Capitolo 21. Non siamo sulle autoscontro!

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P.O.V. Midoriya Izuku

Mi alzo controvoglia dal mio letto e mi avvio in cucina. I miei capelli fanno concorrenza persino a quelli di mio padre, che beve il suo caffè mentre legge un aricolo di giornale a tavola. Mi dà il buongiorno, ed io ricambio il saluto senza però sorridergli come sempre. Lui si accorge che ho il morale giù, e mi chiede: «Che c'è, campione? Qualcosa non va?» Annuisco, perché non voglio più mentire a me stesso e agli altri. Mi viene incontro e mi abbraccia.

«È per lui? Per... Kacchan? Lo chiami così, giusto?» Ridacchio, è da lui che ho preso l'insicurezza, in parte. Ed è grazie l'insicurezza che lui e mamma si sono divorziati, non so cosa è successo di preciso, anzi non so proprio nulla. Ero ancora un bambino quando li vidi allontanarsi lentamente l'uno dall'altro. Annuisco fermamente. Lui sa tutto di me e Kacchan, gli ho riferito tutto riguardo noi due, e lui mi ha compreso. «Io voglio rivederlo, papà... h-ho sbagliato!» Sento gli occhi inumidirsi, e lui mi asciuga le lacrime.

«Forse dovevi rimanere a Napoli da lui. Secondo me anche lui sta male senza di te.» Sorrido leggermente nel pensare ad un biondino che piange per me, e forse sono persino sadico, ma è bello sapere che qualcuno ci tiene a te. «Perché non vieni con me in centro? Devo prendere delle cose per lavoro, potresti fare anche tu qualche acquisto, no?» Annuisco e vado a vestirmi bene, poi mi metto le scarpe ed usciamo. Quando arriviamo al centro è quasi sera, le nuvole sono tinte di mille sfumature dal rosso al viola. Il sole èd ardente, ma i suoi raggi sono deboli.

Seguo mio padre in una cartoleria, poi, lui mi riferisce che posso andare dove voglio visto che sono grande abbastanza da prendermi cura di me stesso. Sorrido, e vado in una libreria lì vicino. Quando entro sento un forte odore di carta che mi pizzica le narici. Dopo un po' di tempo passato nel guardare alcuni articoli nell'angolo manga, mi dirigo verso il centro del negozio, dove vi sono i libri di tuta la saga di Harry Potter, poi, lo vedo: Il libro di Doctor Vendetta! Mentre sto per prendere uno dei tanti volumi, che costano in tutto 16,9 euro ciascuno, vedo una mano poggiarsi sulla mia, e tremo al suo calore.

P.O.V. Bakugou Katsuki

Erano passati un po' di giorni, io ed i miei genitori siamo andati a visitare un po' di luoghi di Milano, come ad esempio il Duomo. Ma di Izuku non vi era minima traccia. Perché prima ci incontravano sempre? È come se una fiamma si fosse spenta, come quel calore che mi invasiva persino d'inverno, facendomi sudare, fosse sparito. Io e quella vecchia di mia madre siamo al centro, e vedo una libreria in lontananza.

«Mamma, io vado lì.» Lei acconsente, distratta nel guardare alcune vetrine dove vi erano esposti alcuni abito da donna, soprattutto da cerimonia. Qui vi sono moltissimi negozi come quello, in fondo Milano è passato città della moda, no? Cammino a passo svelto verso il negozio di libri, ed appena entro vedo una miriade di gente alla cassa. Bene, sarà difficile pagare. Si farà mezzanotte. Mi avvio al centro della sala, dove avviato alcuni libri di Youtubers famosi, fra i quali CiccioGamer, Gabby16Bit, Lyon W.G.F. e Doctor Vendetta. Dottor Vendetta?! L'unico che non ho!

Corro lì, e appena lo tocco sento di nuovo quel piacevole calore pervadermi. Quando alzò gli occhi mi stupisco nel vedere Izuku, che intanto è rosso come un peperone. «I-Izuku...?» Balbetto. Non gli lascio nemmeno il tempo di respirare che lo avvolgono fra le mie braccia, e lui si rilassa nel mio caldo abbraccio. Sento gli occhi inumidirsi rapidamente, e non riuscendo a sopportare la presenza di così tante persone, soprattutto quella del verdino, scoppiò in lacrime.

Lui si accorge dei miei singhiozzi e mi accarezza la chioma bionda, lasciandosi andare anche lui. «I-Izuku... Dio perché sei andato v-via?»;
«Mi faceva male... s-sapere che tu e S-Shouto foste fidanzati...» Sento il cuore battere a mille dalla rabbia e dall'emozione, e lo porto via di corsa dalla libreria. «Come puoi pensare che... l-lui mi piaccia?» Gli chiedo. Siamo da soli. Non so dove, non so che ore sono. Mi basta sapere di essere con lui sotto la luce delle stelle. «I-io... i-il bacio, penso...» Circondano il suo viso solcato ancora dalle lacrime, e le asciugo sorridendo nostalgico. «No, Izuku... no. I-io ho... sempre amato te. Ti amo da morire anche ora, non sai quanto mi sei mancato...» Quando sente quelle parole mi toglie il fiato baciandomi.

Non sono mai stato così bene in vita mia. Ora che lo tengo di nuovo vicino a me sento di essere più forte di prima. Ricambio quel gesto, circondandogli i fianchi con le braccia, e lo stringo più forte a me, facendo aderire i nostri petto ancora di più. Sento le sue braccia allacciarsi al collo, e apre la bocca di poco. Ne approfitto per approfondire quel bacio introducendo la mia lingua nella sua cavità orale, esplorandola alla ricerca della sua lingua, che non appena trovata faccio intrecciare alla mia.

Ci stacchiamo senza fiato, con le fronti congiunte. I nostri respiri sono irregolari, poi lo sento parlare. «Ti amo anche io, Katsuki.» È un sussurro, un sussurro udibile solo da me. Sorrido, prendendolo in braccio e guardandolo. I suoi occhi sono luminosi più della luna nel cielo nero come il buco nero che vi risucchia in un vortice di meravigliose emozioni. «R-ritorna da me, ti prego...»;

Angolo Autrice:

E niente, sono adorabili, vero? ;;

La canzone sopra è droga.

Io sinceramente li adoro, è grazie a loro se sono entrata nel dandomi di My Hero Academia! Sapete?

Ma non voglio viaggiare fra i ricordi, quindi vi saluto!

-Manu🌈

Heart To Break -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora