Capitolo 26

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Pensiero del giorno:

L'essere umano si sta distruggendo lentamente con le proprie mani. Lo fa ogni giorno. Pian piano senza rendersene conto.  Continuamente. Dovremmo darci una calmata secondo me.
Chi fuma, chi beve, solo per puro divertimento. O forse all'inizio è così, poi diventa vizio e bisognerebbe far attenzione.
Chi si droga..si auto lesiona, spesso per futili motivi ma che, magari, il nostro cervello trasforma  in forti drammi che probabilmente non esistono.
Chi uccide e si uccide, sprecando la vita propria e altrui, sporcandosi la coscienza per qualche motivo in grado di destabilizzarci.
Ma questi argomenti andrebbero trattati uno ad uno, analizzandoli a fondo il più possibile.
Però..la peggior morte che si possa avere è quella del cuore secondo me. Quando ci feriscono come se ci avessero dato una pugnalata dritta all'organo vitale del nostro corpo. Anche senza coltello è possibile ucciderci. La cosa più triste è che una volta spezzato..nessuno è in grado di riparare un cuore rotto.
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Questa settimana è volata in fretta..
È come se non vedessi Ian da anni invece è solo quasi una settimana e lo rivedrò oggi a quel dannato matrimonio. Astrid é stata tutte le notti a casa mia, non voleva lasciarmi sola. Suo nonno sembra riprendersi ogni giorno di più, magari é la presenza di sua nipote che lo rianima. Ricordo una di queste sere quando si è buttata giù, per l'ennesima volta, aveva il morale a terra e sono stata anche un po' cattiva ma l'ho fatto solo perchè tengo a lei e non voglio vederla demoralizzata. Volevo solo farle capire che non ha senso piangersi addosso.

Flashback
"Non ce la faccio più con questa vita di merda, va tutto male, tutto".
"Astrid.. Non buttarti giù.." le accarezzo la spalla mentre piange ancora per la paura per suo nonno. "I miei genitori che non mi sopportano, mio nonno, l'università..e mi sento così sola..non puoi capire".
"Non posso capire? Puoi dirmi tutto tranne questo..proprio non lo sopporto". "Non sai cosa vuol dire..vivere ogni giorno con la voglia di non vivere..vedere la gente che mi sta attorno felice".
"Sai quanta gente è brava a recitare? A sorridere per pura finzione? A portare una maschera?" sarò dura con lei ma se gli altri fingono potrebbe provarci anche lei no?
"Lo so.."
"E non dire che non posso capirti..tutti passano dei periodi brutti.."
"Anche anni?"
"Beh..ti do una notizia sconvolgente.. Anche più di dieci anni..ma prima o poi troverai la felicità, la troveremo perchè se non la cerchiamo di certo non sarà lei a trovarci e non serve a niente buttarsi giù".
Fine flashback

Ci stiamo preparando e ci facciamo il più belle possibili. Dobbiamo farci trovare nel locale poco prima della cerimonia. Ho messo il vestito che mi ha comprato Ian quella mattina..forse dovrei ridargli i soldi.
Sì, dovrei.
Astrid ha messo un bel vestitino rosso acceso che mette in risalto i suoi capelli neri e le labbra carnose.

"Forza andiamo!" mi dice aprendo la porta entusiasta, bloccando ovviamente ciò a cui stavo pensando.

"Da quand'è che hai tutta questa voglia di "divertirti"?". "Da quando mi sono messa in testa che devo trovarmi un ragazzo!" fa le smorfie prendendomi in giro e mi fa l'occhiolino, usciamo precipitandoci in macchina.

Arrivati nel locale i posti a sedere sono quasi tutti occupati ma guardandomi in giro noto Ian nelle prime file che ci fa un cenno con la mano.

"Ciao.." dico appena lo raggiungiamo ma i miei occhi non restano a contatto con i suoi per molto. Mi fa sedere accanto a lui, avendo occupato tre posti e Astrid si siede alla mia destra quindi mi ritrovo in mezzo. "E l'altro posto?" chiedo tenendo lo sguardo fisso verso il palchetto dove il prete sta sistemando le proprie letture. "Victor" dice semplicemente. Ah..è vero..

Adesso che guardo meglio Ian mi sento bollire dentro. È in smoking e non è mai stato più sexy di così. Sto fremendo dalla voglia di saltargli addosso. "Ahi" sibilo tra i denti guardando Astrid dopo la gomitata al fianco che mi ha dato. "Se non gli salti addosso tu lo farò io..non ti dispiace vero?" dice sorridendo e inarcando le sopracciglia. "Ah, no fa pure" bisbiglio in modo da non farmi sentire e ricambiando la gomitata. Andremo a casa piene di lividi se continuiamo così.

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora