"Oliver fermo!? Ma sei impazzito!? Scollati!" Urlo mentre cerco di tirarlo indietro, quasi inutilmente devo dire, dato che si è scaraventato addosso a Nic come un bufalo.
Presto, finalmente c'è da dire, mio padre si unisce a me e riusciamo a staccarlo.
"Continua a fare del male a mia sorella e giuro sulla cosa che ho più cara al mondo che non sarai entusiasto di svegliarti la mattina! Continua ad insultarla e a dirle brutte parole e non vedrai l'ora di ritrovarti sotto terra rinchiuso in una bara!" Urla Oliver continuando a dimenarsi dalla presa mia e di mio padre.
"Smettila. Basta cosi Oliver." Dico continuando a mantenerlo.
Oliver si gira verso di me.
"Smetterla!? Io ancora non ho iniziato! Ma non ti rendi conto di come ti ha ridotta!? Mangi a stento, dobbiamo pregarti per farlo! Stai sempre chiusa in quella cazzo di camera da quella sera! Quando esci fai finta di nulla ma io e gli altri li abbiamo visti i tuoi occhi! Li abbiamo visti cambiare! Li ho visti cambiati dal momento in cui mi hai detto di essere tuo fratello, pieni di felicità, e il momento in cui lui ti diceva tutte quelle cazzate, pieni di dolore e delusione! Forse tu non te ne rendi conto, ma io e i ragazzi si."
Nel frattempo Nic si è alzato da terra e mi guarda con tristezza, quasi pentito. Ma non ne sono sicura. Insomma, se quelle cose che ha detto le pensa davvero, non credo si penta di avermele dette.
Faccio per entrare in casa, seguendo mio padre e mio fratello, ma la sua voce mi ferma:
"Mi dispiace."
Il cuore fa un sussulto quando sento che le sue braccia mi circondano.
"Mi dispiace davvero averti detto quelle cose. Tu non sei cosi. Tu meriti davvero la felicità. Quando sono arrabbiato sai che dico ciò che non penso, anche se ho affermato il contrario quando me lo hai chiesto."
Mi fa girare verso di lui e mi accarezza piano la guancia mentre continua a parlare.
"Avevo scoperto che era tuo fratello perciò sono corso da te quando ti ho trovato con quel ragazzo mentre gli passavi la droga. So che a metterti in mezzo è stato Travis e so, che non provavo ciò che provo per te da tempo, forse anche troppo. Sapevo che quelli erano amici di tuo fratello e non tuoi, ma in quel momento volevo farti del male tanto quanto me ne hai fatto tu non dicendomi subito che avevi scoperto, senza il mio aiuto, chi era tuo fratello. Ti volevo far del male in quel momento e l'ho fatto con quelle parole, ma mi sono pentito immediatamente perchè ho già perso troppo tempo senza di te."
Mi mantiene ora la faccia con le sue mani.
"Ho perso tanto tempo senza di te e mi dispiace. Perciò ora mi faccio coraggio e te lo chiedo. Aspetta eh."
Si gira verso casa sua, si passa una mano tra i capelli e sospira.
"Aspetta. Ho fatto. Ora mi giro." Dice velocemente passandosi poi una mano sulla barbetta.
Sorrido perchè non posso fare altro davanti a questa scena.
Si avvicina lentamente."Allora, emmh, vuoi essere la mia ragazza?"
Non mi da il tempo di rispondere che ricomincia a parlare a raffica:"Si certo, non devi dirmi per forza di si, cioè posso aspettare, però..."
Senza dire nemmeno una parola mi avvicino e lo bacio.
"Si, voglio essere la tua ragazza"
Sorride e ricambia il bacio.
"Finalmente! Ce l'avete fatta razza di imbranati!"
Urla Vanessa dal portone di casa mia. E lei quando è entrata!?
Vicino a lei noto mio fratello e mio padre, che sorridono.
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Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]
Romansa(Ultimo in questa storia non è famoso.) Giulia è una ragazza italiana di 19 anni, trasferitasi in America a causa del lavoro di suo padre quando era molto piccola. La madre è morta da un mese, un mese in cui Giulia ha preferito rinchiudersi in camer...