Capitolo 09

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'Che freddo!' Penso quando mi sveglio..
Cerco di prendere la coperta che si trova ai piedi alla cieca ma non ci riesco, ho solo una canottiera e dei pantaloncini, non ricordo nemmeno di essermi cambiata. Apro faticosamente gli occhi, la vista ancora appannata ma riesco ad afferrare la coperta, mi copro e richiudo gli occhi, la testa duole fortissimo, la sbornia fa schifo.

Che è successo dopo la sbronza? Mmm.. Non è il momento di pensarci. Cerco di riaddormentarmi ma riapro gli occhi quando sento dei rumori dall'esterno della stanza che mi preoccupano, così tolgo la coperta dal mio corpo e vado per alzarmi, ad un tratto la porta si spalanca e.. "Ian, che ci fai qui?!" è a petto nudo e pantaloni ed ha un vassoio in mano, lo poggia sul mobile sorridendo e viene verso di me "buon giorno dolcezza".
"Vattene immediatamente!" cerco di coprire le gambe, i pantalocini sono cortissimi!
Mi sembra di aver già vissuto questa scena.
Afferro un cuscino, mi alzo e comincio a picchiarlo "ma che diamine fai?" cerca di pararsi con le braccia..
Lo colpisco ripetutamente in faccia, nella schiena e ovunque fin quando non decide di prendermi per i fianchi, spingendomi all'indietro per poi sbattermi sul letto disarmandomi dal cuscino.
Okay, stiamo esagerando.
Stiamo decisamente esagerando.
È a cavalcioni su di me, le sue gambe ai lati dei miei fianchi e tiene i polsi stretti nelle sue mani "cos'è ti vergogni?" mi dimeno per liberarmi e lui sorride come un deficiente. Sembra quasi un gioco.
"Ti ho già vista..tranquilla".
"Cosa?" chiedo incredula..non capisco, non sto capendo proprio niente, che ha visto?
"Questo vuol dire che..? Noi, cioè..insomma.." non risponde ma sorride per il mio imbarazzo per poi chinarsi verso di me, il suo viso a pochi centimetri dal mio "sei così bella" sussurra prima di baciarmi.
Che diamine sta succedendo? Non voglio ricambiare il bacio ma non riesco a liberarmi. Mi bacia con passione, con forza quasi..la sua lingua però, accarezza la mia dolcemente..questa è incoerenza!

Continua e continua, il suo respiro si fa irregolare e alla fine decido di abbandonarmi al suo bacio, di abbandonarmi a lui. Troppa sensualità per poter resistere. Poco dopo si stacca da me per riprendere fiato ma decide di parlare "eri ubriaca ieri sera, volevo portarti a casa mia ma poi ho pensato che non avevi vestiti di ricambio" sussurra vicino al mio orecchio per poi fiondarsi sul collo e baciarmi.
Il suo respiro caldo, il suo corpo sul mio, le nostre intimità a sfiorarsi, queste cose fanno accendere in me qualcosa, un bisogno.
L'attrazione é esagerata, ma c'é solo quella in realtá, non ci conosciamo nemmeno.
"Cosa ti farei Rose" sussurra in un modo così sexy, diventa minuto dopo minuto sempre più folgorante la sua bellezza.
Mentre tiene ancora i polsi tra le sue mani scende giù con il suo corpo fino ad arrivare con il viso all'altezza della mia pancia "sei così attraente.." comincia a baciarmi delicatamente sotto l'ombelico. Lascia la presa sui miei polsi, con una mano afferra il mio fianco e con l'altra accarezza il petto per poi scendere. Mi accarezza e mi accarezza, mi bacia e mi bacia, a tratti lecca la pelle della mia pancia. Ad un certo punto risale nuovamente per fiondarsi sulle mie labbra e le sue mani, dopo aver liberato i miei polsi, iniziano a toccare insistentemente il mio corpo.
I nostri petti sembrano esplodere, c'è così tanta passione in così poco. Adesso tiene i miei fianchi con le mani e fa incontrare le nostre intimità.
Stiamo esagerando.

Non sono del tutto lucida in questo momento e non voglio essere usata in questo modo, non ci conosciamo neanche e non sono una che si concede facilmente. Fare l'amore non é come concedersi ad un bacio o ad un abbraccio, é molto di piú.
I nostri respiri affannati fanno eco nella stanza "Ian.." mormoro, lui mi guarda negli occhi "non voglio" dico sfuggendo dal suo sguardo, lui resta qualche momento a guardarmi e poi si alza.
Si passa una mano tra i capelli e poi si dirige verso una sedia e ne prende la camicia che è appoggiata, la mette in un istante e mi guarda "vado a casa, buona giornata" lo guardo impietrita, come può lasciarmi così, senza dirmi nulla? Afferra la maniglia ed apre la porta, si gira nuovamente verso di me "...comunque la risposta alla tua domanda è no" lo guardo confusa "..non l'abbiamo fatto, non potrei mai approfittarmi di una ragazza ubriaca. Forse la cosa più brutta che ho fatto è stata quella di infilare la mano nella tua borsa per prenderne le chiavi, certo, e quella di cambiarti per metterti comoda, ma a mia discolpa sei stata tu a spogliarti perché sentivi caldo, ci si vede Rose" dice prima di chiudere la porta ed andarsene.

Che ha detto?

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Il pomeriggio dopo aver finito di lavarmi, esco dal bagno con l'asciugamano ad asciugare i capelli e mi accorgo del vassoio sul mobile accanto all'entrata della stanza. Il vassoio contiene un bicchiere di spremuta d'arancia e un cornetto al cioccolato, era andato a prendere la colazione e io l'ho trattato malissimo. Sempre se rifiutarlo voglia dire trattarlo male certo.
Ho fatto semplicemente ció che mi sentivo di fare.
A voi non é mai capitato di non andare fino in fondo? Si sente quando manca qualcosa..
Finisco di asciugare i capelli e poi mi metto a studiare, devo recuperare delle cose.
Intanto prima di iniziare prendo la cartella dove scrivo i miei pensieri del giorno.

Pensiero del giorno

Quando hai il cuore ferito diventi come una pietra.

Siamo come le strade e tutte le strade hanno le buche e prima o poi arriverà qualcuno per ripararle.

Penso che questa frase sia del tipo "chiudi una porta ed apri un portone" e se l'avessi già trovata la mia seconda possibilità? Se ce l'avessi davanti agli occhi?
Ma come é possibile prendere in mano un cuore duro come la pietra e farlo ritornare come prima?
Secondo me é impossibile, se lo stringi un po' troppo rischi di farlo sbriciolare per sempre.

Chiudo la cartella e la poso sulla scrivania, mi aspetta una serata dedicata allo studio.

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Sono due giorni da quando, insomma, da quando non vedo Ian ed è una strana sensazione. Anche se ho passato poco tempo con lui mi ero già abituata alla sua presenza anche se a volte era un po' irritante. Non ho fatto altro che ripensare a ciò che è successo, alle nostre labbra che si incontravano, alle sue mani sul mio corpo, al mio respiro incontrollato. Mi attira anche mentalmente, questo si, mi incuriosisce, ma ho bisogno di sapere molte piú cose.

Oggi ho una lezione..
Sono le ultime lezioni a cui devo assistere prima di dover dare l'esame. Esco di casa ma ritorno indietro appena mi accorgo di aver dimenticato le chiavi della macchina, riprendo le chiavi di casa dalla borsa e appena alzo lo sguardo vedo un bigliettino attaccato alla porta.

"Stasera sarai mia ospite."

Potrei giurare di sapere di chi è questo invito o ordine..come ci pare.

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora