OPS

185 13 2
                                    

"Ma sei serio!?" urlo dall'altra parte della casa verso Oliver che non so neanche dove sia in realtà.

"Perchè urli?" mi domanda Cole mettendosi comodo vicino la porta. E mi osserva, non fa altro che mettermi in imbarazzo questa sottospecie di vichingo andato a male.

A proposito, i vichinghi vanno davvero a male?

"Oliver mi ha buttato questo coso sul letto. Che schifo!" Butto le mani in giù disperata.

Per i successivi 10 minuti Cole non ha fatto altro che cercare di trovare ciò che ha buttato Oliver sul letto. E quindi, perchè non fare uno scherzo?

Appena Cole si avvicina ancora di più con la faccia sul letto, con una mano spingo la testa sul materasso, forse mettendo più forza di quel che dovevo.

Cole si alza lentamente, è quasi inquietante in realtà, e io indietreggio.

"Finn! Poul!" Inizio ad urlare i loro nomi per tutta casa quando il barbaro vichingo decide, guarda tu che esagerazione, di inseguirmi. Naturalmente, tutti i miei tentativi di fuga, sono vani. Cole riesce ad afferrarmi per un braccio e io, sbadata come sono, inciampo nei miei stessi piedi.

A volte mi chiedo come posso essere nata in queste condizioni.

Mi ritrovo con il mio povero ed esile corpo sotto una massa vichinga. Non posso dargli nemmeno a schiaffi o pugni perchè, girata in pancia in giù, non ci riesco proprio. Potrei rischiare anche di rompermi un gomito. Voi lo immaginate il dolore?

"Puoi levarti di dosso?" Chiedo gentilmente a Cole.
"Non credo. Questa posizione è comoda."

Spalanco gli occhi sconcertata. Ma è serio?

Dopo una mezzora finalmente si alza e mi lascia andare. Vado cosi alla ricerca di Oliver.

Lo trovo in quello che deduco sia il suo ufficio da boss. Fantastico!

"Oliver? Perché hai lasciato un preservativo sul mio letto?" Chiedo disgustata.

In risposta mi arriva un sorriso, ma continua comunque a guardare dei fogli li sulla scrivania. Ma ci vede? No perché è alzato quindi sta abbastanza lontano dai fogli.

"Potresti darmi una spiegazione?" Finalmente i suoi occhi si puntano su di me, scrutandomi divertito.

"In realtà Cole voleva farti uno scherzo. Non te lo ha detto?"

Con sguardo severo mi dirigo verso la porta per andare a cercare Cole, ma non è affatto lunga la ricerca. Appena esco dall'ufficio lui è proprio difronte a me.

"Brutto deficiente dai capelli lunghi! Dovresti solo vergognarti. Fai schifo! E ora vai a levare quel coso dal mio letto." dico innervosita incrociando le braccia sotto il seno.

"Ok, più tardi cercherò di vergognarmi. il Preservativo l'ho già buttato." Risponde buttando uno sguardo al mio petto. Ma che maiale è?



La giornata passa abbastanza tranquillamente. Nel pomeriggio io e Oliver decidiamo di far visita a papà. Il mio sguardo si posa sempre su quella maledetta casa. Quella casa che non dovrei mai pensare, o meglio ancora, non dovrei pensare a colui che ci abita.

Noto che la porta d'ingresso si apre, facendone uscire Vanessa e lui al seguito. Guarda nella mia direzione e come una stupida tiro troppo forte la tenda facendola cadere seguita dalla staffa.

"Ora ci parlo io con quello." Afferma improvvisamente Oliver.

Oddio, ho paura.

"Conosce anche lui Niccolò? Che bella cosa!" Dice emozionato mio padre.

Tu non immagini nemmeno papà..

"Ei brutto stronzo!" Dice con un tono alto Oliver ricevendo l'attenzione di Nic.

"Beh, direi che già hanno preso confidenza." Dice papà guardandomi e incrociando le braccia al petto con un atteggiamento fiero.

Ma io che cosa ci faccio ancora qui ferma!?

Nemmeno il tempo di girarmi che Oliver da un pugno a Nic. Ops!

"Ah, ma quindi non sono amici o è stato un pugno amichevole?" 

Le perle di papà. Mi sembra ovvio che un amico tiri un pugno in faccia ad un altro amico facendolo cadere a terra con il naso quasi rotto.

Aspe..COSA!!?

Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora