|Capitolo 10|

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La settimana non stava passando velocemente, sia Tae sia Jungkook volevano parlare e vedersi, ma ogni volta che stavano per farlo il padre passava magicamente vicino a loro, come ad avvertirli di stare lontani.
Tristan e Jennifer si rivelarono ancora più insopportabili, la ragazza non più di tanto. Qualche volta toccava un po' troppo le braccia del maggiore, ma tutto sommato non creava troppo fastidio. Mentre Tristan era una vera e propria spina nel fianco, trattava sempre male Tae e il povero Elliot. Passava il tempo a infastidire Jungkook appena tornava a casa da scuola, ciò rese molto irritabile Tae che non poteva neanche difenderlo.
Arrivati al sesto giorno della settimana i due ragazzi non ne volevano più sapere dei divieti del padre, sopratutto perché avevano bisogno di stare vicini.
La sera del mercoledì Jungkook venne preso alla sprovvista, quando entrò in camera sua e vi trovò dentro Jennifer.
"Ehm hai bisogno?" Rimase vicino alla porta, come invito a farla uscire.
"Volevo solo dirti che ho sentito Tae e Tristan parlare stamattina. A quanto pare mio fratello ha una cotta per te e ha chiesto qualche consiglio a tuo fratello" marcò l'ultima parola di proposito, perché conosceva tutta la situazione della loro famiglia. Sapeva che in realtà non erano fratelli, ma a quanto pare voleva divertirsi a ferire il ragazzo.
"Ok, quindi?" Chiese Jungkook, non sopportando più quella conversazione.
"Beh ho sentito ciò che gli ha consigliato Tae, ma non penso ti farà piacere sentirlo" Jungkook sbuffò, incrociando le braccia al petto, non voleva sentire nessuna delle stronzate che uscivano dalla sua bocca.
"Puoi uscire?" Incrociò le braccia al petto, si appoggiò al muro ed aspettò che la ragazza si avvicinasse alla porta.
Prima di uscire si girò e disse "beh te lo dico lo stesso. Ha detto che con te non c'è speranza, sei insopportabilmente logorroico e non hai amici perché nessuno riesce a guardare la tua faccia per più di dieci secondi. Mi dispiace, biscottino" uscì dalla camera, lasciando il ragazzo senza fiato. Come faceva a sapere del fatto che non aveva amici?
Sembra ciò che mi ha detto Tae tempo fa, non può averlo fatto. Non può averlo detto realmente.
Si accorse di una lacrima che bagnò la sua maglietta, tuttavia decise di addormentarsi e di affrontare la questione l'indomani. Non era per niente in vena di discutere con Tae, già era stanco per quella settimana stressante. Ciò che non sapeva però, era che dentro la loro camera, i due fratelli stavano ridendo e confabulando per il loro piano.
"Hai fatto?" Domandò la ragazza, afferrando le spalle del proprio fratello, il quale era appena tornato dalla camera di Tae.
"Certo, si odieranno talmente tanto da non rivolgersi più la parola" rispose lui, un ghigno sul viso a rappresentare tutta la sua meschinità.

Giovedì

Il giorno dopo Jungkook volò a scuola e il maggiore uscì di casa senza degnare nessuno di uno sguardo, tranne Elliot ovviamente.
Ciò che Tristan e Jennifer non sapevano, è che i due ragazzi non si sarebbero mai avvicinati a loro, piuttosto avrebbero risolto la situazione faccia a faccia.
Ormai mancava poco alla fine della settimana, meno di tre giorni e i due gemelli se ne sarebbero andati.
Quando Jungkook tornò a casa, si fiondò in camera sua. Studiò alcune cose per scuola e terminò alle otto di sera, giusto in tempo per cenare. Fece per alzarsi, ma venne interrotto dall'arrivo della madre in camera.
"Jungkook, hai studiato?" Domandò la donna guardandosi attorno.
"Sì, ho appena finito." Si stiracchiò e avanzò verso il bagno per farsi una doccia.
"Dobbiamo cenare, sbrigati" ordinò lei, sbirciando la scrivania del ragazzo.
"Oh, allora mi lavo dopo"
"Metti un po' in ordine Jungkook, mica ti aspetti che faccia tutto io vero?" Lo trascinò fuori da lì.
"Appena finisco di fare tutto riordino" alzò il tono lui. Anche prima di trasferirsi affrontavano sempre quella discussione, era straziante.
"Ah sì? Fare cosa, stare sul letto a non fare niente?" La donna scese le scale, lasciando il figlio da solo in cima.
Certo, perché io come sempre non faccio mai niente.
Giunse in cucina e prese posto vicino ad Elliot. Per tutta la durata della cena lui e Tae si scambiarono sguardi fuggitivi, sembravano cercarsi sempre, ma per allontanarsi ogni volta.
"Ho un'annuncio importante da darvi. Tristan e Jennifer, purtroppo aggiungerei, ci lasceranno questa sera. Perciò questa è l'ultima cena che passeremo con voi, vorrei davvero ringraziarvi per la vostra gentilezza." Annunciò il padre, lanciando un barlume di speranza in entrambi i ragazzi.
"Nostro padre ha bisogno di noi, perciò dobbiamo partire stasera. Vogliamo ringraziarvi per l'ospitalità" disse Tristan.
Si gustarono il resto della cena, poi ognuno di loro si diresse nella propria camera.
Jennifer e Tristan prepararono le loro valigie, ma prima di andare si preoccuparono di lasciare una sorpresa ai due "fratelli". Jennifer chiese aiuto a Tae, costringendolo così a passare per il corridoio per andare nella camera degli ospiti, purtroppo però in quel momento esatto Tristan bloccò Jungkook, il quale stava uscendo dalla sua camera con i capelli ancora bagnati per la doccia appena fatta, e lo abbracciò appoggiando una mano sul suo sedere. Il piccolo si dimenò talmente tanto da tirare addirittura un pugno sullo stomaco del rosso, che in quel momento gli stava baciando il collo ripetutamente.
"Togliti! Idiota!" mormorò Jungkook, prima di spingerlo via. Venne risvegliato da un colpo di tosse, che fece voltare entrambi. Jungkook riuscì a vedere il volto serio di Tae, prima che lui scomparisse in camera sua.
"Siete proprio degli stronzi" si liberò Jungkook, correndo dietro al maggiore, lasciando i due gemelli al loro viaggio di ritorno verso casa.
"Tae, aprimi" bussò più volte alla porta, finché quest'ultima non venne aperta con forza e lui venne tirato all'interno.
"Cosa c'è?" Richiuse la porta Tae, appoggiandosi poi alla sua finestra.
La stanza era illuminata solo dalla luna e dal solito abat-jour sul comodino.
"Sei arrabbiato con me?" Chiese Jungkook, torturandosi le mani.
"No guarda, non sono arrabbiato. Scopro che dici solo cavolate sul mio conto e poi ti lasci andare tra le braccia di un perfetto sconosciuto, ma non sono arrabbiato" alzò il tono di voce, per poi stringere le labbra in una linea sottile.
"Ah tu sei arrabbiato con me? Dovrei esserlo io dato ciò che hai detto. Cosa ti importa se un ragazzino logorroico dalla brutta faccia si butta tra le braccia di un altro?" Se avesse potuto, avrebbe sputato fiamme dalla bocca per la rabbia.
"Logorroico? Ma cosa dici?" Non capiva da dove il ragazzo avesse tirato fuori quelle affermazioni, lui non aveva mai detto niente del genere.
"Sì caro, la prossima volta vieni a dirmi le cose in faccia" fece qualche passo verso il maggiore.
"Ah io?! Parli tu che appena giro l'angolo dici che sono un ragazzo violento, incapace a controllarsi e malato. Perché tanto sono solo questo per te, no?" Anche lui si avvicinò a Jungkook, ora si trovavano a pochi centimetri di distanza ma entrambi si stavano massacrando con lo sguardo.
"Ma sei impazzito? Stai delirando" Jungkook spinse Tae con una mano, era arrabbiato per le accuse che gli stava lanciando il ragazzo. Tuttavia la spinta lo spostò solo di qualche centimetro, ma lo fece arrabbiare parecchio.
"Ah beh certo, è questo che pensi no? Sono solo un malato violento" anche lui spinse Jungkook leggermente, ovviamente non voleva fargli del male.
"Ma la smetti! Non ho mai detto niente del genere, pensa piuttosto a ciò che dici tu" gli puntò contro il dito, cercando di fare la faccia più seria possibile.
"Io non ho fatto niente, a chi avrei dovuto dirlo poi?"
"A Tristan"
"Tristan?" Domandò confuso, non ci aveva mai spiccicato parola.
"Sì" Il più piccolo incrociò le braccia, alzando leggermente il mento.
"Ma chi ci parla con lui, a momenti se lo vedo gli stacco la testa a morsi"
"Ma Jennifer mi ha detto che vi ha sentito"
"Mi ha parlato lui solo una volta, per dirmi ciò che tu hai detto a Jennifer" ribatté Tae, facendo due più due in quel preciso istante.
"Io non ho mai parlato con Jennifer...oh" si bloccò Jungkook, avendo appena capito il tranello dei due gemelli.
"Già" rispose Tae semplicemente.
"Ci hanno preso in giro!"
"Già"
"E noi ci siamo cascati come delle pere cotte!"
"Già"
"Smettila di dire già!" gridò il minore, prima di tirargli una pacca sul braccio.
"Ahia! Ma che ho fatto?" Lo guardò con sguardo confuso, ma al tempo stesso divertito.
"Hai creduto che avessi sparlato di te!"
"Ma anche tu lo hai fatto" disse Tae con fare ovvio.
"Sì ma...ma.." iniziò Jungkook, ma anche lui si rese conto che non aveva senso continuare quella discussione.
"Ma?"
"Ti odio"
"Mmh sì, ora abbracciami. Così tolgo le tracce di quel deficiente dal tuo corpo" Tae lo strinse a sé, inalando finalmente il profumo del ragazzo che non aveva potuto vedere e toccare per quasi una settimana. Stava letteralmente per impazzire e le mani luride di quel Tristan sul suo corpo, lo fecero uscire totalmente di testa.
"Per fortuna ora se ne sono andati, così possiamo parlarci di nuovo" sorrise Jungkook, allontanandosi dalle braccia dell'altro.
"Hai i capelli bagnati, te li asciugo" ordinò Tae, senza aspettare una risposta dal ragazzo.
Prese l'asciugacapelli dal bagno, attaccò la spina alla presa vicino al letto e si sedette insieme a Kookie. Era girato di schiena, ma poteva percepire perfettamente le mani dell'altro sulla sua testa. Era una delle cose più rilassanti che avesse mai fatto.
Il suo cuore accelerò ritmicamente, quando il maggiore provò una mossa azzardata. Si avvicinò al collo del più piccolo, si chinò leggermente e vi lasciò un bacio umido, non ci doveva essere più alcuna traccia di Tristan. Una scia di brividi percorse la schiena di Jungkook, il quale rimase con il senza fiato alla mossa del ragazzo.
Spense l'asciugacapelli e lo posò a terra, poi circondò il corpo del minore con le braccia, appoggiando la testa sulla sua spalla destra.
"Credo sia meglio che vada a dormire" si alzò Jungkook, per via del battito accelerato del cuore "buonanotte" disse una volta vicino alla porta. Sorrise al maggiore ed uscì di corsa, continuando a domandarsi il perché di tutte quelle emozioni.
Cosa diavolo sta succedendo?
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Ciao, come state?
Scusate per eventuali errori
Spero vi stia piacendo la storia, grazie mille per tutto davvero.
Buona giornata

𝐄𝐬𝐜𝐚𝐩𝐞 - 𝐭𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora