Capitolo 24

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Usciamo dall'ufficio e camminiamo per il corridoio fin quando Ian non si ferma davanti ad un tizio. Biondo, occhi azzurri e con un fisico molto atletico, quasi uguale a quello di Ian, ma potrei scommetterci. I suoi capelli sono alzati in un ciuffo all'indietro da un sacco di gel potrei dire e non vedo come possa passarsi le dita tra i capelli senza restarci incollato dato che l'ha già fatto due volte in cinque secondi. "Lui è Frank, Frank lei è Erin, la ragazza di cui ti ho parlato" ci presenta Ian.
Di cui ti ho parlato.. Ha parlato. Di me? Cosa gli avrà detto?

Frank mi stringe calorosamente la mano, una stretta forte che ricambio e fa un cenno di apprezzamento "piacere di conoscerti" mi sorride rivelando i denti perfettamente bianchi "spero che ti divertirai al mio matrimonio" sorrido e annuisco un po' imbarazzata. "E tu!" punta il dito verso Ian "cerca un'accompagnatrice a Victor! Non voglio che stia solo". Ma cos'è? Un matrimonio o un festino? Mi acciglio per un attimo a questo pensiero. Quest'uomo ha un qualcosa di altamente malizioso. Frank si volta di nuovo verso di me "Ian.." dice guardandomi da capo a piedi "bella scelta..è molto carina. Mh" Ian ad un tratto mi afferra per il fianco e mi attira più vicino, quasi a dimostrarne l'appartenenza. Come se marcasse il territorio. Certo..i cani fanno la pipì.. Di certo lui non può mettersi a farla in giro.

Frank continua a guardarmi ammiccando sorrisi poco casti. Sembra un maniaco..uno psicopatico.
Interviene Ian "Frank..stai per sposarti, non dovresti guardare un'altra ragazza in questo modo.. E poi.." si avvicina a lui lasciando cadere il braccio dal mio fianco "..non dovresti guardare la mia ragazza in questo e in nessun'altro modo che conosci.." sussurra le ultime parole ma riesco a sentirlo perfettamente. L'ha detto un'altra volta. La mia ragazza..
Finirò con l'andare in tilt.
Poi Ian geloso..mi mette strani brividi di piacere.

Fa un passo indietro e riesco a vedere Frank sorpreso. "Arrivederci Frank.." saluta Ian prendendomi per mano e trascinandomi fuori.

"Beh, potresti portare Astrid.." mi dice Ian mentre saliamo in auto. Lo guardo torva e lui sorride "Beh, era solo un'idea" alza le mani in segno di resa prima di accendere l'auto e dirigerci verso casa. "Chi è Victor?" spezzo il silenzio.

"Beh, Victor è un nostro collega, un bel ragazzone, troppo timido per cercarsi una ragazza da solo".
"Ian.." mi volto verso di lui sorridendo "sei geloso?".
Mi guarda con occhi sbarrati come se avessi detto la cosa più incredibile del secolo, poi sorride leggermente e svolta verso sinistra "cosa te lo fa pensare?" dice in tono divertito. Magari mi sono sbagliata, non è per niente geloso, ha parlato in quel modo solo perché fa parte del suo carattere. Non dico nient'altro.

Quando arriviamo a casa prendo tutto ciò che devo studiare e mi siedo a gambe incrociate sul letto. Ian viene a sedersi di fronte a me e mi guarda. "Sai, dovrei studiare.." dico per fargli capire che deve andarsene ma incrocia anche lui le gambe e si mette comodo "quando hai gli esami?". Cavolo tra una settimana. "Beh, uno o due giorni dopo il matrimonio di Frank". Lui annuisce e continua a fissarmi. "Ti dispiace?" gli faccio segno di uscire. "Ah..voi donne e la vostra privacy" scuote la testa divertito, si alza ed esce velocemente facendomi l'occhiolino.

Mi corico e appoggio la testa sul braccio. Le cose cattive che mi ha detto Lisa mi tornano alla mente.. Sono veramente un'altra che si scopa? E con un'altra che si scopa intendeva dire che ce ne sono state tante? Ormai sono passati trenta giorni esatti da quando conosco Ian ma sembrano molti di più. È possibile tenere così tanto ad una persona in così poco tempo?

Se mi usasse veramente come dice Lisa cosa farei..? L'unica cosa che so è che mi sentirei ferita. Ferita perché mi sono concessa a lui, mi sono fidata di lui. A tutto ho ricevuto delle spiegazioni valide, come per sua sorella o per l'agenda, situazioni che ho frainteso. Ma come potrei reagire a questo se fosse vero? Se sono una delle tante..beh, proprio non lo so. E non so neanche se dovrei parlargliene..ma cosa potrebbe dirmi?
Gli uomini sono tutti dei paraculo.
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Quando finisco di studiare, sono passate quasi cinque ore ed esco dalla stanza. Insomma..chi studierebbe per ore? Non lo facevo da un sacco. Cammino scalza per il corridoio e scendo giù. Sento un buon odore..in fondo è quasi ora di cena. Quando entro in cucina Ian è ai fornelli. "Brava secchiona, finito?". Lo guardo male "secchiona a tua sorella.." dopo un attimo mi ricordo che lui ha una sorella e a giudicare dalla sua risata devo avere una faccia alquanto buffa in questo momento. "Siediti a tavola, ho finito". Faccio come dice, ho una fame da lupo "non ti ci vedevo come cuoco". È a petto nudo, indossa il grembiule e mi viene talmente tanto da ridere che non riesco a trattenermi. "Che ridi?" si gira divertito "no, niente..." evito di guardarlo per riuscire a smettere. Quando si siede anche lui mi porge un piatto stracolmo di cibo "mmh..sembra delizioso" sorride mentre si sistema un tovagliolo accanto "lo è" afferma orgoglioso. Mmh ho l'acquolina in bocca. "Cos'è di preciso?"

"Sunday roast" dice beffardo.

"Ma oggi non è Domenica.." non è domenica vero?

"Lo so, ma mi andava di cucinare questo" sorride e beve un po' d'acqua "comunque è un piatto tipico. Uno dei piatti inglesi più famosi. Abitualmente consiste in carne arrosto di vitello, pollo, agnello o maiale, patate bollite, purè di patate, "Yorjshire pudding" che sarebbe una massa fatta a base di farina, uova e latte cotte al forno, verdure e "gravy" una salsa vegetale o di carne. La salsa per accompagnare il piatto varia a seconda del tipo di carne scelta". Mmh.. Guardo attentamente la carne "questo è maiale vero?" lui annuisce sorridendo.. Dev'essere delizioso "non credevo che fossi così..andiamo..pensavo che non sapessi nemmeno bollire un uovo" sorride alla mia osservazione "beh..vedo che ti sei ricreduta".
"Ti ricrederai su molte cose" e sorride beffardo.
Faccio finta di nulla e prendo le posate.
"Se fosse stato agnello, coniglio o tutta quella roba lì..sarebbe rimasto nel piatto" addento un boccone di carne. È davvero buonissimo. "Perchè?" chiede mentre riempie un bicchiere di vino ad entrambi. "Principio. Insomma, non sono vegetariana e nient'altro ma..un coniglio lo vorrei vedere con tutto il suo morbido pelo e un agnellino preferirei vederlo con la propria mamma".
"E che principio sarebbe?" mi guarda inarcando le sopracciglia e appoggiando i gomiti sul tavolo. "Di solidarietà?". Scoppiamo a ridere ma non posso farci niente..non sono mai riuscita a mangiare carne che non fosse pollo o maiale. Mi chiedo se abbia mai cucinato per Lisa..o per qualche altra. "Ti vedo pensierosa, va tutto bene?" mi dice dopo qualche minuto, alzo lo sguardo verso di lui e faccio segno di sì. "Non mi sembra, di solito parli molto di più, come poco fa.." posa la forchetta nel piatto e si pulisce con il tovagliolo e si acciglia "dimmelo..".

Oh mio Dio..ma cos'è? Christian Grey contagia tutti con la sua insistenza e il suo dare ordini?

"No davvero..va tutto bene" continuo a mangiare. Restiamo nuovamente in silenzio ed è a dir poco una tortura. Quando finisco, mi alzo e poso il piatto nel lavello che è alle sue spalle. Quando sto per tornare al mio posto mi afferra per un polso e mi attira a sè in modo da farmi finire sulle sue ginocchia e mi bacia. Quando si stacca mi guarda con occhi socchiusi. "Quel vestito ti sta una meraviglia" dice alludendo al vestito per il matrimonio che mi ha comprato stamani. Sono sicura di arrossire perchè lo vedo sorridere. "Grazie.." cerco di sgusciare via dalla sua stretta "no" dice stringendomi più forte bloccandomi sulle sue gambe, si avvicina ancora di più e mi sussurra all'orecchio "eri stupenda..". Il mio cuore inizia a battere all'impazzata e il respiro si fa pesante, non lo guardo in faccia ma sono sicura che sul suo volto aleggia un sorriso stupendo. "Dimmi cosa c'è Rose.." sussurra con voce roca mentre massaggia con il pollice il mio polso.
Bene, bel modo di persuasione. Vedo che il suo piatto è vuoto e con la scusa di metterlo a lavare mi alzo, senza obbiezioni da parte sua, e lo metto nel lavello come ho fatto precendentemente. Mi appoggio al lavandino con le mani, sono di spalle. Non può vedermi. Prendo un grosso respiro insieme al coraggio.
"Lisa..ha d..detto che sono un'altra con cui scopi, che non sono nulla di più per te" dico poi tutto d'un fiato girandomi. Lui è ancora di spalle e vorrei tanto vedere la sua espressione. Lo sento sospirare ma non dice nulla..

Non dice niente, non cerca di spiegarmi e questo mi fa venire in mente solamente un proverbio "chi tace acconsente".

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora