Più di un fratello.

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"Quindi aspetta, tu possiedi un locale!?" Domanda per la centesima volta papà ad Oliver.
"Già" risponde lui.

Ha evitato di dirgli che è il capo della banda di spacciatori più potente del paese. E ha fatto bene. Poteva rischiare di morire

Mentre loro continuano a parlare mi dirigo verso la cucina, dalla finestra sulla cucina guardo la casa di Niccoló. Continuo a chiedermi se quelle cose le pensa davvero.

"Ci tieni davvero a lui..."

Mi giro di scatto verso Oliver facendo cadere una tazza che nemmeno avevo visto.

La mia risposta è un debole sorriso.

"Ascolta." Inizia Oliver.
"Quando una persona per te importante andrà via, inevitabilmente starai male. Vedrai un po' tutto più grigio."

Si gira iniziando ad osservare fuori dalla finestra. Lo sguardo vuoto.

"Il suo allontanamento ti cambierà, sarà come un coltello conficcato tra le costole, come sale buttato su ferite ancora aperte."

Si gira nuovamente verso di me ma non guardandomi, tcon una faccia tra l'arrabbiato e il triste.

"Morirai dentro, tanto da sentirti senza vita, tanto da non aver voglia di niente se non di scomparire, di dileguarti lontano da tutti. Sarà come un boccone difficile da digerire. Vomiterai rabbia e rancore, più nei confronti di te stessa per averci creduto che nei suoi."

Ora inizia a guardarmi negli occhi, tanto intensamente da farmi sentire i brividi lungo la schiena.

"Ascolta. È normale, ma passerà prima o poi. Tutto il dolore che provi scivolerà e il grigiore visto diventerà un bagliore di luce. Rifiorirai poco a poco senza dimenticare, e le ferite saranno cicatrici.
Ricordi da ricordare che non faranno più male."

Alla fine di queste parole, Oliver sembra pensare a ciò che ha appena detto per poi accennarmi un sorriso.
Improvvisamente sento delle braccia intorno la vita.
Oliver mi sta abbracciando.

Credo ne abbia più bisogno lui che io a questo punto.
Chissà cosa ha dovuto affrontare.
E a quante cose che ha dovuto rinunciare.
In questo momento non è mio fratello, ma il mio migliore amico. La mia ancora.

"Ti voglio bene, gnocca di una bionda." Dice accarezzandomi i capelli e lo sento sorridere.
E anche io ora non posso far a meno di sorridere.
"Ti voglio bene, gangstar."

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Lo so, capitolo moooolto corto. Ultimamente non ho più molta voglia ne immaginazione per scrivere. Qualcuno magari potrebbe aiutarmi?

Nonostante la lunghezza spero che vi sia piaciuto. ❤️

Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora