Capitolo 52 - Il bagaglio di Jessica

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Capitolo 52 -Il bagaglio di Jessica

Pov's Tyler

-Ci vediamo dopo- saluto Louis, mentre Jessica apre il bagagliaio e ne estrare la sua borsa che prendo subito.

-certamente- dice Louis -a dopo- mette in moto la macchina e se ne va. Vedo la sua macchina percorrere il vialetto e svoltare a destra dopo alcune case.

-Ti sei divertita?- chiedo a mia sorella mentre entriamo a casa, per fortuna ho portato le chiavi. Nessuno c'é venuto ad aprire.

-moltissimo!- dice entusiasta -Zia Sarah e zia Marie erano dolcissime da bambine!-.

Sorrido -ora non lo sono più?- le chiedo.

Lei si morde il labbro -merda, no. Zia Sarah si é data una calmata, vero, ma zia Marie certe volte sembra isterica-.

Annuisco -Hai ragione-.

Lei butta il suo bagaglio per terra, vicino all'entrata della sala da pranzo.

-Lo so di aver ragione- dice facendo la voce da snob, che le riesce molto bene.

Rido -Ma quanto sei modesta!- la prendo in giro.

Lei mi fa la linguaccia e sale sopra -idiota- mi dice tra le risate.

Io mi volto e qualcosa o qualcuno mi finisce addosso.

La prendo al volo -ma che cosa..?- dice una voce a me famigliare.

-Caroline?- dico a pochi centimetri dal suo viso.

Come direbbe Jessica: merda.

-Tyler- dice in un sussurro. Come é bello sentire la sua voce dire il mio nome, sembra quasi una melodia. La più bella in assoluto, o forse no.

Già, é stato più bello quando l'estate scorsa, durante quella notte, la sentivo gridare il mio nome.

Oh cielo!

A che diavolo sto pensando?

Mi viene da arrossire solo al pensiero di quella notte, all'averla tenuta così vicina a me...

-Tyler- mi richiama e mi fa distrarre dai miei pensieri che stavano cominciando a diventare poco casti.

-si?-.

Lei sembra a disagio e non ne capisco il motivo, fino a quando lei non me lo fa notare.

-mi lasci?- mi chiede e solo ora mi accorgo che la tengo ancora stretta tra le mie braccia.

Riluttante la lascio andare.

-scusa- bisbiglio.

Lei sorride rassicurante -nessun problema- poi distoglie lo sguardo da me -grazie di avermi presa-.

-di niente. La prossima volta che ti serve qualcuno che ti prenda, fammi uno squillo- scherzo.

Lei ridacchia -certamente- poi guarda la borsa di Jessica e si imbroncia -vorrei sapere chi é stato a lasciare questo borsone per terra-.

Mi porto i capelli indietro -Jessica- dico e notando la sua confusione mi spego meglio -l'ha lasciata Jessica quella borsa, qui-.

Lei sospira -non mi sorprendente, quella ragazza é troppo disordinata-.

Annuisco -non so da chi ha preso, nostra madre é troppo ordinata, in modo quasi maniacale certe volte-.

Lei ridacchia -Non é così assurda, o almeno non lo é quando é di buon umore-.

Un viaggio che ti cambia la vita //One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora