7. non mi faccio ammaliare da te

933 40 1
                                    

«Fantastico!» affermò mio fratello nel sapere che Riccardo avrebbe svolto l'esame di Stato nella nostra scuola.
Io stavo controllando il telefono.
Ero inabissata nel mondo di instagram quando d'un tratto mi arrivò un cuscino in faccia.
Alzai lo sguardo, molto lentamente, e potei vedere Andreas ridere sguaiatamente e Riccardo che aveva un sorriso soddisfatto.
«Forse non hai capito.» dissi alzandomi nervosa.
«Cosa non ho capito?» domandò alzandosi anche lui e venendomi incontro.
Tenni il suo sguardo: non mi intimoriva nemmeno un po'.
«Riccardo, non sono una che si fa ammaliare dal tuo sorriso da ebete o da uno sbattimento di ciglia. I tuoi occhi non mi incantano.» dissi secca.
D'un tratto un braccio ci divise dato che avevamo le bocche molto vicine.
«Meglio così: non sarebbe bello sapere che mia sorella e il mio migliore amico si piacciono.» affermò Andreas allontanandoci.
Riccardo si sedette al posto di prima mentre io mi diressi in cucina.
Trovai mia madre che messaggiava al telefono.
«Roberto?» chiesi versandomi del succo in un bicchiere. Lei alzò lo sguardo e sorrise annuendo.
«Come hai capito di non amare più papà e di amare Roberto?» chiesi sedendomi di fronte a lei sulla penisola. Lei fece un sorriso e bloccò il telefono.
«Papà ed io non andavano d'accordo. Roberto è arrivato quando non credevo più nell'amore.» affermò lei con il sorriso stampato sulla bocca.
Feci un piccolo sorriso anche io e poi abbassai la testa.
«So che ti manca papà.» disse lei poco dopo.
La guardai e poi annuì. Trattenevo le lacrime quando si parlava di lui. Appena si pronunciava la parola "papà" mi venivano i lacrimoni. Gli occhi diventavano fontane pronte a scoppiare.
Feci un respiro profondo e poi tornai in sala.

proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora