Capitolo 42 - Una notizia sconvolgente

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Capitolo 42 -Una notizia sconvolgente

Jennifer pov's

Jessica sospira, mentre Bonnie si mette una mano davanti la bocca, é sorpresa.-ti sei davvero trovata in una situazione di merda- commenta Jessica.

Ha ragione. Non so se sia stato uno scherzo di un destino poco divertente, o solo una coincidenza, ma per un momento ho temuto che i miei genitori si lasciassero perché mia madre pensava chissà cosa stesse facendo mio padre e lui per non dire che veniamo da futuro non avrebbe saputo come difendersi da delle accuse infondate.

-Jen, non ci pensare, alla fine si é tutto sistemato- dice Caroline per tirarmi su il morale.

-non proprio- dice Hanna, grazie mille. Invece di aiutarmi pensi in negativo.

-che intendi?- chiede Katherine curiosa.

-intendo che, praticamente, Zia Perrie potrebbe ancora avere dei dubbi sul perché tuo padre si trovasse qui, perciò...- Hanna non finì di parlare, ma capí perfettamente ciò che intendeva.

-perciò potrebbe avere dei ripensamenti sul matrimonio, Jawaad potrebbe non nascere e nemmeno io- lei annuì.

Purtroppo ha ragione ed é tutta colpa mia, se avessi fermato le ragazze, in qualche modo, dal dire che veniamo dal 2036, adesso non rischierei di non venire al mondo. Lo so che é anche colpa di Caroline e Katherine, ma io avrei potuto stare attenta e fermarle. Infondo i ragazzi avevano dei sospetti, avrei potuto fargli cambiare idea.

-che farai?- mi chiede Jessica. Buona domanda.

Ci penso un momento e mi viene un piano niente male.-posso provare a fare amicizia con Perrie- dico sorridendo. Ha ragione mio fratello quando sorrido sono pericolosa.

Meno male che Harry é uscito con Jeremy. Louis passa a prendere  Tyler e Jessica fra un'ora, giusto per preparare una borsa con il minimo indispensabile per andare dai nonni. Liam aveva un impegno, Zayn ha accompagnato Perrie a casa e Niall aveva una cosa da fare.

Jawaad pov's

Sto andando verso la camera mia e della mia ragazza, quando sento qualcuno chiamarmi. Mi volto e vedo Martina.

Cerco di sorriderle, ma non é giornata: ho appena dovuto recitare con mia mamma e forse ho anche leggermente cambiato il futuro.

-ciao Mar, che c'é?- le domando.

-volevo sapere che é successo... e ti voglio dire una cosa molto importante- mi spiega. Alzo un sopracciglio, che mi deve dire di cosí importante?

Rispondo alla sua domanda -é successa una cosa ... insolita, ma niente di preoccupante.- mi fermo un secondo per poi domandarle che mi deve dire.

Lei si rigira nervosamente una ciocca di capelli fra le dita. -andiamo in camera- dice comminciando a incamminarsi verso la "nostra” camera.

Due giorni fa, le ho proposto di trasferirsi in camera mia, come che infondo non faceva altro che dormire da me e la metà delle sue cose si trovava in camera mia.

Non si puó dire che le ho chiesto di vivere insieme, ma diciamo che é una prova per vedere come sarebbe convivere. Magari un giorno le chiederò di vivere insieme, come una vera coppia di fidanzati.

Appena arrivati, io mi posiziono su una sedia mentre lei si siede sul letto davanti a me.

-allora?- le chiedo curioso e con un velo di preoccupazione.

Lei mi guarda un secondo e poi sospirando comincia a parlare -ultimamente non mi sono sentita bene- mi ricorda.

-si, lo so. Hai detto che hai un pò d'influenza- le dico ciò che mi ha detto lei

-non é vero-.

Io la guardo storto, non é da lei fare tutti questi giri di parole, di solito va dritta al nocciolo della questione -perché mi hai mentito?-  le chiedo arrabbiato. Odio mentire, ma odio ancora di più chi mente.

Sospira -un po' di tempo fa sono andata dal medico e...- si ferma un attimo. Soffre di qualche malattia incurabbile? Sta per morire? Non so che farei senza d...

I miei pensieri si interrompono appena sento quelle due parole che ti cambino la vita -sono incinta-.

Rimango senza parole. A..aspetta un bambino? Da quando? Perché non me l'ha detto prima? Sono io il padre?

Mille domande mi affollano i miei pensieri, ma alla fine domando quella che in quell'instante mi é sembrata la più giusta - da quando... s..sei inc..cinta?-

Lei sorride toccandosi la pancia, é una visione bellissima -di quasi 5 settimane - mi risponde.

-da quanto lo sai?- lo so che prima ha detto di essere andata dal medico, ma vorrei sapere da quanto mi mente. Come ha fatto a guardarmi per interi giorni, o forse settimane, senza dirmi niente?

-qualche giorno, non di più- mi risponde.

Non so che dire, o che fare. Dovrei dirle che sono arrabbiato?

Ma é vero? Sono veramente arrabbiato di avere un bambino?

Non sono neanche sicuro di essere felice di averne uno. Non so niente sui bambini. Non mi ha mai neanche sfiorato l'idea di diventare padre.

Voglio diventare padre? Non lo so.

-sono io il padre?- l'ho chiesto davvero?

Vedo il sorriso sul suo volto sparire. Si alza di scatto e si avvicina pericolosamente a me. Mi molla uno schiaffo in pieno volto e fa per andarsene. Io non faccio niente, sono troppo sconvolto dalla notizia e dalla sua reazione.

Si ferma davanti la porta -prima mi metti incinta e poi mi chiedi se sei tu il padre? Davvero?- si ferma alcuni secondi, che a me sembrano ore, e sospira -prenditi un pò di tempo per pensare, Jawaad. Scegli se accettare questo bambino o no, ma qualunque sarà la tua scelta, ti avverto, che crescerò questo bambino con o senza di te- detto questo aprì la porta e uscì dalla stanza lasciandomi solo con i miei pensieri.

Un viaggio che ti cambia la vita //One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora