Pentimenti |1a parte|

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"Quindi se volete davvero fare un bell'esame dovete innanzit...." Dice il professore prima di essere interrotto dalla campanella.

CIBO. VOGLIO CIBO.

"Non correre così!" Mi urla da dietro una voce fin troppo familiare.

Niccoló. Ma cosa cazzo vuole?
Faccio finta di non sentirlo e continuo a camminare a passo più svelto roteando gli occhi.

"Ferma!" Sento prima di essere presa per un polso.

"Ei niccoló! Ciao! Da quanto tempo! Serve qualcosa!?" Dico irritata ma sorridendo. Sapete, uno di quei sorrisi da serial killer mangia cervelli.

Che poi i serial killer non mangiano i cervelli...
Vabbè lasciamo stare.

"Perché non ti sei fermata quando ti ho chiamata prima?" Chiede.
"Tu? Mi hai chiamata? Ma quando?" Dico cercando di sembrare più sorpresa possibile.
"Dai mettila, andiamo in mensa insieme?"

"Senti Niccolò.." inizio il mio discorso da presidente togliendo la sua lurida mano dal mio costosissimo braccio. Giuro che il mio braccio costa miliardi.
"Io non so cosa ti sia preso, e nemmeno ci tengo a saperlo, credimi. Ma il fatto che tu mi stia degnando di queste tue piccolissime attenzioni..." Continuo ma mentre sto per aggiungere altre cose un secchio d'acqua mi cade in testa bagnandomi tutta. E indovinate? Lo stronzo di Niccolò ride.

"HAHAHA, piccolissime attenzioni" dice imitandomi.
"Che attenzioni vuoi che ti dia Giulia?" Continua lui.

Dopo qualche secondo di silenzio, oltre le risatine di Niccolò (che sta continuando a fissarmi) e dei suoi amici, prendo coraggio.

"Sai cosa Niccolò? A volte penso che tu sia una merda. Poi ne ho anche la conferma." Dico girandomi e andando verso l'uscita della scuola. Ma, mi rigiro.

"E sai cos'altro? Arrivata a questo punto, mi fa schifo aver passato tutto quel tempo con te. Sei stato capace anche di rovinare i bei ricordi." Dico con calma osservandolo.

Quello che noto? Che gli spegne quel sorrisetto da strafottente che si era creato sul suo viso lasciando un pizzico di nostalgia, confusione e forse anche un po' di tristezza. Noto le stesse emozioni attraversare i suoi occhi.

Bene Niccolò, vuoi la guerra? E guerra sia.

Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora