Tutto fin troppo bene

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"FANCULO!" Urla Niccolò accostando al lato della strada.

"Ei bambi, stai bene?"

Si avvicina lentamente a me, sfiorandomi il braccio. Sono pietrificata,

Quella macchina ci stava finendo addosso, perché cazzo camminava contromano!?

"Bambi.." mi richiama Niccolò.

"Sto bene." Dico fredda e distaccata.

"Bambi, mi dispiace tantissimo..scusami."

"Nicc, quell'auto ci stava venendo addosso. Ti avrebbe preso in pieno e saresti potuto morire! Io mi sarei fatta solo qualche graffio!"

Vedendo che la macchina è ancora ferma li decido di scendere e incamminarmi verso di essa. Sento Niccolò chiamarmi ma non ci faccio caso. Sono sulle furie!

"Cosa cazzo ti è venuto in mente!?" Inizio ad urlare contro l'uomo.

"Mi scusi signorina. Ero al telefono e mi sono distratto."

"Ti sei distratto un corno! Lo avresti preso in pieno! Sarebbe potuto morire! Sarei potuta rimanere senza di lui e so già cosa si prova a stare senza! Avrei potuto perderlo! Per sempre! Sei un uomo così egoista da non pensare a cosa succede intorno tanto da distrarti! Ti posso assicurare che se sarebbe successo qualcosa di brutto mi sarei vendicata!"

"Ei bambi, ora basta..dai andiamo.." Niccolò mi prende per un braccio e pronuncia quelle parole con voce bassa e roca.

L'uomo mi guarda dispiaciuto ma non me ne frega nulla. Dovrebbe stare più attento. Non solo per gli altri, ma anche per se stesso.

Dopo un mezz'ora ci fermiamo in un bar a prendere qualcosa parlando del più e del meno, scherzando e dimenticandoci cosa è successo poco fa.

"Dai, è ora di andare all'allenamento." Mi dice Niccolò.

Arrivati Niccolò va nello spogliatoio a cambiarsi e poco dopo inizia l'allenamento. Sembra così faticoso. Sicuramente non riuscirei mai a fare una cosa del genere, nemmeno se fossi maschio.

Niccolò sembra davvero in forma. Mi sono persa tante cose in questi anni in cui ci siamo 'odiati'.

Da piccola bitch:
Ei tesoro, sono quasi arrivata in città. Dove ci vediamo?

Eva è una mia amica, una delle migliori. Non vi ho mai parlato di lei perché non ne ho avuto occasione. È andata per qualche mese in Nuova Zelanda dai suoi parenti.

A piccolo bitch:
Sono al campo, non ci crederai mai! Ho fatto pace con Niccolò, è ritornato tutto come prima! Sono così felice! Ti spiegherò tutto a voce. Per le 19 dovrei tornare a casa, aspettami li se vuoi. Tanto come al solito farai chiacchiere con i domestici! :')

Non aspetto risposta e rivolgo lo sguardo al campo ma non c'è nessuno.

"Perché sorridevi mentre eri al telefono? Chi era?"

Sobbalzo mettendomi una mano sul cuore. Per tutti i Niccolò presenti sulla faccia della terra!

"Ma sei scemo!? E comunque, non sono affari tuoi!"

"Mh va bene, l'allenamento è quasi finito. Ci vediamo qui. Il tempo di rivestirmi e arrivo. Ciao bambi."

"Ciao maiale."

Inutile dire l'occhiataccia che mi lancia Niccolò.

L'allenamento è ormai finito da un pezzo ma di Niccolò nessuna traccia.

Mi dirigo verso lo spogliatoio sotto l'attenzione di tutti i ragazzi presenti. Che c'è? Non avete mai visto una ragazza? Poveri dilettanti illusi.

Mi degno di chiedere ad un ragazzo semi nudo dove trovare Niccolò ma mi risponde ridendo e guardando l'amico con; "di la, ma forse è meglio non disturbarlo."

Faccio una faccia strana e mi avvio verso delle voci, o meglio gemiti.

"Niccolò ma cosa stai.."

Il respiro mi si blocca quando apro la porta e lo vedo spogliare una ragazza.

"...Facendo..." Finisco di dire.

Un nodo in gola e uno nello stomaco si fanno spazio. Le lacrime minacciano di uscire ma almeno questo lo impedisco dato che non riesco a dire più una parola ed ho la bocca semi aperta. Infondo mi aspettavo che andasse tutto fin troppo bene.

"Io credo di dover andare." Affermo dopo qualche secondo di silenzio in cui lui mi ha fissata con occhi dispiaciuti.

"Giulia, posso spiegarti." Dice lui allacciandosi i jeans e prendendo la maglietta a terra.

Non voglio più soffrire. Voglio lasciarmi tutto alle spalle. Voglio lasciarmi lui alle spalle. Sembrava tutto così perfetto che per un momento ci ho creduto davvero! Noi due come prima!

"Troverò un passaggio." Riesco a dire prima di girarmi ed andarmene. Sento che lui è dietro di me ma non mi giro. Semplicemente, continuo ad andare avanti con una lacrima che mi cade sul volto.

Una volta arrivata a casa e aver aspettato Eva le racconto tutto. Decidiamo così di uscire a mangiare qualcosa fuori.

"Io voglio questo panino con delle patatine affianco." Ordina Eva.

"Io prendo un insalata, grazie."

Non ho molta voglia di mangiare, anche perché non ho fame.

Le ordinazioni ci mettono poco ad arrivare ed iniziamo a mangiare parlando di cose senza senso. Ma non mi sento felice. Non lo sono.

All'improvviso vedo tutta la squadra della scuola entrare. Spero non ci sia anche lui.

"Per tutti i cetriolini. Non è possibile!" Sbotto vedendolo entrare.

Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora