Benjamin
- Ti dico che è così! -
Ancora una risata sciocca, seguita da un'occhiata incredula nella mia direzione, poi Federico mi guardò con il cucchiaio di gelato a mezz'aria.
- Ma dai! Vuoi smetterla di dire cazzate Ben? -
Un'occhiata minacciosa lo fece ridere ancora più forte, e poi incrociare le braccia sulla maglietta dei Ramones che mi aveva rubato quel mattino.
- Ti dico che non riesco più a eccitarmi! -
Quelle parole, dette forse a voce troppo alta, fecero voltare mezzo ristorante facendomi diventare rosso come un pomodoro.
- Benjamin! - gridò lanciandomi uno sguardo incredulo, poi le sue dita corsero ad asciugarsi le lacrime ai lati degli occhi, e io risi con lui.
Dio, com'era bello poterlo fare!
- No dico, sei impazzito a urlare così? Vuoi anche un microfono per caso?! -
- No, io... -
- Le va per caso un tiramisù? Vedo che lei non ha ordinato niente... -
Quelle parole, dette con malizia, mi fecero voltare e incrociare l'occhiata ammiccante da parte della cameriera, che ci aveva provato spudoratamente tutta la sera.
- No, grazie -
Con un sorriso mi lasciò il suo numero.
- Se vuoi posso aiutarti io a risolvere, beh... il tuo problemino. Chiamami - Senza aspettare una risposta, se ne andò lasciandoci nuovamente soli.
- Simpatica vero? -
- Mh? -
L'espressione tesa di Fede mi colpì: adesso non sorrideva più.
- La cameriera... - continuò - davvero pensa che le sue tecniche funzionino con te? -
Solo per un attimo mi parve di sentire della gelosia nella sua voce... ma no... impossibile.
Lui stava con Paola, ormai lo sapevano anche le pietre, e io mi ero rassegnato a dimenticarlo.
Per sempre.
Peccato che tra il dire e il fare ci fosse il mare, nel mio caso composto dai suoi dannati occhi.
- Tornando a te, Ben, vuoi dirmi da dove vengono queste tue assurde paranoie? Da che ti conosco non hai mai avuto nessuna difficoltà in quel senso. -
Il ricordo della ragazza bionda in camera mia, quel pomeriggio, invase la mia mente.
- Sei davvero bellissimo Ben... -
Aveva detto prima di iniziare a spogliarsi...- Non vedo l'ora di sentire le tue mani addosso, sai? Avanti sciogliti un po'... -
Due mani esperte erano finite sulla patta dei miei skinny neri, poi la sua bocca aveva iniziato a darmi piacere
- Mh... sei così buono... - senza però farmi sentire nulla, né godere.
Niente di niente.E che cazzo!
Era la terza volta che facevo cilecca con una ragazza nel giro di un mese, e ne avevo davvero abbastanza!
- Ben mi stai ascoltando? - Mh? -
- Cosa?-
Fede, davanti alla mia espressione distratta, alzò gli occhi al cielo - No vero? Come sempre! Allora? Sto aspettando. -
Così, con tutto il coraggio che mi era rimasto, gli avevo raccontato di Sara, Elisa e Genny, senza omettere alcun particolare.
Solo quando finii di parlare, la sua mano coprì la mia, e io mi sentii finalmente bene.

STAI LEGGENDO
"Mille Sfumature di Fenji" ♥️
أدب الهواة🔴 🔞🔞🔞🔞🔞🔞🔞 Qui troverete racconti più o meno brevi su Benjamin e Federico. Ogni storia ha un messaggio da lasciare a chi legge: sta a voi capire qual è. Sono presenti scene di sesso gay spinte infatti c'è il bollino rosso. Vi ho avvisato...