proibito

23. sei magica

«Ehm..Andreas aspettami sotto.» disse Riccardo con voce spezzata.
«Perché?» chiese mio fratello dall'altro lato della porta.
«Qui ne ho ancora per un po'.» disse lui tra l'imbarazzato e il divertito.
«Uhh..scusa bro. Ti aspetto in giardino.» disse Andreas ridendo.
«Ok, a dopo.» affermò Riccardo.
Quando il suo sguardo finì sul mio, alzò le sopracciglia e mise la testa sulla mia spalla.
«Scusami Fede, non avrei mai dovuto farlo. Andreas mi ammazzerà.» sussurrò lui con voce rotta.
«Hey Riko..» affermai guardandolo negli occhi.
«..tranquillo. Basta non dire nulla ad Andreas. Sarà un nostro piccolo segreto.» continuai annuendo.
«Lo so..ma non possiamo andare avanti così.» disse staccandosi da me.
«Ogni volta che ti vedo impazzisco.» affermò con un piccolo sorriso.
«Lo stesso vale per me.» risposi ricambiando il sorriso.
«Per questo ora è un problema!» disse mettendo le mani sulla testa e voltandosi
Potei vedere tutti i segni che gli avevo lasciato sulla schiena.
«Questi segni come fai a nasconderli a Sara?» chiesi preoccupata.
«Cazzo! Ehm..fammi una foto.» disse agitato.
Gli scattai una foto con il mio telefono e poi gliela mostrai.
Lui appena l'osservò, spalancò gli occhi e fece un piccolo sorriso.
Fece cadere il suo sguardo sul mio.
«Sei selvaggia Federica.» disse ridendo.
Scoppiai a ridere anche io e poi bloccai il
telefono.
«Beh, troverò una scusa.» affermò grattandosi il mento. Annuì.
Scesi dal lavandino e poi abbassai la testa per l'imbarazzo.
«Hey..» affermò mettendo due dita sotto il mio mento alzandomelo.
«..sei magica Federica Carta.» disse con un piccolo sorriso. Sorrisi anche io e poi ci baciammo facendo alternare le lingue l'una con l'altra. Quando ci staccammo mi accarezzò la guancia e poi prese la cambia, se la rimise ed io gliel'abbottonai.
Quando ci ricomponemmo, ci scambiammo un piccolo bacio e poi lui uscì da quel bagno che per me era stato il posto più magico nei diciassette anni di vita.