Vuoto.

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Sto lentamente crollando. È assurdo. È da quasi un mese che sto facendo finta di essere la ragazza di Travis. Quasi ogni sera andiamo ad una o più feste, mi siedo a tavola con lui e con il suo gruppetto e guarda un po'? Di fronte mi ritrovo sempre Niccolò.

Come ora. Si, perché ora sto qui a scuola in pausa pranzo e Travis ha un braccio sulle mie spalle.

Niccolò mi ha evitata come la peste. O non mi ha evitata ma si è semplicemente dimenticato definitivamente della mia esistenza..

"Vi rendete conto? È una tale gnocca." Ride Travis con i suoi amici.
"Travis, hai la tua ragazza affianco, non le dà fastidio che dai della gnocca ad un'altra ragazza?" Parla per la prima volta Niccolò.

"No Niccolò, a lei non da fastidio. Vero tesoro?" Risponde Travis.

Vorrei dire che no, non mi dà assolutamente fastidio. Vorrei urlare che non stiamo insieme. Vorrei che tutta questa finta finisca.
E invece...

"Si, un po' mi dà fastidio. Ma so che loro sono solo un divertimento mentre invece lui mi ama. Come io amo lui." Dico abbassando lo sguardo.
"Se non vi dispiace, vado in bagno." Continuo con un finto sorriso.

Mentre cammino ripenso a tutto quello che è successo in questo mese. Niccolò che non mi rivolge più una parola, Travis che mi costringe ad andare a letto con lui anche se io non voglio.

Quando sto per lavarmi la faccia qualcuno mi blocca.

"Perché quando hai detto di amarlo, hai abbassato lo sguardo?" Chiede Niccolò.
"Non è il momento, Niccolò. Vai via. È il bagno delle ragazze."
"Tu non lo ami. Perché stai con lui? Per ricavati una vendetta contro di me?"
"No! Assolutamente no!" Scatto.
"E allora che c'è!?" Inizia ad urlare.
"Nulla!"
"Dimmi cosa c'è sotto! Non ci casco Giulia! Ti conosco molto bene!"

"Perché Niccolò!?" Urlo scansandomi dalla sua presa con gli occhi che iniziano ad inumidirsi. Ma io non posso piangere, non devo. Per questo decido di spedirle indietro e il mio sguardo diventa gelido.

Intanto Niccolò mi rivolge uno sguardo confuso.

"Perché ti interessi a me solo ora, dopo tutti questi anni ?" Dico fredda.
"Giulia, io ti manco? Ti sono mancato?"

Rimango a fissare il vuoto per un tempo indefinito. Poi mi decido a rispondere.
"Tutto passa, Niccolò." E me ne vado.

Si Niccolò, mi manchi.

Torno al tavolo e mi siedo nuovamente vicino Travis, che subito mi guarda minaccioso.

"Cosa hai fatto tutto questo tempo?" Mi chiede.
"Nulla, ho chiamato mio padre per dirgli che oggi arriverò tardi a casa." Rispondo dicendo la prima cosa che mi viene in mente.

"Ah sì? E dove vai?"
"In biblioteca. Devo studiare molto."
"Certo." Dice infine lui.

Tutto il pranzo lo passo in silenzio senza toccare il cibo.

Niccolò è tornato dopo qualche minuto e anche lui è rimasto in silenzio.

Quando lo guardo sento solo un grande vuoto dentro. Mi ha fatto così tanto male, perché ancora sono innamorata di lui? Perché non riesco a togliermelo dalla testa?



Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora