Capitolo 21

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Mi sveglio abbracciata stretta ad Ian, il suo braccio che mi cinge la vita e percepisco il suo caldo respiro sul collo. Gli do le spalle e quindi mi volto piano per guardarlo, dorme profondamente e sorrido come un ebete. Ho passato la notte con lui e non ci ha provato minimamente..magari ha percepito che stavo male e ha voluto rassicurarmi così.

Abbiamo dormito assumendo la posizione a 'cucchiaio', quella che gli innamorati assumono ai primi tempi di relazione. Noi non siamo innamorati ma devo dire che è stato piacevole dormire in quel modo. Da qualche parte ho letto che è buon segno stare così vicini, significa che c'è interesse reciproco e anche attrazione sessuale. Come negarlo.

Ieri sera siamo stati tutto il tempo abbracciati in silenzio, cercando di recuperare il tempo in cui non ci siamo sfiorati. Alla fine mi sono addormentata tra le sue braccia, assaporando quella sensazione stupenda, una sensazione che non ho parole per descrivere. Mi sentivo a casa. Poi un vago ricordo di lui che mi prende in braccio e mi porta a letto mi sfiora la mente e dopo..un sonno profondo. Mi metto a pancia in su e resto a guardare il soffitto, poi mi volto a guardare la sveglia, sono solo le sette e dovrei andare all'università, me la sto prendendo troppo comoda. I miei pensieri vagano attraverso i ricordi degli ultimi giorni. Come diamine mi è venuto in mente di far finta di aver perso la memoria? Sono pazza. Secondo me quella botta alla testa mi ha fatto realmente sbandare. Quando mi sono svegliata mi sono ricordata di tutto..l'agenda e i nomi..ed ero talmente arrabbiata che non lo volevo vedere più e il primo modo che mi è venuto in mente per farlo è stato quello. Che mente squilibrata che mi ritrovo.

Ma se avessi dimenticato tutto sul serio? Come mi sarei sentita?

So per certo che, nonostante i momenti brutti, non voglio dimenticare la mia vita.. il mio passato..ne tantomeno il presente, perché altrimenti non sarei io.

Mi giro nuovamente sul fianco ad osservare quella splendida creatura. È così bello..talmente bello che potrebbe far invidia alle stelle. Ha detto che vuole rendermi felice. Dovrebbe rendersi conto che lo sta già facendo, anche mentre dorme.

Ho sempre cercato l'amore, la felicità e lo stare bene, ma non bisognava cercarlo, con il tempo sarebbe arrivato e magari questa è la volta buona, ma non faccio altro che ripetermi queste parole come se fossero un mantra "questa sarà la volta buona". Ho sempre trovato difficile dar fiducia a qualcuno ma qualcosa in lui, in questo bellissimo uomo, mi dice che posso fidarmi. Mi sono sempre preoccupata di far felici gli altri quando, invece, nessuno non si preoccupava mai di far felice me.
Ian comincia a stiracchiarsi e per poco non mi schiaccia, mi metto a ridere silenziosamente come solo io so fare, tappandomi la bocca per non svegliarlo, è così carino quando dorme. Si mette a pancia in su con una mano sull'addome, mentre con l'altra libera inizia a tastare il letto accanto a sè e presumo che mi stia cercando, così lentamente mi sposto in modo da non farmi toccare. "Rose so che ci sei" sorrido, ha ancora gli occhi chiusi e dopo pochi secondi ne apre uno per abituarsi alla luce che oltrepassa le finestre.

"Giorno" borbotta mentre apre l'altro occhio. Si sporge verso di me e mi da un dolce bacio sulla guancia, è così leggero che quasi non lo sento. "Buongiorno" gli sorrido. Chiude nuovamente gli occhi e poi sospira, lentamente si mette sul fianco, adesso siamo faccia a faccia. Riapre gli occhi e ci fissiamo in silenzio. Cosa mi sta facendo? Vuole ipnotizzarmi con la forza dello sguardo?

"Devo andare all'università oggi.." sbuffo e lui sorride. "Io al lavoro". Mi sollevo e resto seduta sul letto con le braccia all'indietro che mi sostengono, guardo per un attimo il soffitto e rifletto. "Ian devi fare la doccia?" aspetto una sua risposta che non arriva. Ad un tratto in contemporanea ci alziamo ed iniziamo a correre verso il bagno, come se fosse una gara. "Prima mi lavo io! Mi serve il bagno!" dico entrando in bagno e chiudendo la porta a chiave, fortunatamente sono arrivata prima io, visto che la mia parte del letto è più vicina al bagno. "Oh, andiamo Erin, non fare la bambina ed apri!" bussa alla porta mentre io trattengo le risate. Apro l'acqua della doccia per farla riscaldare e comincio a spogliarmi. Peccato che non abbia abbastanza tempo per fare un bagno caldo nella vasca. "Insomma Erin! Se farò tardi sarà solo colpa tua!" sembra arrabbiato ma nella sua voce c'è un pizzico di divertimento. Inizio a canticchiare ed entro. Non sento più bussare. L'acqua scorre avida sul mio corpo. L'acqua calda mi rigenera e mi rilassa. Quando finisco mi avvolgo nell'enorme accappatoio e prendo un asciugamano per i capelli. Merda! Non ho preso i vestiti. Prima di uscire dal bagno asciugo i capelli cosicchè debba solo vestirmi. Chissà cosa sta facendo Ian mentre aspetta..mi sono appropriata del suo bagno quando invece serviva anche a lui. Rido mentalmente.

Explosion- Ian Somerhalder #Wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora