Capitolo 44 - Il mio futuroTyler pov's
Smetto di asciugare i piatti e mi dirigo verso la porta, qualcuno ha appena bussato alla porta principale.
Non faccio in tempo ad arrivare che sbuca Jessica, lei correndo arriva prima di me e spalanca la porta per poi saltare addosso al povero disgraziato che si trova dall'altra parte.
Non credo di aver mai visto mia sorella così felice, é vero, lei é quasi sempre di buon umore, ma l'entusiasmo che ho letto nei suoi occhi quando Louis ci ha chiesto di venire con lui, non l'avevo mai visto.
Appena Jessica si stacca dal poveraccio, noto che é nostro padre.
-ciao- lo saluto leggermente in imbarazzo, non so come comportarmi con lui. Come ci si deve comportare con il padre che non hai mai conosciuto e che ha più o meno la tua etá? Non credo che esista una risposta a questa domanda.
Louis sorride, ma noto che é leggermente nervoso. Non sei l'unico, spero che vada tutto bene. -siete pronti?- ci domanda.
-si!- esclama Jessica, mentre io mi limito ad annuire solamente.
Sarà davvero un viaggio molto interessante.
Jeremy pov's
-vuoi continuare a passeggiare, o vuoi andare da qualche parte?- mi chiede Harry. Non ne ho la più pallida idea.
Stiamo camminando da circa venti minuti e non abbiamo spiccato parola, anche se il nostro intento era conoscerci meglio.
-continuiamo a camminare e parliamo un pó.- propongo e lo vedo annuire d'accordo.
Passano alcuni minuti di silezio, dove si sentono solo i bambini giocare e parlare, le mamme chiacchierare e le macchine passare.
-che ne dici se camminiamo da quella parte del parco? Sembra piú isolata.- mi chiede.
-certo- rispondo e cominciamo a dirigerci verso la parte del parco che sembra meno frequentata.
-perché volevi venire da questa parte?- gli chiedo senza guardarlo.
-c'erano delle ragazze che mi fissavano e credo mi abbiano riconosciuto- mi risponde. Mi ero dimenticato che é famoso, però non capisco perché non le ha fatto un autografo o una foto.
Glielo chiedo e lui rimane sorpreso, non credo che si apettasse questa domanda.
-non volevo attirare l'attenzione, ci mancherebbe che qualcuno ti notasse e facesse ricerche su di te e...- lo fermo.
-ho capito- ammetto, purtroppo ha ragione, se qualcuno scavasse veramente in profondità nel mio passato, non troverebbe niente e si potrebbe insospettire.
Jawaad pov's
Sono almeno 10 minuti che sto pensando a quello che é successo con Martina e a quello che ho scoperto. Sto per diventare padre.
Sento la porta cigolare, devo farla riparare, Tyler due giorni fa si é messo a giocare a calcio insieme a Christopher nel corridoio e non so bene che hanno fatto, ma da allora cigola leggermente.
Derek si avvicina piano a me e mi fissa attentamente, sa che c'é qualcosa che non va, lo intuisce sicuramente dalla faccia sconlvolta che devo avere. -che é successo?- chiede sospirando e sedendosi sul letto.
-Mmm-borbotto, non ho voglia di parlare di quello che é successo, devo solo...
-lo sai che con me puoi parlare!- mi ricorda. Lo so benissimo che posso dirti tutto, ma prima devo... cercare di capire precisamente che cosa voglio.
-posso farti una domanda?- chiedo all'improvviso.
-certamente!- mi dice solare, da dove prende tutta questa energia?
-hai pensato all'idea di diventare padre?- gli chiedo. Sono davvero disperato, sto chiedendo a un ragazzo di 18 anni se ha mai solamente pensato a diventare papà.
Lui mi guarda un momento come se volesse chiedermi qualcosa, ma alla fine decide di rispondere alla mia domanda -é da un pò che mi piace una ragazza- ammette, non riesco a capire bene cosa c'entra.
Poi continua -ogni volta che la vedo ridere e giocare con un bambino penso che sarebbe una madre fantastica e che io sarei l'uomo più felice al mondo ad avere un figlio con lei- ammette -non importa che sará tra vent'anni o domani, credo che avere un figlio con la ragazza che ami sarebbe comunque il regalo più bello.-non avrei mai pensato che Derek fosse cosí profondo e che pensasse queste cose.
Ci conosciamo da quando siamo nati e io l'ho sempre visto come un ragazzo che vuole rincorrere i suoi sogni, senza però pensare a un futuro al di fuori del lavoro.
Lo guardo, sta leggermente sorridendo -tu accetteresti di avere un figlio anche se hai 18 anni?- chiedo, ma riesce a capire che responsabilità enorme é diventare padre?
-certamente, diventare padre é la cosa più bella che ti possa accadere-.
Resto in silenzio.
Non credo di essere pronto, ma lo sarò mai?
Sono pronto ad avere un figlio con Martina?
Non so, ma posso provare, é il mio dovete esserci per quel bambino e poi non riuscirei a vivere senza Martina, solo il pensiero di mi uccide più di una pugnalata al cuore.
Devo parlare con Martina.
Mi alzo di scatto e mi dirigo verso la porta. -Dove vai?- mi chiede alzandosi anche lui.
Sorrido -dal mio futuro!- gli urlo chiudendomi la porta alle spalle.
Spero che Martina mi perdoni per il mio comportamento.
*****
Spazio Autrice
Scusate per il grandissimo ritardo!
Ditemi il vostro parere senza problemi, accetto critiche, basta che non siano pesanti.
-Baci da Chiary5775
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Un viaggio che ti cambia la vita //One Direction
FanfictionI One Direction sono morti.