2. migliore amica

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«Tuo fratello come sta?» chiese Vittoria mettendo i cereali dentro la sua tazza.
Feci un sorriso malizioso e poi tornai a mangiare.
«Sta bene.» risposi poco dopo.
«È..uscito con qualche ragazza?» continuò Vittoria facendo la finta tonta.
«Non so dirti.» risposi bevendo un po' di te.
«Ciao ragazze!» disse d'un tratto Andreas entrando dalla porta.
Era a petto nudo e indossava solo un paio di pantaloni della tuta. Vittoria spalancò la bocca ed io scoppiai a ridere.
«Come state?» chiese mio fratello preparando del caffè.
«Tutto bene.» risposi secca.
«E tu Vittoria?» continuò Andreas mettendo lo zucchero nella sua tazza.
Vittoria diventò rossa ed iniziò a balbettare.
Andreas si girò verso di lei e poi fece un piccolo sorriso malizioso.
«Vittoria non ha voce.» dissi subito per cercare di salvare la mia amica.
«Oh..prendi un po' di latte con il miele. Vuoi che te lo preparo?» chiese Andreas preoccupandosi. Vittoria annuì teneramente.
Feci un piccolo sorriso e poi continuai a fare colazione.
C'era aria di amore nell'aria! Ero così felice per la mia migliore amica.
Vittoria mi era sempre stata molto vicina. Una di quelle persone a cui davvero devi tutto.
C'è sempre stata in qualsiasi momento. Siamo sempre state inseparabili fin dall'asilo. Lei c'era in qualsiasi momento no. Tra tutte le persone che conosco lei è l'unica che fa la differenza. Non siamo due migliori amiche smielate, non ci diciamo continuamente "ti voglio bene" come fanno tutti. Noi le cose le dimostriamo a modo nostro, con piccoli gesti inaspettati, con i messaggi della pace dopo ogni litigata, con i caffè presi solo per stare insieme, con le nottate passate a parlare e con gli abbracci regalati nei momenti più rari. A volte, anzi quasi sempre, la facevo incazzare perché ero un disastro ma grazie a lei faccio un po' meno casini.
Sono sempre stata grata a Vittoria perché c'è sempre stata e sempre ci sarà.

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