Figure di... e promozioni

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Un'altra settimana è volata. Da quando non parlo con Nic le giornate sembrano passare in fretta. Mi sono avvicinata a Travis, nonostante ciò che ha fatto è un bravo ragazzo. Mi ha chiesto scusa varie volte, mi inseguiva nei corridoi, mi veniva a chiamare in classe durante le lezioni. Credo che ció sia dovuto al fatto che mio fratello è il capo per cui lui spaccia. Mi sono fatta promettere che non farà più una cosa del genere e mentre me lo giurava, sembrava davvero sincero e dispiaciuto allo stesso tempo per ciò che mi aveva fatto, cominciando dal fatto di farmi mettere con lui forzatamente.

"Senti, posso farti una domanda?" Mi chiede proprio Travis.

Stiamo camminando nei corridoi, come ormai abbiamo fatto negli ultimi 2 giorni.

"Certo." Mi fermo a guardarlo.
"Perchè non parli più con Nic? Infondo fino ad una settimana fa stavate sempre insieme e poi all'improvviso vi siete allontanati. Ho fatto la stessa domanda a lui."
"Ah si? E che ti ha risposto?" Chiedo.
"Che non lo sa."

Spontaneamente sulla faccia mi appare un sorriso amaro. Non lo sa? Andiamo di male in peggio.

"Il tuo amico mi ha detto delle cose bruttissime, cose che non ho nemmeno il coraggio di ripetere. E sentirsi dire queste cose dalla persona per cui provi dei sentimenti non è il massimo."

Rendendomi conto di ciò che ho detto spontaneamente la mia mano si schiaccia sulle labbra mentre Travis sorride. Un sorriso inquietante devo dire.

"Provi dei sentimenti eh?" Levandomi la mano dalle labbra continuando a sorridere.
"No, assolutamente no." Rispondo inmediatamente gesticolando.

"Stavo pensando ad un'altra persona." Continuo.
"Un'altra persona.. e chi sarebbe?"

Se sorride ancora lo trucido.

"Beh, è un ragazzo alto, muscoloso, bello, biondo, occhi chiari e magari simpatico e fedele."  Insomma, tutto il contrario di Niccoló, e Travis è l'esatto contrario di Niccoló.

Porca trottola.

"Cioè non sei tu, però è simile. Si lui ha più un ciuffo." Dico facendogli il ciuffo.
"Poi ha un po' di fossette." Lui ride e ha le fossette.

Mannaggia.

Ogni cosa che continuavo a dire si addiceva a lui. Che figura di merda.

"Ok scusa, la smetto." Dico ormai tutta rossa in faccia.
"Sei divertente in realtà."  Mi guarda con uno sguardo strano ma affascinante.

"Ei ragazzo, allontanati da mia sorella."

Senza nemmeno accorgercene eravamo usciti dalla struttura. Mio fratello è appoggiato alla sua macchina.

"In realtà lui lavora con te, o per te. Non so."
"Nessuno lavora per me. Tutti lavorano con me. Si, Travis, giusto?"

Travis annuisce prima di trovarsi letteralmente a terra.

"Oliver! Ma sei pazzo!?" Gli urlo contro mentre mi avvicino a Travis dolorante a terra.

"È lui che ti ha messa nel giro." Risponde Oliver freddamente.

"È vero. Ma se non lo avesse fatto ora non stavi qui davanti la mia scuola."

Aiuto Travis ad alzarsi.

"È vero. Beh, allora meriti una promozione, lavorerai al mio fianco."

La faccia di Travis è indescrivibile.

" si beh, non spaccerai più in mezzo alla strada se non per mio diretto ordine. E per il resto starai al mio fianco." Continua Oliver.

Oliver non gli da il tempo di rispondere che mi butta in macchina e dopo essere salito parte.

Innamorata di uno stronzo. [ULTIMO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora