Si alzarono tutti dai divani e quando toccò ai due ragazzi, Jungkook riuscì a stento a tenersi in piedi per via del dolore al ginocchio.
"Ei cucciolo, che succede?" Lo bloccò dalla caduta Tae, tenendolo stretto per la vita.
"Mmh sono caduto prima, ma sto bene davvero" rispose il più piccolo, provando a camuffare il dolore con un sorriso.
"No che non stai bene" gli afferrò le mani, notando solo ora tutti i graffi e i tagli sul suo palmo. Lo prese in braccio e chiese alla nonna di mostragli la camera dove potevano dormire. Lo appoggiò sul letto e uscì un attimo dalla camera, per tornare poco dopo con le due borse che aveva lasciato in macchina.
Si avvicinò al suo ragazzo e gli tolse i pantaloni della tuta, i quali avevano una macchia di terra e sangue sul ginocchio sinistro. Chiese a sua nonna se aveva qualche disinfettante, o roba del genere, e lei gli portò una piccola cassetta di pronto soccorso nella quale teneva garze, pomate varie e altri attrezzi.
Toccò lentamente il ginocchio di Jungkook, per assicurarsi che non ci fosse nulla di rotto. Infatti il ragazzo provava dolore solo nella parte davanti, che era arrossata e anche sbucciata. Disinfettò il taglio e vi spalmò attorno una pomata per le contusioni.
Curò anche le ferite sulla mano del ragazzo e rimase ad aspettare che la pomata si assorbisse. Dopo una ventina di minuti riprese in braccio il ragazzo e lo portò verso il bagno più vicino con un cambio di vestiti a testa.
Lo aiutò a lavarsi e lavò anche se stesso, si rivestirono e tornarono in camera sul letto.
Una volta disteso, Jungkook si addormentò rannicchiato contro il maggiore, mentre quest'ultimo lo stringeva a sé e gli lasciava qualche bacio sul collo di tanto in tanto.
Finirono per addormentarsi insieme, saltando la cena, erano stremati a causa del lungo viaggio e cercarono di riposare il più possibile.Venerdì
La mattina dopo, una volta conclusa la colazione, Tae rimase a parlare con sua madre e i suoi nonni per decidere cosa fare in futuro, mentre Jungkook fece una passeggiata intorno alla casa per parlare con Jimin al cellulare. Faceva ancora un po' fatica a camminare, ma era decisamente sopportabile rispetto alla sera precedente.
Elliot stava bene, non faceva altro che parlare dei suoi fratelloni, definendoli addirittura i suoi supereroi. Jungkook, nonostante dovesse essere felice, pianse in chiamata sfogando tutte le sue paure. Non voleva dire addio al maggiore, e se lui volesse rimanere qui? Io non posso restare qui, come faccio? Si ripeteva mentalmente.
Jimin, invece, lo rincuorò, assicurandogli che Tae avrebbe fatto il possibile per rendere contenti tutti.
All'ora di pranzo Jungkook rientrò e si ritrovò davanti un perfetto pranzo in stile famigliare, tutti stavano per sedersi e comportarsi come una vera famiglia.
Il minore si sedette vicino al suo ragazzo, il quale lo fissò con ammirazione per poi baciarlo a stampo davanti a tutti. Il ragazzo si imbarazzò e le sue guance si tinsero di un rosso acceso.
"Avete preso una decisione? Che succederà d'ora in poi?" Prese parola, dato che nessuno diceva nulla.
"Voi due siete maggiorenni, perciò se volete vivere da soli potete farlo. Chi dobbiamo liberare è Elliot, non voglio che rimanga un secondo di più con quell'uomo." Spiegò la madre, prima di appoggiare le posate a lato de piatto.
"E come pensi di fare?" Gli domandò il figlio, gustandosi il cibo che aveva nel piatto.
"Tu hai detto che vi ha picchiato più volte, quindi appena arriviamo lo denunciate alla polizia"
"Ma avranno bisogno di prove" Jungkook non credeva che quel piano potesse funzionare, la polizia aveva bisogno di fatti per arrestare e processare un uomo.
"Siete in due a testimoniare, quindi dovranno ascoltarvi. Io chiederò la custodia di Elliot e così verrà a vivere con me" sorrise la donna, fissando i suoi genitori come per cercare un consenso.
"Ok, ma dove vivrai? Non puoi restare in quella casa" si preoccupò il figlio.
"Non preoccuparti, Sam vive in un appartamento in centro perciò resterò lì con lui agli inizi." Spiegò con un sorriso la madre. Da quel che avevano capito, Sam era l'attuale compagno della madre e, per lavoro, viveva anche lui a Londra e ogni due settimane andava a trovare la compagna.
"Ma mamma non puoi stravolgere la tua vita così da un momento all'altro" si sentì improvvisamente in colpa Tae, gli sembrava che sua madre stesse per rivoluzionare la sua vita senza averci pensato realmente.
"Tesoro ascoltami. Non mi dispiace se si tratta della salute dei miei figli, sono rimasta per troppo tempo lontano da voi e adesso voglio pensare solo alla vostra felicità" gli accarezzò il volto, mentre sorrideva dolcemente.
"Sì e poi era già programmato" si intromise il nonno, prima di schiarirsi la gola.
"Che vuoi dire?" Si voltò di scatto Tae.
"Io e Sam vogliamo vivere insieme, ma non abbiamo ancora trovato una casa adatta. In ogni caso sarei tornata a Londra, questa è solo un'opportunità" la madre lanciò uno sguardo di rimprovero a suo padre e spiegò al figlio i suoi piani.
"Ma ce la farai economicamente?" Jungkook si sbalordì, Tae si preoccupava veramente per la madre. Avrebbe voluto avere anche lui un rapporto simile con la sua di madre, ma sapeva che sarebbe stato impossibile. Ormai aveva capito di valere meno di zero per lei.
"Tu non ci pensare, ti basti sapere che non ho e non avrò problemi economicamente"
"E i nonni? Voi vi trasferite?" Si voltò stavolta verso i nonni, i quali ascoltavano in silenzio.
"Mmh no tesoro, siamo troppo vecchi e la nostra vita è ormai in questo villaggio. Potrete venire a trovarci quando volete, siete i benvenuti, anche tu bel ragazzo" finì di spiegare la nonna, per poi indicare Jungkook con un dito. Il ragazzo in questione abbassò il volto imbarazzato e si strinse nelle spalle, rosso in viso.
"Allora sto per vivere finalmente come un ragazzo normale?" La voce di Tae tremava leggermente, sembrava fosse sul punto di piangere, mentre Jungkook era sollevato che il ragazzo non avesse deciso di allontanarsi da lui.
"Sì"
"Quando partiamo?" Chiese stavolta Jungkook, appoggiando gli avambracci sul tavolo.
"Il prima possibile, utilizzeremo la macchina così non potrà rintracciare anche i miei movimenti. Poi andiamo alla stazione di polizia e lo denunciamo" spiegò la donna, prima di bere un lungo sorso di acqua.
Purtroppo però, non sarebbe stato così semplice.~~~~
Ciao, come state?
Scusate per gli errori e spero vi piaccia♡
Manca un capitolo e poi c'è l'epilogo aiuto.
Grazie mille per tutto, vi voglio bene♡
Buona serata!!♡

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𝐄𝐬𝐜𝐚𝐩𝐞 - 𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction|COMPLETATA| Jungkook, un semplice ragazzo di periferia, si trova a dover far fronte a una nuova vita, caratterizzata da una nuova famiglia e sopratutto un nuovo "fratello". Ciò che ancora non sa, è che tra i due il rapporto sarà tutt'altro che di...