Capitolo 04

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Mi sveglio dolorante, le fitte alla testa mi stanno uccidendo e non so perché, sarà che ho dormito poco.
Guardo la sveglia e sono soltanto le dieci, dormirei ancora. A dire il vero, se potessi dormirei tutto il giorno, sono proprio una dormigliona e non c'è nulla che dimostri il contrario. Lo trovo rilassante dormire, specie quando riposi senza nessuno che ti disturba, nessuno che fa baccano e senza nessun pensiero per la testa, o senza qualche impegno imminente.
Ho anche fame ma non ho proprio voglia di alzarmi, il sonno è più forte della fame.
Perchè da quella porta non entra un bel ragazzo a portarmi la colazione?
Non so cosa sarebbe piú invitante al momento.
Magari il ragazzo senza maglietta, con dei bei pettorali..o il cornetto colmo di crema..no Erin basta pensieri di questo genere, soprattutto di mattina, ma penso che li facciano un po' tutte le donne al mondo. No?
Parlo dei ragazzi senza maglietta..

Resto ancora un po' a letto prima di alzarmi, fare colazione e fiondarmi sotto la doccia, spero che con l'acqua fredda riesca a svegliarmi perchè mi sento completamente stordita, anche se potrebbe aumentare il mal di testa.

Devo ancora fare il borsone, ho tutti i vestiti sparsi in giro per la stanza, ieri ho combinato l'opera per cercare un giusto abbinamento di vestiti per il compleanno.
Devo salutare Sissi e gli altri e poi non mi resta che andarmene, non ne posso più, manco fossi andata in guerra.

Dopo aver fatto la doccia metto l'intimo, i jeans e una canotta nera, le scarpe da ginnastica e un giacchetto di jeans.
Mi guardo allo specchio e penso di star bene. Alla fine il mio look è sempre stato abbastanza semplice, non mi piace 'apparire' ecco.
Stavo pensando che un tempo il mio corpo non mi piaceva affatto, ma oggi, mi guardo allo specchio e mi trovo diversa, migliore.
Forse perché sto bene con me stessa e con i miei pensieri, penso che quella sia la cosa che influenzi tutto il resto.
I miei capelli castani cadono morbidi sulle spalle e ripenso a quando li tagliai cortissimi.
Un tentativo di cambiare.
Si dice che la donna quando cambi taglio di capelli, sia decisa anche a cambiare vita.
Potrebbe sembrare una cazzata colossale, ma per me fu veramente così.
Riuscii a prendere la mia vita in mano ma di questo ne parleremo più avanti.
Sistemo la matita sbavata avvicinandomi allo specchio.
I miei occhi azzurri mi colpiscono come un pugno allo stomaco, un giorno un amico mi disse che qualcosa gli diceva che i miei occhi avevano qualcosa da raccontare. Lo sentiva.
Probabilmente hanno più di qualcosa da dire.

Mentre sistemo i capelli sento il mio telefono squillare, mi guardo intorno ma sembra disperso chissà dove.
Lo cerco sul letto tra le coperte, tra i vestiti ma non lo trovo, mi giro e ricordo di averlo messo nella borsa, è rimasto lì da ieri sera.
A quanto pare la doccia fredda non è servita a molto visto che sono più rincoglionita di prima.

Scusate la volgarità.

"Pronto?" rispondo con il fiatone, per trovarlo ho fatto l'ispezione della stanza, spero che dall'altro capo del telefono non pensino a qualcosa di malizioso. Sarebbe piuttosto imbarazzante.

"Io sono sempre pronto e tu?" riconosco la voce di mio fratello Chris, sempre a far battute stupide ma in fondo è fatto così. Non è veramente mio fratello ma è un rapporto totalmente diverso rispetto a quello con la mia 'non madre'. Qualcuno che mi vuole bene almeno c'è.

"Sei sempre il solito scemo!".

"Ma dai sorellina, dillo che le mie battute ti fanno sorridere" faccio un piccolo sorriso, è vero ma non glielo dirò, nessuna soddisfazione.
"No Chris, ti sbagli" tengo il telefono tra la spalla e l'orecchio ed inizio a piegare i vestiti per poi sistemarli.
Chris mi dice che il suo lavoro lo tiene molto impegnato, è un giornalista e non lo biasimo quando mi dice che è troppo stanco.
Chris ha ventiquattro anni, è più grande di me di quasi tre anni ma è come se fossi io la più grande, tecnicamente sono io la più matura.

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora