Capitolo 13

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Dovette aspettare la cena per poter incontrare di nuovo Ginny e raccontarle di Katie e del discorso con i professori. La ragazza ascoltò in silenzio per poi esclamare scioccata: "Ha detto davvero alla McGranitt di Draco?!" Hermione annuì mentre mangiava nervosamente condividendo l'espressione stupita di Ginny: "Ne è ancora convinto? E' assurdo" protestò lei ed Hermione non poté che essere d'accordo e farle notare che era stato un grande rischio esporsi così: "Inutile dire che Piton era su tutte le furie, secondo me alla prima occasione gliela farà pagare" a questo punto volle sapere esattamente ciò che si erano detti, si passò una mano tra i capelli rossi guardando al tavolo dei professori ma non c'era, da quando aveva preso la decisione di lasciar perdere Harry e stare con Dean non riusciva a non cercarlo in chiunque lo vedesse o parlasse con lui, nella speranza di intravedere che effetto avesse avuto sulle altre persone l'averlo visto.
La Weasley rimase in silenzio per un po' mangiando distrattamente mentre il suo sguardo vagava pensoso in giro per il tavolo finchè non fu catturato dall'orologio che Hermione portava al polso: "Che bell'orologio, non l'avevo mai notato" lo indicò con un cenno prima di afferrare un po'di pane, Hermione arrossì ed istintivamente si portò l'altra mano a coprirlo: "Oh si...l'ho preso oggi" guardò Ginny annuire e continuare a mangiare ma la voglia di vedere la sua reazione la decise a guardarsi intorno in cerca di orecchie indiscrete, con un respiro le si fece più vicina sulla panca: "In realtà" iniziò a temere il giudizio dell'amica "in realtà me l'ha regalato lui, cioè sai, Piton" a quel nome l'altra sgranò gli occhi e trangugiò il boccone che stava masticando, la fissava così intensamente che Hermione capì che se non fossero state in Sala Grande sarebbe scoppiata ad un urlare: "Hermionee..." strozzò un urlo avvicinandosi di più a lei e coprendosi un sorriso a trentadue denti con entrambe le mani mentre la più grande cercava di farla zittire: "Te lo ha regalato lui?!" Hermione annuì allarmata facendola segno di abbassare la voce: "Beh si...ecco, l'ho trovato più tranquillo che a scuola, anche se qualche piccolo diverbio l'abbiamo avuto" ormai Ginny, incredula, aveva completamente abbandonato il cibo per dedicarsi al racconto dell'amica : "Si è lamentato dicendo che siamo degli idioti e io semplicemente ho detto che è a lui che non va mai bene niente" continuò a mangiare segretamente compiaciuta dell'espressione scioccata dell'amica che non le staccava gli occhi di dosso: "È un miracolo che tu sia ancora viva, l'avranno sedato per non dirti nulla" Hermione annuì divertita con la bocca ancora pieno: "In realtà ha ribattuto per un po' prima di chiudere la conversazione" precisò: "Si è trattenuto anche dall'insultare Harry e Ron ai tre manici di scopa e ha pagato per tutti" l'altra scosse la testa come per scrollarsi dalla mente lo strano incubo che aveva appena sentito e solo a fatica potè ricominciare a mangiare: "Per me l'hai comandato con l'Imperio".

Più tardi, quando ormai gran parte dei ragazzi era tornato nei dormitori, il tavolo dei professori si riempì quasi al completo: Piton si ritorvò ancora con Poppy, con la quale aveva passato il pomeriggio in infermeria, per notificare a Minerva delle gravi condizioni di Katie Bell che andava trasportata al San Mungo quella sera stessa. Dimentico del cibo, come da quando era tornato da Hogsmeade, cercava di capire cosa avesse in mente di fare, se realmente ci stava tentando oppure secondo qualche malsano piano voleva solo provare a Lui di non esserne capace e cercare pietà. Quella collana, che tentativo patetico,  sperare anche solo ingenuamente che potesse finire tra le mani di Albus, e poi Potter con le sue accuse... Una voce gracchiante, un suono che trapassa le orecchie, lo distrasse dai suoi pensieri: Filius Flitwick, sporto sulla tavola, sbucava dalla spalla di Lumacorno che già ridacchiava con le sue gote rosse: "Severus!" il professore di pozioni, probabilmente istigatore di quello sfottò, si girò per gustarsi meglio la faccia del giovane collega: "ti abbiamo visto con la Granger, sai? Dobbiamo aspettarci qualcosa?" Rise ammiccando ad un Piton livido in volto, Hagrid dal suo angolo affianco all'infermiera scosse la testa: "Fare queste battute, Hermione è solo una bambina" il pugno che sbattè sul tavolo fece tremare i piatti dei commensali, Poppy e Minerva non poterono che essere d'accordo con il guardacaccia, continuarono a mangiare cercando di non cedere alla tentazione di guardare il pozionista ma tenendo le orecchie ben aperte, quello scosse la testa con uno sbuffo continuando a mangiare, lo sguardo fisso sulla sala semivuota: "Sai Filius avevo proprio voglia di una passeggiatina romantica, potendomelo permettere" una risata secca scoccò dalle labbra di Rolanda Hooch mentre con una smorfia il collega di pozioni decise di ritornare al suo stufato, Flitwick  stizzito si risistemò sulla sedia borbottando qualcosa in dialetto goblin, alla sua destra Poppy attaccò con la ramanzina sul non essere scorbutico perchè "Prima o poi finirà male, non venire da me per essere medicato se ti ritroverai la faccia sanguinante" per darci un taglio si voltò verso Minerva: "Ma Albus?" la vicepreside si trovò presa alla sprovvista e si fermò qualche secondo a pensare: "L'ho avvisato su quanto accaduto a Bell ma non ho idea di dove sia adesso, forse era stanco ed ha mangiato in camera, non lo vedo molto bene nell'ultimo periodo" lui annuì e in due bocconi fu conclusa la sua cena. 

Hogwarts ad Halloween era una meraviglia che incantava tutti gli studenti e li rendeva febbricitanti in attesa del gran ballo tenuto in serata. Dopo i primi giorni in seguito all'uscita ad Hogsmeade in cui la notizia principale era stato l'incidente di Katie Bell, tutta la scuola parlava di come vestirsi alla festa e ognuno s'ingegnava nei modi più bizzarri per ottenere un accompagnatore costringendo i professori ad imporre delle punizioni per non essere continuamente interrotti durante le lezioni. Ogni angolo era decorato: non si poteva percorrere una serra senza che tutte le zucche presenti spalancassero le loro fauci intagliate, i tavoli della Sala Grande erano stati imbanditi con delle grandi ragnatele e bisognava far attenzione alle posate che continuavano ad impigliarsi, i fantasmi erano completamente impazziti e nemmeno Gazza riusciva a riportare tutti i loro scherzi alla McGranitt, se per caso ci si trovava in un corridoio vuoto i personaggi dei dipinti si divertivano a nascondersi e ridere in modo inquietante, Hagrid aveva fatto scappare quasi tutti i suoi studenti con le sue lezioni sui ragni e i ragazzi, con l'aiuto sottobanco dei gemelli Weasley, si divertivano a tormentare i propri compagni con i peggiori scherzi facendo pregare ai professori che quella giornata finisse in fretta. Finita la ricerca sul frullabulbo in una biblioteca deserta Hermione corse nella Sala comune, salì le scale a due a due e si precipitò in camera di Ginny: "Ma quanto ci hai messo? Io mi devo prepare è già tardi" l'amica si accasciò sul letto ansimante: "Non esagerare" un dolore al fianco la fece rantolare: "Mancano quattro ore" "Appunto" girava per la stanza nervosa mettendo apposto tutti i trucchi e ricontrollando il suo vestito appeso all'anta dell'armadio. 

Il giglio cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora