Capitolo 8

1.1K 50 7
                                    

La Sala Grande era già gremita di studenti quando arrivò, si sedette vicino ai suoi amici ancora un po' frastornata per ciò che era successo la sera prima, guardava i suoi migliori amici che chiacchieravano con lei senza accennare minimamente alla loro scappatella e poi rivolse lo sguardo a Ginny, si accorse che la ragazza la stava già guardando, Hermione si sentì leggere l'anima da quegli occhi castani e riuscì solo ad abbozzare un sorriso, mentre l'amica ritornò a rivolgerli alla sua tazza lei invece rimase un secondo di più a guardarla aspettando che dicesse qualcosa, stranita da quello sguardo così enigmatico.
La sua attenzione venne colta dalle domande di Ron riguardante dei compiti, diede le dovute spiegazioni a lui e a Neville che si era avvicinato, dimenticandosi dello scambio avuto con l'amica. Fu soltanto all'uscita dalla Sala Grande che Ginny le si avvicinò, vedeva che doveva dirle qualcosa in privato e disse agli altri di avviarsi senza di lei: "Herm hai qualche ora libera oggi?" la ragazza si accigliò cercando di capire a cosa le servisse quel tempo piuttosto che pensare ad una risposta alla sua domanda: "Anche una basta, anche domani, non è urgente, è per fare una chiacchierata" Hermione sentì che in realtà anche lei voleva parlarle e si sforzò di trovare un momento libero della giornata: "Tutta la mattina ho lezione ma appena finisco i compiti ci sono, dovrei finire presto, vengo io da te in Sala comune" gli occhi dell'amica s'illuminarono e un sorriso affiorò sulle sue labbra, annuì e velocemente si salutarono dirigendosi ognuna verso la propria aula. 

Lungo il tragitto fino al terzo piano si trovò ad immaginare tutti i possibili argomenti di conversazione per quella sera, Ginny sembrava essere piuttosto seria ma aveva detto che non era nulla di urgente perciò non riusciva a formarsi un'ipotesi precisa finchè i suoi pensieri non furono bruscamente interrotti da qualcuno che le urtò violentemente la spalla scendendo nella direzione opposta alla sua, il ragazzo non si fermò nemmeno per scusarsi e solo quando Hermione si voltò notò ormai alla fine delle scale la chioma bionda di Draco Malfoy, perplessa si girò a guardare il punto dal quale era sbucato e quello da cui era ora sparito, non veniva nè dai sotterranei nè dalla Sala Grande e stranamente non le aveva nemmeno ordinato di guardare dove metteva i piedi come suo solito, con un'alzata di spalle proseguì il suo percorso cercando di zittire la voce di Harry dentro sè che creava congetture su Draco. 

Le lezioni passarono più lente del solito, impaziente di stare con Ginny che non vide nemmeno a pranzo. Si ritrovò con i suoi amici in biblioteca nel primo pomeriggio per studiare: "Certo che Flitwick non se le risparmia mai queste ricerche chilometriche" ridacchiarono alla battuta di Ron che sconfortato consultava un tomo dalle pagine ingiallite: "Non che Piton sia da meno" rincarò Harry, l'altro sbuffò appoggiando i gomiti sul libro cogliendo l'occasione per prendersi la sua prima pausa "Ora che è passato a Difesa delle Arti Oscure è addirittura peggiorato, per una volta che ce n'eravamo liberati" Harry annuì sconsolato "Chissà che sarà venuto in mente a Silente, forse si è stancato anche lui ed ha capito che è l'unico modo per farlo fuori" anche ad Hermione scappò una risata: "Così te lo levi anche dalle scatole" le si rivolse Ron divertito, lei abbozzò un sorriso: "Ma che ti dice?" lei fece spallucce facendo scorrere lo sguardo sull'indice del libro che aveva davanti "In realtà abbiamo parlato poco" decise di non accennare alla chiacchierata avuta la sera precedente per evitare di spiegare il motivo per il quale fosse avvenuta "Lo vedo solo la sera ma almeno è sempre stato cortese, l'unica cosa è che devo sempre girovagare per il castello e non posso godermi del tempo in camera mia per evitare d'incontrarlo" ed era vero, per evitare l'imbarazzo di stare insieme a lui Hermione stava ore in Sala comune o in biblioteca, anche da sola "Vuol dire che qualche volta ti vengo a fare compagnia, così mi assicuro anche che non t'innamori di lui" le fossette sulle guance del ragazzo si marcarono ancora di più quando le rivolse un sorriso, lei abbassò gli occhi e non potè che ridere, gli diede un buffetto sul gomito per invitarlo a continuare a studiare "Sta' attento Ron, la conquista con il fascino dell'uomo tenebroso" la ragazza scosse la testa mentre i due se la ridevano. Passarono più di tre ore fino al momento in cui si decisero che per quel giorno non avrebbero più fatto nulla, Ron mandò Harry davanti mentre aiutava Hermione a posare i libri presi, l'amico si allontanò ammiccandogli sorridente mentre lui si avvicinava allo scaffale in cui la ragazza stava posando i tomi: "Dico davvero comunque" posò gli occhi ambrati su di lui che non seppe sostenere lo sguardo imbarazzato "Se vuoi qualche volta posso scendere a farti compagnia" per evitare di rimanere lì impalato iniziò a sistemare alla rinfusa i libri, ad Hermione non sembrava una buona idea trovarsi con Piton e Ron nella stessa stanza ma l'idea che il ragazzo si fosse offerto di stare con lei e la possibilità di rimanere un po' soli le riempì il cuore di gioia e non riuscì a frenarsi quando accettò istintivamente. 

Il giglio cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora