Ed eccomi qui a far parlare la mia penna perchè la mia voce non sa farsi sentire.
Pensiero del giorno:
Ricordo le parole della mia professoressa di filosofia del liceo. Diceva sempre che per quanto ci possa sembrare inutile un giorno nella nostra vita, ci porterà sempre da qualche parte.Sono due giorni che non vedo Ian, nè una chiamata nè un messaggio. Niente di niente e questo scaturisce in me un senso di confusione e vuoto assurdo.
E se fosse stato inutile il momento intimo che ho passato con lui? Quel giorno mi porterà comunque da qualche parte?
Sono molte le domande che mi pongo.
Perchè non chiama? Perchè non viene a riprendersi il cercapersone che ha dimenticato? Non fa altro che squillare, ma è la sua privacy e non ho guardato chi fosse a cercarlo anche se la curiosità è molta.Continuo a prolungare tutti questi complessi, mi verrà il mal di testa lo so, ma se fosse sbagliato tutto questo?
Se fosse sbagliato pensarlo constantemente da quando siamo stati insieme? Forse da quando l'ho conosciuto..Ma non ha importanza, ho l'impressione che non si farà più vedere ne sentire. Ormai ha avuto ciò che voleva.Sono le nove e devo andare all'università prima di arrivare nuovamente in ritardo.
Entro in auto dopo aver preso tutto, compreso il cercapersone di Ian e parto. Quando arrivo in aula non c'è nessuno, solo una ragazza. "Ciao" vado verso di lei, è una bella ragazza, capelli neri, occhi marroni ed è di media statura. È seduta ai primi posti e quando mi avvicino alza lo sguardo verso di me "ciao" mi sorride, è davvero carina. "Ma dove sono gli altri?" chiedo guardandomi intorno."Verranno un'ora dopo, nessuno ti ha avvisato?"
"No, nessuno, sono dimenticata dal mondo a quanto pare" sorride "a chi lo dici" sbuffo e mi siedo accanto a lei. "Comunque piacere, io sono Astrid" si presenta e mi porge la mano che stringo subito dopo "bel nome, io sono Erin, piacere" sorridiamo entrambe ed è come se ci conoscessimo da sempre, non mi mette a disagio ed é alquanto strana questa cosa.
"Non ti ho mai vista a lezione" le dico e prendo il cellulare dalla tasca per ammazzare i tre quarti d'ora che restano prima che arrivino tutti. "Ehm.. magari abbiamo giorni diversi e sai com'è, oppure ci siamo scontrate ma non ci ricordiamo, capita" fa spallucce. Passiamo la maggior parte del tempo a chiacchierare e mi racconta che le piace viaggiare, fare fotografia, imparare cose nuove e divertirsi, è un uragano in persona. Quindi non capisco perchè studi giurisprudenza. É davvero una ragazza molto interessante e sa argomentare abbastanza bene, penso di amarla. Parliamo e parliamo ma ad un certo punto mentre Astrid parla non faccio altro che pensare al perchè Ian non mi abbia ancora cercata. Non faccio altro che pensare a quel deficiente, sapevo che era sbagliato. Mi sento ferita. Delusa. In fondo un uomo così bello non si sarebbe mai potuto interessare veramente ad una come me. Ma a cosa cazzo sto pensando? Resto nei miei pensieri fin quando il mio cellulare suona, segno dell'arrivo di un messaggio. Mi agito e l'ansia cresce in me. E se fosse Ian? "Non leggi il messaggio?" mi chiede Astrid "ehm..si" okay magari è un po' impicciona. Apro il messaggio e per mio grandissimo sollievo non è Ian, è Sissi.Da Sissi:
*Come ti avevo promesso, vengo a trovarti!
Non potrei essere più felice, almeno passerò del tempo con qualcuno che da me non vuole mettere la barca in porto.
A Sissi:
*Sono felicissima, ti aspetto!
Rispondo e poggio il telefono ma la risposta non tarda ad arrivare.
Da Sissi:
*Verrò tra due giorni circa! Prenderò un taxi quindi mi dovrai dire dove abiti.
*Non vedo l'ora che arrivi.
Le mando un bacio e ci promettiamo di risentirci il pomeriggio, così che possa darle l'indirizzo.
Ad un certo punto sento Astrid sbuffare "cosa c'è che non va?" chiedo curiosa.
"No, nulla, mi è appena arrivata una chiamata del mio ex fidanzato, non fa altro che rompere" mette una mano tra i capelli. Quest'ora sembra interminabile.
"Ignoralo se non ti interessa, vedrai che la finirà".
"Si, sta già facendo progressi, mi chiama solo cinquanta volte al giorno anzichè cento" sorride e non posso fare a meno di ridere anche io. Ha una risata contagiosa.
Finalmente tutti gli altri e il professore ci degnano della loro presenza e la lezione inizia. Il professore come al solito fa le lezioni che tanto amo e riesco a distrarmi un pochino.
Mentre esco dall'università e vado verso l'auto sento qualcuno chiamarmi "Erin!". È Astrid e viene verso di me correndo "ehi". Mi porge un bigliettino e lo prendo "tieni, volevo darti il mio numero, nel caso avessi bisogno di qualcosa, anche di una semplice chiacchierata, mi ha fatto piacere conoscerti".
Mi sale il magone, queste cose mi emozionano, sará che sono troppo sensibile ma amo questi gesti.
"Ah, certo ti chiamerò" prendo il biglietto con il numero e le sorrido."Ciao ragazza" mi saluta prima di allontanarsi. Che tipa strana.
Quando sono a casa mi sento costretta a buttarmi sul letto come se non ci fosse un domani. Perchè non esiste una macchina del tempo? Potrei cambiare molte cose. Cavolo, mi sono concessa ad un uomo che non posso nemmeno considerare amico. Un'altra volta. Tradire il proprio corpo in questo modo è il più grande errore che si possa commettere, mi era già capitato tempo prima con uno che consideravo il mio primo amore, diceva di amarmi.. ma poi, dopo aver avuto ciò che voleva, intraprese la propria strada lasciandomi indietro. Senza neppur chiedermi il permesso.
Al diavolo! A fanculo Ian. Le lacrime scendono senza preavviso.Visto? Tu dai fiducia e poi ti ritrovi a letto piangendo. Il mio cellulare ad un tratto suona, questa volta è una chiamata. Asciugo velocemente le lacrime e respiro profondamente per cercare di calmarmi.
"Pronto?" cerco di sembrare naturale.
"Erin" o cazzo..
"Ciao Matt" in fondo è solo una chiamata no?
"Ehi, senti..ti andrebbe di uscire a cena con me stasera?.." certo, come non detto. "..come amici intendo" finisce la frase e tiro un sospiro di sollievo. "Matt non credo che.."
"Stai bene? Hai la voce strana.."
"Sto bene, solo un po' di mal di gola.." ed inizio a tossire, spero che ci caschi.
"Va bene..dai, una cena fra amici non può mica farti male, per favore".
Alla fine accetto per non so quale motivo, forse con l'intento di svagarmi per un po'. Decidiamo di vederci la sera verso le nove. Che male può farmi una cena? Sono troppo incazzata e demoralizzata per restare a casa.
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Sono davanti casa che aspetto che arrivi Matt. Stavolta gli ho chiesto di portarmi in un locale meno costoso e più moderno cosí da poter essere me stessa e non dover far finta di avere una postura a modo, parlare a modo, vestirmi a modo, ed essere a modo.
Mi piacciono i posti dove posso comportarmi normalmente, sbottare a ridere con spontaneitá, e sedermi senza essere fissata dagli altri.
Mentre sistemo la borsa sento un clacson suonare, è Matt. Salgo in macchina e mi saluta con un bacio sulla guancia "ciao, sei stupenda".Okay, fin qui tutto bene..se esagera lo stendo.
"Grazie Matt". Accende l'auto e parte. Per i pochi minuti che passiamo in auto, non parliamo, mi limito a guardare fuori dal finestrino sommersa dalle paranoie. Arriviamo in centro e mentre cerchiamo un parcheggio vedo.. No, ma stiamo scherzando?
Neanche il tempo di godermi un poco la serata e accantonare i pensieri.
Ian che passeggia a braccetto con una troietta bionda da quattro soldi! Ma tutte bionde sono a questo mondo?
Ah già, tutti preferiscono le bionde no?
Ad un tratto i due si abbracciano e il mio cuore perde un battito.
Il sangue mi sale al cervello. Avete mai provato gelosia verso qualcuno che conoscete poco ma che vi piace talmente tanto da non poter pensare minimamente di condividerlo con qualcun altro?
Ecco.
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Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021
FanfictionUna paura li accomuna, la paura d'amare.. Riusciranno a superare questa paura? "Erin, un giorno capirai che, insieme, siamo un'esplosione". Chissà se alla fine quelle parole erano vere.. --- Sequel --; Explosion 2-Ian Somerhalder Sempre tra il #1...