Un altro straziante giorno di scuola. Anche se per ora è il primo per me dopo un mese.
Un'altra straziante giornata del cazzo.Mi presento, mi chiamo Giulia, ho 19 anni e vivo ormai in America con mio padre. Preferisco risultare stronza piuttosto che debole.
Come si dice: "il sangue attira gli squali."
È proprio questo che sto evitando: gli squali.Sono una ragazza molto semplice: amo leggere, uscire la sera e passare tanto tempo con i miei amici.
Ma da un po' ho preferito chiudermi in me stessa, non vedere nessuno.
Volete sapere da quando? Da quando è morta mia madre. Un mese vi sembrerà poco, ma è davvero tanto."Signorina, è pronta?" Mi chiede la cameriera risvegliandomi dai miei pensieri.
"Sisi, eccomi." Dico svogliata e sbuffando.Una cosa che odio di mio padre? Il fatto che mandi dei camerieri a chiamarmi. Come se lui fosse malato.
Ci vediamo solo a pranzo e a cena.Faccio per prendere lo zaino sulla poltroncina davanti la finestra quando noto Niccolò.
Niccolò è il mio vicino, è il più figo della scuola ed il più amato ed invidiato. È il capitano della squadra di baseball. Dio greco, naturalmente.
Come fa ad essere così fottutamente sexy?
Siamo vicini da quando lui si è trasferito qui, avevamo entrambi 4 anni.
Nonostante ciò abbiamo solo litigato fino ad oggi.
Se non litighiamo, ci evitiamo come la peste. Una volta eravamo davvero legati, passavamo le giornate intere insieme a giocare. Poi qualcosa si è rotto.Sinceramente? Non so da dove nasca tutta questa situazione tra noi due.
"Così mi sciupi!" Sento urlare dall'altra parte della strada.
Mi sveglio dal mio stato di shock e ribatto:
"Idiota!"Solo ora mi accorgo che è senza maglietta.
Questo spiega tutto. Spiega del perché mi ero incantata.Ok no, basta, la smetto.
Dopo aver ricevuto una risata da parte sua mi avvio verso le scale e dopo essere uscita dal portone d'ingresso vedo già l'autista pronto.
Una volta mi portava mia madre a scuola..
"Ok! Fermati! Ora!" Urlo all'autista dopo aver fatto metà tragitto.
L'autista si ferma e si volta verso di me.
"Qualcosa non va?" Domanda.
"Io non ce la faccio a tornare in quell'inferno. No, proprio no. Torniamo indietro." Dico io frettolosa."No, ora lei va a scuola." Dice lui.
"Ma cos...no!" Ribatto io.
"Bene, la lascerò davanti al cancello principale." Dice lui sorridendo.Non voglio nemmeno sprecare una parola. Tanto qualunque cosa io dica di fare si fa sempre il contrario!
Arrivata davanti la scuola vedo una marmaglia di ragazzi. Posso giurare che questo posto non mi è mancato affatto.
Dopo aver ricevuto non so quante condoglianze, che mi hanno anche resa più irascibile del solito decido di entrare, entrare fino a quando non vedo lui e sono destinata a cambiare strada.
"Aspetta Giulia!" Urla lui..
"Dimmi Niccolò, ti serve qualcosa?" Rispondo con un sorriso falsissimo.
"Guarda, almeno cerca di non essere falsa come i prodotti cinesi, se non vuoi sorridermi non farlo, semplice." Dice lui.
"Si ok, volevi?" Continuo.
"In realtà..."
"No! Ti prego anche tu no! Basta condoglianze! Basta!" Dico esasperata.
"In realtà, a parte le condoglianze, volevo chiederti se volevi venire in classe con me. Sai, siamo nella stessa aula."
"Si, lo so. Andiamo."_____________________
Yoooooo, vi piace sto primo capitolo? 🤟😎❤️
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Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]
Romance(Ultimo in questa storia non è famoso.) Giulia è una ragazza italiana di 19 anni, trasferitasi in America a causa del lavoro di suo padre quando era molto piccola. La madre è morta da un mese, un mese in cui Giulia ha preferito rinchiudersi in camer...