Capitolo 1

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Erano ormai due settimane che si trovava alla Tana, i signori Weasley avevano ospitato lei e Harry per i giorni precedenti alla partenza per Hogwarts ed ora mancava solo una notte.

Dopo cena Molly congedò i suoi figli chiedendo ai due ragazzi suoi ospiti di trattenersi, Ron rivolse un cenno a Harry ed Hermione, chiamati dalla signora in cucina, prima di avviarsi per la sua stanza. La donna si torturava le mani e, cercando di sembrare il più rassicurante possibile, iniziò a parlare: "Abbiamo aspettato fino ad ora per parlarvi per darvi modo di godervi appieno questi ultimi giorni di vacanze, non vogliamo allarmarvi ma ve ne starete accorgendo anche voi: le cose stanno cambiando e ciò vuole dire che quando ritornerete a scuola potreste trovare un clima diverso" dal salotto spuntò il signor Weasley, fino ad ora nascosto dallo schienale della poltrona, che prese la parola: "Il Ministero sta facendo qualcosa di strano, non vorranno entrare di nuovo ad Hogwarts, non ci proveranno di nuovo con un insegnante, non ha funzionato, stanno parlando di matrimoni tra purosangue o mezzosangue e nati babbani" i due amici non riuscivano a capire, si scambiarono uno sguardo allarmato, fu Hermione a parlare: "Perché?" Arthur scrollò le spalle abbattuto, il tono di voce incupito: "Dicono che lo fanno per aumentare il numero dei mezzosangue ma io, noi, sospettiamo si tratti di qualcos'altro, temiamo che questi matrimoni siano fatti tra persone ben precise per stringere un certo tipo di legame e arrivare ad altre persone" il signor Weasley non si era sbilanciato ma aveva fatto capire bene ai ragazzi la situazione fu sua moglie a non riuscire a trattenersi: "Quelli là hanno già messo le mani nel ministero, nemmeno il tempo di farlo resuscitare al loro capo" "L'hanno sempre avute le mani nel Ministero, Molly, guarda Lucius Malfoy: si è fatto tre giorni di carcere ed è ritornato sulla sua poltrona" lo sguardo di Harry saettava tra Hermione, la quale aveva la bocca dischiusa e sembrava rimasta senza parole, e il signor Weasley: "Ma Hermione...non la daranno in moglie a qualcuno vero?" la ragazza speranzosa alzò lo sguardo verso i coniugi, fu ancora una volta il signor Weasley a parlare: "Non lo sappiamo, il Ministero ha annunciato un chiarimento nei prossimi giorni ma non è detto che ci verrà dato, in questi ultimi mesi, lo avrete notato, si stanno muovendo senza nemmeno risponderne all' opinione pubblica ma noi non vi vogliamo trattenere oltre, è tardi" lì la moglie prese la parola abbozzando un sorriso cercando di tranquillizzare i ragazzi: "Esatto, domani dovrete partire, vi prego: non tormentatevi questa notte, non servirà, ad Hogwarts sarete al sicuro ma è giusto che arriviate a scuola preparati a qualsiasi evenienza" disse Molly con uno sguardo apprensivo, li abbracciò entrambi augurandogli la buonanotte e lasciandoli tornare nelle loro stanze.

Già dagli ultimi gradini sentirono Ron intento in una discussione con Ginny: "...non lo so, non lo so...poi glielo chiedo..." Si bloccarono immediatamente appena videro i due entrare, Hermione sospirò e si sedette sul bordo del letto trovando di gran lunga più interessanti le lenzuola che la conversazione da affrontare, dietro di lei Harry lentamente chiuse la porta. Fu Ron a prendere coraggio ed azzardare: "Cosa vi hanno detto?" Hermione alzò lo sguardo dal lenzuolo ma non riusciva a sostenere lo sguardo del suo amico e finì per fissare il quadro alle sue spalle: "Il ministero sta organizzando dei matrimoni per i nati babbani, evidentemente per avere più alleati ed informazioni in caso di uno scontro facendolo passare per un modo di aumentare la popolazione magica" lo sguardo duro, fisso alle spalle del ragazzo, con il fiato corto Ron incrociò lo sguardo di Harry per un attimo: "Io lo sapevo già, pochi giorni fa ho trovato un articolo della Gazzetta che ne parlava, mamma mi ha detto di non dirvi nulla, che vi avrebbero spiegato loro la situazione, oppure lo avrebbe fatto Silente"  Ginny, invece, chiese spiegazioni e dopo che i ragazzi le chiarirono la faccenda esclamò turbata: "Ma non possono farlo! Silente farà qualcosa, vero?" Cercò conforto nei compagni, conforto che però non arrivò, Harry rispose frustrato: "Silente non potrà proteggerci per sempre, ha altri problemi, più importanti di noi, invecchia e Voldemort è riuscito subito a ricostruire un potere solido" Ginny, guardò anche gli altri che non sostennero il suo sguardo e purtroppo si rese subito conto che nessuno aveva la forzs di discutere: "Io me ne vado a dormire ma non esiste che questa faccenda finisca così".

La mattina successiva si svegliarono di buon ora dopo una notte tutt'altro che serena.
Mangiarono la fugace colazione che la signora Weasley aveva preparato e poi si unirono alla catena umana di Weasley sulle scale che aiutava a portare i bagagli in soggiorno.

Le auto del Ministero che li avrebbero scortati a King's cross, e che pochi giorni prima li aveva anche portati a Diagon Alley per comprare i libri per scongiurare un attacco dei Mangiamorte dopo lo scontro all' ufficio Misteri, non si fecero attendere, i due conducenti ci misero poco per caricare i bagagli e portarli a destinazione.

Arrivati al binario 9 ¾, dopo un viaggio in un rigoroso silenzio quasi imbarazzante, salutarono i Weasley che li avevano accolti, ancora una volta, come loro figli, decisi ad affrontare questo nuovo anno con tutta la serenità possibile.

° ° °
Ciao a tutti, spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, sto scrivendo tutti i capitoli insieme che poi pubblicherò un po'alla volta, oggi è il 16 aprile, quindi vi auguro buona quarantena, sperando che voi stiate bene, ma soprattutto spero che, quando pubblicherò il capitolo, la situazione sarà migliorata.

Il giglio cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora