Verso sera i due ragazzi si fermarono a una piccola stazione di servizio per fare benzina e comprare qualcosa da mangiare per cena. Non che avessero molta fame, ma dovevano comunque mettere qualcosa sotto i denti. Tae prese anche una grande tazza di caffè per affrontare il viaggio notturno, sarebbe stato parecchio faticoso, ma non avrebbe mai mollato.
Mentre stavano finendo i loro panini in auto, Tae parlava al cellulare con Jimin, per informarlo della loro partenza.
Una volta conclusa la chiamata, il maggiore si girò verso Jungkook - il quale si stava pulendo la bocca con un fazzoletto- si avvicinò a lui e lo baciò. Inizialmente il piccolo rimase fermo per la sorpresa, ma poi strinse le mani attorno alla felpa del ragazzo all'altezza delle spalle e approfondì il bacio. Continuarono a darsi piccoli baci per altri cinque minuti, finché non decisero di ripartire. Jungkook riuscì a trovare una coperta nel baule per coprirsi durante la notte.
"Dormi piccolo, ti sveglio quando ci fermiamo" lo rassicurò Tae, accarezzandogli la coscia.
"Non se ne parla, se ti addormenti? Devo tenerti sveglio!" Jungkook era veramente propenso a controllare il maggiore durante il percorso, non poteva permette che si facesse del male per via di un incidente.
"È un viaggio molto lungo, ti addormenterai per forza" insistette Tae, il quale non aveva mai avuto uno scontro vero e proprio con la testardaggine del più piccolo.
"Non è vero"
"Va beh, fai come vuoi" si arrese Tae, così iniziarono a parlare e a raccontarsi aspetti della loro vita, che non conoscevano ancora. Jungkook, ad esempio, scoprì che il maggiore era appassionato di arte, non aveva troppi amici, poiché preferiva averne pochi ma di fiducia. Tuttavia conosceva molti ragazzi, ed era a sua volta conosciuto, per via del padre e del suo lavoro. Infatti, Tae, era lo scapolo più ambito in città, poiché era giovane, ricco e tremendamente affascinante. Negli ultimi anni era stato circondato da persone che parlavano con lui solo con secondi fini, infatti il ragazzo non credeva possibile di trovare qualcuno come Jungkook, che riuscisse ad oltrepassare la sua maschera di arroganza per conoscerlo a fondo.
Tae, invece, scoprì che il piccolo Jungkook era molto affezionato a suo padre, nonostante non lo sentisse spesso. Amava la musica e la danza, gli piacevano le foto e aveva provato anche lui stesso a scattarne alcune. Si era affezionato subito a Jimin, perché era stato l'unico pronto a sorridergli sinceramente, senza nascondere insulti alle sue spalle. Adorava i bambini e gli animali, infatti legò molto in fretta con Elliot, che considerava a tutti gli effetti il suo fratellino. Jungkook rivelò anche di essere stato attratto subito dalla figura del maggiore, era inevitabilmente bello, ma ciò che lo attirò di più furono i suoi occhi. Nei suoi occhi riuscì a percepire tanta rabbia e tristezza, che fin dal primo momento avrebbe voluto estirpare.
Come aveva immaginato Tae, il piccolo Jungkook si addormentò dopo un paio di ore, cullato dalla musica trasmessa alla radio e dalla mano del maggiore che ogni tanto gli accarezzava i capelli o le gambe.Lunedì notte
La notte seguente...
"Ok, dovrebbe essere nella prima stradina a destra" si fece avanti Jungkook, riuscendo finalmente a scorgere l'insegna luminosa e un po' malmessa del motel.
Erano dalla mattina prima in viaggio, Tae non aveva ancora chiuso occhio, mentre Jungkook si era riposato diverse volte in macchina, tuttavia nessuno dei due aveva mangiato niente, poiché non avevano trovato nessuna stazione di servizio nella quale fermarsi. Giunto a metà strada Tae, ormai stremato, decise di fermarsi al Motel più vicino per riposare un paio di giorni e ricaricarsi a pieno.
"Eccolo!" Esclamò Jungkook, prima che il maggiore potesse parcheggiassi davanti alla struttura. Non era grande, anzi era di dimensioni abbastanza ridotte, non sembrava neanche in ottime condizioni.
L'insegna luminosa "Sunshine" sul tetto lampeggiava ed alcune lettere non si accendevano proprio.
Jungkook e Tae si guardarono un attimo negli occhi, prima di scendere dall'auto con le loro borse.
Jungkook incrociò le dita con quelle del maggiore e insieme entrarono nell'edifico.
"Oddio dei clienti! Salve, avete bisogno di informazioni o siete qui per una camera?" Gli sorrise un ragazzo raggiante, seduto dietro al bancone della reception.
L'atrio era piccolo, ma accogliente. Vi erano due librerie piene di libri colorati, c'erano anche un paio di poltrone nella quale sedersi per leggere. A destra c'era l'accesso alle camere, mentre a sinistra c'era la sala da pranzo collegata alla cucina.
"Siamo qui per fermarci, vorremmo una camera doppia" sorrise Jungkook, quel ragazzo era davvero sorpreso di vedere qualcuno. Il minore provò un forte senso di tristezza, probabilmente il ragazzo gestiva e viveva in quel Motel da solo, senza avere neanche dei clienti.
"Certo, volete una camera con letti singoli o matrimoniale?"
"Matrimoniale" Lo interruppe Tae, prima che potesse rispondere. Voleva dormire abbracciato al più piccolo, senza paura di essere scoperti o di allungare troppo le mani. Ora che avevano raggiunto un livello più alto di intimità, voleva tenersi il piccolo il più stretto possibile a sé.
"Perfetto! Per quante notti?"
"Penso due" disse Jungkook, sorprendendo il maggiore che pensava di restare lì solo una notte.
"Due?!"
"Tae devi riposare, perciò due" disse con tono sicuro, prima di girarsi di nuovo verso il ragazzo al bancone.
"Quanto costa a notte?"
"Oh il tutto verrà a costarvi ottanta sterline, in effetti non è alto il prezzo" rise leggermente, grattandosi la testa imbarazzato.
"Ottanta a testa?"
"Oh nono! In tutto, ma se usufruirete anche dei servizi di ristoro"
"Allora accettiamo" rispose Tae, avevano abbastanza soldi anche per restare lì un'intera settimana se il prezzo era quello.
"Fantastico, eccovi la chiave. Ho bisogno dei vostri documenti d'identità, ve li ridarò a fine della permanenza insieme alla ricevuta. Pagate in carta o contanti?"
"Contanti" risposero all'unisono, tirando fuori dai loro portafogli le loro carte d'identità.
"Va bene. Io sono Hoseok, sono sempre qui alla reception, ogni tanto vago per il motel oppure mi addormento. Al servizio ristoro troverete Seokjin, mentre per le pulizie c'è Namjoon. In caso di bisogno potete chiedere a noi" sorrise raggiante, ora Jungkook capiva perché il motel si chiamasse Sunshine.
"Grazie tante, allora buona notte!" Rispose Tae, prima di riprendere la mano del più piccolo per dirigersi verso la loro camera.
"Buona notte!" Esclamò Hoseok, emozionato per aver avuto dei clienti. Chiamò subito a rapporto Seokjin e Namjoon, chiarendo i loro compiti, sopratutto fare a sentire a loro agio i due ragazzi.Intanto nella loro camera Jungkook stava osservando l'ambiente, era un po' spoglio, ma le pareti e le coperte erano di colori accesi come il giallo, il verde e l'azzurro.
Nonostante fosse un semplice motel, l'ambiente era davvero pulito, non si avvertiva un cattivo odore, anzi nell'aria alleggiava un dolce aroma di arancia.
Tae, invece, si era già sfilato la giacca, le scarpe e i vestiti e si era lavato anche i denti, per buttarsi sul letto con solo il pantalone della tuta addosso. Portò un braccio sopra i suoi occhi, sospirando rumorosamente. Jungkook, capendo quanto il ragazzo avesse bisogno di riposarsi, gli mise in carica il cellulare vicino a lui, spense la luce della camera e si avvicinò al suo corpo.
"Tae, vado a fare un giretto nel motel. Tu riposa, buona notte" gli baciò le labbra, accarezzandogli anche il busto con la piccola mano.
Uscì dalla camera, prendendosi con sé le chiavi, e raggiunse la reception dove vi trovò Hoseok a guardare dei video divertenti dal computer.
~~~~Ciao, come state?
Scusate per questo capitolo un po' noioso, ma è un capitolo di passaggio♡
Vi chiedo anche scusa per gli errori♡
Grazie per tutto, buona giornata!!
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𝐄𝐬𝐜𝐚𝐩𝐞 - 𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction|COMPLETATA| Jungkook, un semplice ragazzo di periferia, si trova a dover far fronte a una nuova vita, caratterizzata da una nuova famiglia e sopratutto un nuovo "fratello". Ciò che ancora non sa, è che tra i due il rapporto sarà tutt'altro che di...