mia decisione, come siamo ritornati umani ci siamo avvicinati e ci siamo scambiati un bacio appassionato, poi abbiamo fatto l'amore per la prima volta con dolcezza e tantissimo amore", finito di fare l'amore decidemmo di darci dei nomignoli io Lupetto e tu Cucciolo".

"Quando fosti mio ti dissi che non ti doveva ne guardare ne toccare più nessuno perché li avrei sbranati e tu per prendermi in giro mi dicesti che avrei dovuto fare una strage, il giorno prima dei nostri diciotto anni ci siamo incontrati nel nostro posto segreto e tu mi dicesti che dovevamo prendere una decisione o accettavamo le loro regole sposando due persone che non sapevamo neanche chi fossero o dovevamo parlargli di noi e accettarne tutte le conseguenze, poi abbiamo iniziato a fare l'amore e in quel momento fummo stati scoperti da persone dei nostri branchi, ci maledissero..ci divisero..ci fecero un processo e ci condannarono a morte, grazie ad un progetto delle nostre case che avevo letto due anni prima riuscimmo a fuggire sapendo comunque che ci avrebbero inseguiti, tornammo in Italia ed esattamente a Montalcino nostro paese di origine e li ritrovammo mio fratello Gianmarco che credevo morto da 10 anni, poi ci accorgemmo che ci avevano trovato e fummo nuovamente costretti a fuggire, arrivammo in Grecia e precisamente a Mykonos li Nuvola (nomignolo di Gianmarco) conobbe Alexis quello che ancora oggi è il suo migliore amico (quasi un fratello) e noi i suoi genitori Federico e Clarissa che sono i nostri migliori amici umani, li mi chiedesti di sposarti e così facemmo andando in viaggio di nozze alle Maldive, poi fummo nuovamente costretti a fuggire e andammo in Thailandia a Phuket li adottammo Chaylay che aveva otto mesi, dopo fuggimmo in Minnesota (USA) a Minneapolis..nella nuova casa nostra figlia trovò le catenine nel cui ciondolo erano celate le foto delle nostre famiglie e gli spiegammo che quelli erano i nonni e che erano morti, da li la nostra fuga proseguì in Australia ad Adelaide li scoprimmo che anche nostra figlia era un lupo e da quel momento la chiamammo Lupetta (nomignolo)".

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