Capitolo 39 - Il telefono scomparso

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Capitolo 39 - Il telefono scomparso

Jennifer pov's

Sto ancora alla ricerca del mio telefono, come può un cosetto cosí piccolo scomparire e farti perdere tanto tempo per ritrovarlo? Mi chiedo.

-ma che diavolo fai?- mi chiede qualcuno ridacchiando. Mi giro per vedere chi mi vuole rompere le ovaie, già sono incazzata perché non trovo il telefono, ci manca solo un fesso che mi infastidisce.

Mi ritrovo due occhi cioccolato che mi guardano attentamente; é poggiato sullo stipide con le braccia incrociate. Mi alzo -Ehi Chris- lo saluto.

-ehilà!- mi saluta dirigendosi verso di me -allora, che combini Malik?-.

Faccio spallucce -niente di che- dico con un sorriso falso, se dicesse a qualcuno che ho perso il telefono... sarebbe la fine.

Si passa una mano fra i capelli mormorando un -okay-. Fa per andarsene, ma poi si gira -comunque, ero venuto per avvisarti che i vostri padri sono arrivati- mi spiega perché é venuto in camera mia.

Dico anche io un -okay- prendo un elastico e mi faccio una coda di cavallo, intanto ci dirigiamo verso la sala da pranzo dove i ragazzi hanno preparato tutto per il nostro pranzo.

Io invece ho passato la mattinata a dormire come che ieri, o per meglio dire oggi, sono stata sveglia fino alle 4 a scrivere. Era da un pò che non avevo ispirazione, ma da quando ho capito che Zayn e gli altri sono i nostri genitori, non so, ho tante idee e non faccio altro che scrivere e qualche volta per rilassarmi disegno.

Disegnare per me é un modo per esprimere i miei pensieri e sentimenti, come che non amo aprirmi con gli altri, neanche con le mie migliori amiche.

Appena arrivo vedo che tutti sono già seduti, che cazz, manco solo io. Saluto con un -ciao e mi vado a sedere fra Zayn e Jawaad, cioé l'unico posto libero.

Mio padre ricambia il mio saluto, mentre Jawy non mi neanche guarda, troppo occupato a parlare con la sua ragazza, Martina, ma non mi importa, sono troppo felice per lui, per arrabbiarmi.

-che mi sono persa- chiedo.

Hanna fa uno strano sorriso, dovrebbe essere qualcosa di sexy, credo, ma a me sembra un sorriso da maniaca omicida. Lascio correre, forse si é messa un pò scotch nell'acqua, si, sicuramente é questo il motivo. -niente, ci siamo appena seduti- dice con voce leggermente ... roca? Altro che un pò di scotch nell'acqua, questa si é scolata tutta la bottiglia. Cioé, sono solo io a notare che fa la fatta morta?

L'ho detto cento volte a mia mamma, sono pazzi. Mormoro un -okay- meglio non dire niente sul comportamento strano di Hazza, forse siamo ancora in tempo per provare a essere normali...

5 minuti dopo...

Rimangio tutto, come non detto, essere pazzi a quanto pare é nel nostro DNA. Stavamo mangiare come delle persone civili quando all'improvviso Louis fa una battuta, che io sinceramente non ascolto, tutti si mettono a ridere neanche fosse il piú grande comico al mondo.

Mi giro alla mia destra e noto Jawaad e Martina baciarsi, neanche loro a quanto pare hanno sentito la battuta, o forse non stanno ascoltando un cazzo di quello che succede intorno a loro. Ma che cacchio non si staccano, mi spiegate come fanno a respirare?

Mi volto per vedere papà che fa, non ho voglia di vomitare quel poco che ho mangiato vedendo mio fratello baciarsi con la sua ragazza. Anche mio padre, come me guarda i suoi amici senza parole. -la battuta non ti é piaciuta?- gli chiedo.

Lui si volta verso di me -ero i bagno, perciò non l'ho sentita- mi spiega. Io veramente non ho notato che era i bagno ... devo aver dormito molto poco per essere così stanca, cioé non mi sono accorta che la persona seduta alla mia destra, si é alzata dalla sedia.

Sento la porta di casa suonare, perciò mi alzo, Zayn mi guarda -dove vai?- mi chiede.

-hanno bussato- dico per poi percorrere il corridoio che porta alla porta d'ingresso.

Apro la porta e per poco non mi viene un infarto vedendo chi ha appena bussato.

La ragazza dai lunghi capelli rosa mi sorride gentilmente per poi porgermi la mano destra, io gliela stringo. -Buongiorno, non credo di conoscerla...- mento, per quale motivo si trova qui?

-oh. É vero scusi! Mi chiamo Perrie Edwards-.

-Jennifer Malik- ma che diavolo ho detto! Non dovevo dirle il mio nome, figuriamoci il mio cognome.

-Bellissimo nome! Lo sai che hai lo stesso cognome del mio fidanzato?- mi dice continuando a sorridere. Mamma, con tanto affetto, vaffanculo!

Cerco di sorriderle e di fare la finta tonta, che cacchio, io non sono un'attrice, perché non é andato ad aprire la porta mio fratello,o Jeremy, o Caroline, o Tyler? Sono loro gli attori della casa.

-Ah! Davvero?-  le chiedo, mi verrá una paralisi facciale se non smetto di sorridere.

-già-.

-comunque- comincio -potrei sapere il motivo per il quale si trova qui?- le chiedo cercando di essere educata, meno male che se ci riesco so comportarmi.

-oh! Certo!- esclama. Ma prima di farla parlare la faccio sedere in cucina per parlare.

Per fortuna i ragazzi hanno smesso di ridere, mi stavano facendo troppo innervosire.

-allora?- le chiedo sedendomi davanti a lei.

Lei si guarda intorno -complimenti, bellissima casa- si complimenta, mi sbagliavo, anche da giovane parlavi troppo.

-Grazie...- cerco di essere gentile, ma mi sta rompendo le ovaie al massimo con tutte queste chiacchiere inutili. -comunque, mi potrebbe dire per quale motivo si trova qui?- non ci credo, ho dato del lei a mia madre.

-oh! É vero!- esclama, alzò gli occhi al cielo. Cioé da giovane, oltre che aparlare tanto, eri pure smemorata?

-qualche giorno fa mi sono scontrata con una ragazza e ha perso il cellulare. Devo averlo raccolto pensando che fosse mio, come che ho la stessa cover e la grandezza del telefono é quella- mi spiega. - ho dato un'occhiata al telefono e come blocca schermo c'era la foto di questa villa, cosí ho fatto qualche ricerca e l'ho trovata, spero che ci viva il propetario o almeno qualcuno che lo conosce- okay mamy, parli davvero troppo, datti una calmata! Cioé, bastava che dicessi che hai trovato un telefono, non c'era bisogno che aggiungessi altro.

-va bene- mi limito a dire, sicuramente sta parlando del mio telefono e non ricorda che la ragazza con cui si era scontrata sono io.

-va bene?- mi chiede.

Le dico che la ragazza che ha praticamente buttato atterra quella notte ero io e che sicuramente il telefono é mio.

Lei mi porge il telefono e io lo prendo, ma quando sta per alzarsi, sbuca dal corridoio l'ultima persona al mondo che doveva in questa casa.

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Spazio Autrice

Mi dispiace per il capitolo mini, ma ieri sono tornata dalle vacanze e il giorno prima ancora, non ho proprio dormito, perciò sono stanchissima.

Spero che lascerete un commento!

Siete fantastiche!

Con

Un viaggio che ti cambia la vita //One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora