Gelosia

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"ei, oggi ho gli allenamenti, vuoi rimanere a vederli?" Mi chiede Niccolò.

Solo guardandolo ora, con felicità, mi accorgo di quanto lui sia cambiato: ha quel po' di barbetta e tutti quei tatuaggi..

"Quando hai fatto tutti questi tatuaggi?" Chiedo fissandogli la mano.
"Non puoi rispondere alla mia domanda con un'altra domanda! Sei la solita!" Dice ridendo. "Comunque in questi anni. Sono successe tante cose da quando ci siamo persi. Ricordi quel vecchietto che quando passavamo a tutta velocità con la bici davanti casa sua alzava il bastone per tirarcelo dietro mentre noi gli facevamo le smorfie?" Mi guarda un attimo sorridendo per poi tornare a fissare la strada.
"Ha comprato un nuovo bastone da tirarci addosso. Che ne dici? Oggi?" Il suo sorrisetto si fa malefico e non posso fare a meno di ridere.

"Si potrebbe fare. Ma, Niccolò, quando arriveremo a scuola.. Travis si arrabbierà tanto e i ragazzi inizieranno a fissarci e.."
"Ei calma." Mette una sua mano sulla mia gamba. "Come facevamo da piccoli quando ci fissavano?"

"Beh, li guardavamo in faccia e gli facevamo la linguaccia con un verso, ma non penso che questo funzionerà.." rido.

"Ci proviamo." Dice stringendomi la mano.

Mano mano che ci avviciniamo alla scuola la mia ansia cresce sempre di più. Insomma, chi mai lo avrebbe detto? Io e Niccolò di nuovo insieme. Come da bambini. E non so esattamente ciò che sto provando, forse felicità.

"Siamo arrivati" Niccolò spegne la macchina e fa per aprire la portiera quando vede le mie mani tremare.

In realtà non mi importa della gente, ma ho paura di Travis.

"Devi stare tranquilla bambi, ok?"

Bambi, come mi chiamava quando eravamo piccoli.

"Niccolò tu non capisci, Travis.."
"Basta pensare a Travis! Se ne farà una ragione. Non può obbligarti a stare con lui se tu non vuoi."

Quanto vorrei darti ragione Niccolò.

Quando finalmente scendiamo dalla macchina già tutti gli sguardi sono rivolti a noi.

Sparire, ecco cosa vorrei fare.

"Alla fine non mi hai risposto prima." Dice Niccolò tirandomi verso di lui e stringendomi con un braccio sulle mie spalle.

"Oggi rimani a vedere gli allenamenti?"
"Va bene."

Siamo arrivati ormai da un po' dal gruppetto di Niccolò e Travis continua a fissarmi con disprezzo e rabbia. La situazione non andrà a finire bene.

Quando stiamo per entrare Travis si avvicina a me e mi sussurra una cosa che mi ha fatto venire i brividi.

Immobile. È questo che sono in mezzo al cortile, almeno fin quando Niccolò non mi chiama.

"Dai bambi, andiamo!" Mi urla dalla scalinata.

Decido di farmi forza e andare con loro. Cosa potrà mai fare?

Le ore passano troppo lentamente. Ho un cumulo di ansia che non fa che aumentare ogni secondo sempre di più. Decido di inviare un messaggio a Niccolò.

A piccolo porcellino:
Ei nicc, tutto ok? Dove sei?

Non chiedetemi del nome, lui mi chiamava sempre bambi ed io non avevo tanta immaginazione.

La risposta non arriva molto in fretta.

Sono in classe, il prof di matematica è noioso. Sto per dormire. Però magari potrei flirtare con la ragazza dai capelli rossi qui accanto a me. Mi sta fissando da un quarto d'ora, è più che inquietante ma è comunque molto carina! ;)

È fastidio quello che provo? Oh mamma mia, sto proprio messa male.

A piccolo porcellino:
Andiamocene. Torneremo per gli allenamenti.

Con molta fretta chiedo alla professoressa di andare in bagno e dopo aver ricevuto il suo consenso esco dalla classe per avvicinarmi a quella di Niccolò.

Certo che quando gli dici di fare una cosa deve sempre metterci le ore.

"Buongiorno, può uscire Niccolò per favore?" Chiedo all'insegnante dopo aver bussato con molta, molta aggressività.

Vedo Niccolò provarci con la rossa. Che squallore.

"Certo."

Dopo che Niccolò è uscito, lo sguardo che gli ho rivolto non può avere spiegazione.

Così ci dirigiamo in silenzio verso la sua macchina.

"Non pensavo intendessi ora." Dice lui aprendo la macchina.

"Oh, guarda un po', invece si." Rispondo con sarcasmo.

Niccolò mette in moto e parte.

"Non pensavo volessi scappare da scuola! Queste cose non le fai mai!"
"C'è sempre una prima volta, Niccolò."

"Sei gelosa?" Mi chiede dopo un po'.
"Io? Gelosa? Di te? Ma che immaginazione hai. Non ti ricordavo così divertente HAHAH"

SI, SONO GELOSA STRONZETTO.

"E perché ti stai comportando così?"
"Ma così come?"

Inutile dire che da questo è nata una discussione che non finisce più fino a quando.

"NICCOLÒ! ATTENTO!"

Chiudo gli occhi aspettando l'impatto con l'altra macchina attaccandomi a Niccolò con più forza possibile.





Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora