Capitolo 19

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IAN'S POV

Gli occhi per poco non mi escono fuori dalle orbite.

Che vuol dire questo? Potrei essere fuori di me ma stranamente non lo sono. Sono solo preoccupato e per me è peggio dell'essere furioso.

"Ahh.. Era questo che bisbigliavate in ospedale..che stronze" sussurro le ultime due parole e mi alzo di scatto e lei mi guarda arrabbiata con se stessa per aver spifferato tutto.
Queste donne testarde, maleducate, pettegole e per di piú bugiarde. Poveri noi uomini..

"Perchè sta mentendo?" le chiedo incrociando le braccia al petto. Astrid fa una smorfia e sembra avere una lotta interiore. Starà pensando se dirmelo o no. "Non le dirò niente, dimmelo..non ti conviene fare la preziosa". Mi fissa ancora esitante come a sfidarmi. Mette il broncio e si gira dall'altra parte. "Forza!" insisto.

"Okay!" mh è stato piuttosto facile convincerla.

"L'ha fatto per poter tagliare i rapporti con te senza doverti dare delle spiegazioni" abbassa lo sguardo e si tortura le mani "cosa?" resto a bocca aperta.

"Hai capito". Mi siedo di nuovo e cerco di trovare un motivo per cui voglia tagliare i rapporti con me ma non lo trovo.

"Perchè?" chiedo ancora, almeno sa darmi delle risposte.

"Perchè..cazzo ti segni le scopate e.." mi guarda torva "..a quanto pare c'era anche il mio nome sulla tua piccola e adorata agendina..cavolo sono una sua amica! E non verrei mai a letto con te" fa una smorfia di disgusto.

Cosa? Scoppio in una sonora risata. Tutto questo è assurdo.
Assurdo!
Donne, i vostri complessi non finiranno mai, e i castelli in aria non finirete mai di costruirli.

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Abbiamo accompagnato Astrid a casa e io ed Erin siamo appena tornati. Il tragitto in macchina è stato più che silenzioso. Entriamo, poggio le chiavi della macchina e tutto sul mobile all'entrata. Erin va direttamente in camera da letto senza nemmeno dire una parola. Credo che voglia farsi una doccia. Aspetto sul letto che esca dalla doccia. Ha lasciato i vestiti qui quindi dovrà venire per forza. Ammazzo il tempo con il pc, navigo su internet senza sapere bene cosa cercare, infatti finisco a controllare le mie mail e cose per lavoro.

Dopo essermi spogliato, resto con solo i pantaloni della tuta, mi metto nuovamente sul letto e gioco con Jury, il mio bel gattone rosso. Quando Erin lo vide per la prima volta scoppiò a ridere soltanto perchè ha qualche chiletto in più. Diceva che fosse in sovrappeso. Lo prendo in braccio e lo accarezzo mentre lui fa le fusa. Gli animali sono la cosa più bella che ci possa essere e non importa se non parlano, se non ti possono abbracciare quando ne hai bisogno o se non possono stare con te come farebbe un umano ma trovano sempre il modo di starti vicino. Se sei triste o se sei felice loro condivideranno sempre quello che provi. Perchè è così che va ormai. Se tu gli dai il cuore loro potrebbero darti anche la vita, cosa che un uomo non farebbe. Il mio amore verso gli animali va oltre i limiti. Quando parlo di animali, che nemmeno animali si posson definire, mi si illumina il cuore. Parlando di animali parlo di fedeltà. E sicuramente Jury non farebbe mai e poi mai finta di dimenticarsi di me solo per scappare via. Lo alzo e gli do un bacio sul muso.

Sento lo scricchiolìo della porta. È l'ora dei conti. Dobbiamo parlare.

Non appena Erin oltrepassa la porta sgrana gli occhi e corre verso di me "ridammele!" sale in ginocchio sul letto e si sporge per arrivare alla mia mano che fino a qualche secondo fa faceva roteare le sue mutandine. Rido di gusto, è adorabile.

"Eh no Rose" con una mossa repentina la prendo per le spalle e finisce sotto di me. Sono a cavalcioni su di lei. Come non molto tempo fa.

L'accappatoio la copre divinamente e non posso far altro che fissarla avidamente. Poggio le sue mutandine alle mie spalle con tutti gli altri vestiti. "Lasciami" cerca di sgusciare via. "Hai ancora i capelli bagnati, dovresti asciugarli".

"Non sono affari tuoi, togliti" si dimena e cerca di farmi scendere. La guardo con un mezzo sorriso e lei si blocca.

"Oh bella donzella..sei pronta?" le chiedo guardandola negli occhi.

"Pronta? Per cosa?" mi guarda accigliata.

"Ma come..? Avevamo deciso di fare un bambino.." mi guarda con..spavento?

Ian 1 - Erin 0

"Cosa? Io non ricordo proprio di aver detto una cosa del genere, ti starai sbagliando" le tengo i polsi fermi mentre si muove come una gatta selvaggia. Non mi arrenderò.

"Sicura? Ah già è vero!" dico sbattendomi la mano sulla fronte. "Che sciocco, non ricordi nulla..bene. Sono qui per ricordartelo". sussurro chinandomi su di lei, la mia bocca vicino al suo orecchio.

"Adesso lasciami Ian, smettila con questa pagliacciata!" si dimena e a me viene da ridere ma cerco di trattenermi, deve parlarmi e se dovrò usare la seduzione lo farò.

"Non ricordi nemmeno che hai promesso di sposarmi?" le mordicchio l'orecchio e sento che Erin si irrigidisce sotto di me.

Ian 2- Erin 0

"Che diamine stai dicendo? Non ho promesso nulla del genere, ne sono sicura". Forse ci siamo.

"È già tutto pronto" mi sollevo per guardarla negli occhi e la vedo accigliata, spaventata e perplessa.

"Cosa? Mi stai prendendo in giro?" faccio cenno di no con la testa e mi chino nuovamente su di lei, la mia lingua percorre la sua gola, premo il bacino contro il suo e lei si irrigidisce ancora di più. "L'abito da sposa è già pronto.. Si trova nell'altra stanza, non ricordi nemmeno questo?..ma prima pensiamo al bambino non preoccuparti.." le bacio delicatamente la spalla, i suoi polsi ancora tra le mie mani e il suo respiro sembra incontrollato.

ERIN'S POV

Eh? Un bambino? Un matrimonio?

Non è già abbastanza tenermi qui? Non voglio niente di tutto questo..e poi cosa gli è preso? Spero vivamente che mi prenda in giro.

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare.

"Ian aspetta!" premo le mani sul suo petto e lo allontano dal mio collo. "Mh" mugula mentre si solleva. "Cosa c'è che non va?"

"Io ti credo..ma vorrei vedere l'abito per esserne più sicura".

"Beh, l'hai scelto tu quindi ti piacerà" dice convinto. Io non ho scelto un cazzo! Perchè fa tutto questo?

Insomma! Non credo che ci sia veramente un abito da sposa nell'altra stanza! Lui si alza lentamente "Prima asciuga i capelli".

Dopo aver asciugato i capelli ed essermi vestita esco dal bagno e trovo Ian seduto sul letto ad aspettarmi. "Perchè ti sei vestita?" alza un sopracciglio. "Perchè non mi andava di restare in accappatoio". Ed è la verità, mi sentivo così esposta..così trasparente. Lui si alza e viene verso di me, mi accarezza un braccio, le sue dita scorrono su e giù "vieni".

Si dirige fuori dalla stanza da letto e mi fa cenno di seguirlo verso un'altra stanza. Si ferma davanti ad una porta in fondo al corridoio e, dopo aver aspettato che lo raggiungessi, posa la mano sulla maniglia ed apre. Mi sento quasi in cinquanta sfumature di grigio.
Una grande stanza mi si presenta davanti. Le pareti blu scure, una grande libreria e una terrazza oltre la finestra. Delle poltrone accanto alla libreria, sembrano comodissime e un televisore enorme è posto di fronte ad esse. Mi volto verso sinistra e un manichino mi sta davanti. Sul manichino si trova un abito da sposa, senza spalline, cade a fascia sul seno e scende a corpetto per poi cadere leggero e fluido a terra. Lo guardo meglio ed ha una lunga coda dietro. È stupendo. Ian esce fuori nella terrazza e quando sto per seguirlo la vibrazione del mio cellulare mi distrae. Lo prendo dalla tasca posteriore dei jeans. Un messaggio.

Da Astrid:

*Erin mi dispiace, mi è scappato e ho dovuto dirgli tutto.

Cosa? Ian sa tutto allora.. Sono arrabbiatissima. Digito velocemente la risposta:

*Sarai tu a perdere la memoria. A forza di botte.

Suona più come una minaccia ma non m'importa. Grazie mille Astrid. Ripongo il cellulare in tasca ed alzo lo sguardo. Ian ora al centro della stanza mi fissa impassibile e mi mordo il labbro. Quindi devo dirgli che io so che lui sa? Cavolo che giro di parole. Voglio vedere a che punto arriva. Fa sul serio? Ne vuole approfittare della mia "perdita di memoria"?

Metto le mani tra i capelli con finta disperazione e lo guardo "che senso ha?".

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora