Capitolo 43 - Magari...

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Capitolo 43 -Magari...

Martina's pov

- sono io il padre?- questa frase continua a ripetersi nella mia testa. Non riesco a credere che me lo abbia chiesto veramente.

É vero, ho avuto tante relazioni, molte della quali di una notte e via, ma da quando io e Jawaad avevamo iniziato la nostra relazione “particolare”, non sono stata con nessun altro, oltre lui.

Scuoto la testa e mi sdraio sul mio letto, ero andata a stare nella camera di Jawaad, ma la mia non l'ha occupata nessuno, perciò se voglio stare per conti miei, vengo qui.

Gli ho dato del tempo per capire cosa vuole, non so perché l'ho fatto. Forse perchè una parte di me vuole che lui scelga di stare con me e il/la piccolo/a, forse perché lo amo, o... Non so...

Sento bussare alla porta perciò grido un -entra- dubito che sia Jawaad, credo che sia ancora troppo sconvolto per dire o decidere qualcosa.

Sento qualcuno sedersi sul letto vicino a me, ma non apro gli occhi, magari se ne va sapendo che non ha la mia attenzione. Mi scuote lievemente per poi sorridere soddisfatta, é riuscita a farmi aprire gli occhi.

Mi ritrovo Susan davanti a me con la sua solita chioma bionda super ordinata.-che ci fai qui?- le chiedo sedendomi un pò più composta.

-che é successo?- mi chiede. Ci conosciamo da quasi 2 anni e mezzo, ormai sa quando c'é qualcosa che non quadra.

-niente- mento, di solito sono così schietta, dico la verità anche quando non serve e ora mi ritrovo a mentire a una delle mie migliori amiche.

Lei mi guarda non convinta -sputa il rospo- dice semplicemente accavallando le gambe snelle e lunghe, sembra una modella. Io invece fra qualche mese sembrerò una balena obesa.

-non c'è niente da dire- mento ancora. Lei e Juliet mi hanno sempre ascoltata e consigliata nei momenti di bisogno e io invece le ripago mentendole spudoratamente. Mi sento spregevole e sporca.

Lei si alza e mi guarda male -quando vorrai dirmi tutto vieni nella mia camera, o se no non ti scomodare ad alzarti- detto questo se ne va.

Che giornata da schifo.

Susan'spov

-... e non mi ha detto la verità!- finisco di raccontare la mia giornata a mio fratello.

-vedi che ci deve essere un motivo per cui non ti ha detto che cosa la turba- mi dice lui cercando di convincermi a smettere di parlare del fatto che Martina non mi ha detto che cosa c'è che non va, si vedeva a un miglio distanza che qualcosa non quadrava.

-lo so... ma credevo che dopo 2 anni e mezzo ...- lascio la frase il sospeso ma notò che Christopher capisce lo stesso, mi conosce troppo bene.

-lasciala stare e pensa a goderti questa vacanza-.

Sbuffo -va bene-.

Cerco di cambiare argomento -che hai intenzione di fare oggi?- gli chiedo curiosa.

Si passa una mano fra i capelli castani-non so, come che tutti hanno qualcosa da fare userò la palestra. Magari faccio qualche flessione...- mormora indeciso, non sa cosa fare.

-dovresti uscire un pò e trovarti una ragazza.- dico sgridandolo, deve usufrire di questi mesi che abbiamo a disposizione, perché sono sicura che il nostro manager ci chiamerà presto per qualche servizio fotografico, qualche intervista, o perfino per cominciare a registrare le canzoni del nostro secondo album, quando si é famosi é  difficile avere una vera e propria vacanza.

-sorellona, sai che non ho bisogno di una ragazza. Sto benissimo da solo.- risponde scocciato.

Io sorrido -vedi che ti annamorerai presto-.

-ne dubito- brontola lui.

-staremo a vedere- dico sicura di me.


Jessica's pov

-pensi che devo mettere più di un ricambio?- chiedo a mio fratello che in 10 minuti si é preparato un piccolo borsone, con il minimo indispensabile.

-penso di si. Non vorrei che magari ti macchi anche il ricambio e rimani senza vestiti- borbotta. Lui é una persona molto ordinata, come nostra madre, mentre io sono il contrario, sono super disordinata. Se non avessi la testa attaccata al corpo, la dimenticherei ovunque.

-okay, allora metto anche un altro ricambio.- borbotto.

-ti ricordo che Louis sarà qui a momenti, cerca di sbrigarti- mi sgrida, é leggermente agitato. Sono sicura che é spaventato, vedremo nostra nonna quando era più giovane, le nostre zie... non vedo l'ora.

-non preoccuparti, Ty, sarò pronta per quando arriverà.- cerco di tranquillizzarlo.

Lui sbuffa -Okay, io comincio a scendere- mi avverte.

-va bene, ti raggiungo appena ho finito!- gli urlo per farmi sentire come che é giá uscito dalla mia camera.

Dopo alcuni minuti ho finito, finalmente, e decido di raggiungere mio fratello al piano di sotto. Mi fermo appena noto con la nell'occhio mio fratello parlare con Caroline mentre l' aiuta a lavare i piatti, lei lava, lui asciuga.

- hai da fare dopo domani? - gli chiede.

Lui ci pensa un attimo, poi scuote la testa -no, perché?- non ci arrivi veramente? Non vedi che sono alcuni giorni che ti manda dei segnali!

-giusto per sapere... anche io sono libera-.

-potremmo fare qualcosa insieme- propone Tyler. Bravo fratellone! Sareste davvero una bella coppia!

-magari...- borbotta Carol.

-che intendi con "magari”?- chiede mio fratello corrugando la fronte.

Horan diventa rossa, ma cerca di non farlo notare -volevo dire... magari andiamo ... al parco!- esclama, non era esattamente questo quello che intendeva... Anzi non intendeva letteralmente un luogo preciso, perché quando vuoi stare con qualcuno, staresti con lui perfino in uno scantinato minuscolo.

-buona idea, posso anche preparare qualcosa da mangiare-.

-per me va benissimo- sorride la bionda.

Sarebbero una bellissima coppia, perché non stanno insieme? Io c'é li vedrei bene insieme.

Un viaggio che ti cambia la vita //One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora