EXTRA: • 52 - Per sempre.

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Un po' in ritardo, ma, come sapete, non dimentico di aggiornare.💖


" STEPHANIE BUTTA QUEL CAZZO DI GATTO FUORI DA QUI PRIMA CHE LO RASI A ZERO E CI FACCIA UN COPRISPALLA PER L'ABITO! ",

Il parrucchiere, che si sta prodigando a sistemare i miei capelli, sobbalza leggermente ed assume un espressione spaventata.
Tipo quella da 'portatemi subito via da questo manicomio'.

Perché sì, in questa stanza racchiusa in un appartamento a New York, alle otto e mezza del mattino risuonano le urla di mia madre manco fossimo in, appunto, un manicomio.
L'ultimo ricciolo cade dal ferretto completando la mia acconciatura e sento il parrucchiere rilasciare un sospiro di sollievo.

Il mio viso è truccato in maniera impeccabile, seppur in modo semplice. Gli ho chiesto di focalizzare l'attenzione sui miei occhi, più che sulle labbra.
I miei capelli sono sistemati in un'acconciatura morbida e vaporosa, quasi sembra che una nuvola si sia posata sul mio capo,accompagnata da due riccioli perfetti ai lati del mio viso.

Mia madre entra nella stanza completamente acconciata e vestita seguita dalle gemelle.
Il colore chiave della cerimonia è il lavanda. Infatti gli abiti di mia madre e delle mie figlie sono di questo colore.
Ho scelto un modello semplice ma molto elegante, perché voglio che si sentano anche loro speciali.

Mia madre si porta entrambe le mani  sulle labbra, lasciandosi andare ad un momento di commozione che per fortuna dura poco; infatti poco dopo scatta in mia direzione con un fermaglio tra le mani.
È molto sobrio seppur sia tempestato di diamanti su tutti i ghirigori che lo costituiscono, ed è semplicemente stupendo.

"Questo l'ho indossato nel mio giorno speciale: il matrimonio con tuo padre. Potrai darlo alle tue bambine quando si sposeranno.", mormora sorridendo mentre lascia affondare il fermaglio nella mia acconciatura.
E mi sento finalmente completa, come se l'ultimo pezzo di puzzle fosse stato aggiunto.

"Bene! È arrivato il momento di indossare l'abito e di andare a prenderti quel bel fustacchione!", dice febbricitante, ammiccando in mia direzione.

Ma siete sicuri che non ci siamo scambiate i ruoli?

Mia madre tira fuori dall'armadio il tanto ambito, ed atteso, abito.
Gli abbiamo fatto delle modifiche a causa del mio pancione che è aumentato, ma nonostante questo mi sento in ansia,come se avessi paura che potrebbe non andarmi.

Adesso lo infilo e si blocca sulla pancia, sono sicura.
Il mio giorno speciale salterà in aria, Richard mi lascerà, si sposerà e a me toccherà crescere altri due gemelli da sola e-

La valanga di pensieri smisurati s'arresta non appena sento il morbido tessuto strisciare sulla mia pelle ed il melodioso rumore della zip tirata su che riecheggia tra le mura.
E mi guardo allo specchio.

Il pancione si mostra in tutta la sua bellezza, imponente, come i due bambini che porto qui dentro.
Non abbiamo ancora scelto i nomi, ma sarà una cosa che faremo dopo, con calma.

"Bene. Diamo gli ultimi ritocchi poi sarai all'altare!",

***

In molte sognano questo momento.
In molte sognano di attraversare la navata, sorridenti, senza un briciolo di ansia addosso.
Ma la realtà non è così.

La realtà è che appena arrivi fuori alla chiesa vorresti spararti per la stupida ansia che ti affligge.
La mia è ancora più amplificata, dato che attraverserò la navata da sola.
Avrei voluto che fosse spettato a mio padre questo compito, ma non fa niente, so che lui è sempre con me.
Di chiederlo al padre di Richard non se ne è parlato proprio, anche perché a stento ha accettato di partecipare alla cerimonia.

Per un Manhattan di troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora