proibito

26. black gang

«Voglio uscire con la vostra "Black Gang".» affermai d'un tratto a colazione.
Vittoria si strangolò con la brioche, Andreas sputò il latte mentre Riccardo mi guardò scuotendo la testa.
«Penso sia un modo per far capire alle persone che non ho bisogno di mio fratello per sopravvivere.» dissi aggrottando la fronte.
Andreas stava per iniziare a parlare ma fu brutalmente interrotto da Riccardo.
«Penso sia una bella idea: dopotutto meglio la nostra gang che quella di qualcun altro.» disse alzando le spalle.
«Fratello, cosa stai dicendo?» chiese Andreas scuotendo la testa.
«Preferisci che vada a fare la stupida con la gang di Lucas? Non c'è gang più sicura della nostra. Ci siamo io e te: nessuno le si avvicinerà.» disse Riccardo gesticolando.
«Ed è proprio di questo che ho paura.» ribatté mio fratello.
«Renderemo la cosa molto più interessante perché sanno che ci sta a cuore.» disse Andreas puntando il dito a Riccardo.
«Oramai è fatta: sono dentro.» dissi secca.
Andreas e Riccardo si guardarono, poi guardarono me.
«Ok, va bene. Ma fai un minino errore e sei fuori!» disse mio fratello puntandomi il dito.
Scoppiai di gioia!
«Aspetta..deve esserci anche Vittoria però.» dissi poco dopo guardando la mia migliore amica. Andreas la guardò ed annuì.
«Siete dentro.» disse Riccardo sorridendo.
«Stanotte ci sarà l'iniziazione.» affermò Andreas.
«Vestitevi di nero.» puntualizzò bevendo il suo latte, poi si alzò e portò la sua tazza in cucina.
Vittoria si alzò e lo seguì. Rimanemmo di nuovo soli, per l'ennesima volta.
«Perché?» chiese senza rivolgermi lo sguardo.
«Perché è così che deve essere.» risposi secca.
«Non sai in cosa ti stai cacciando.» disse guardandomi negli occhi.
«Sì, lo so bene. Non ho paura.» affermai scuotendo la testa.
«Non ti potrò proteggere per sempre.» disse seriamente.
«Nessuno ti ha chiesto di proteggermi.» ribattei nervosa, poi mi alzai ed andai in camera per scegliere i vestiti da mettere per l'iniziazione.