Capitolo 12

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Il calore dei Tre Manici l' invase e finalmente poterono abbandonare i loro mantelli sui ganci alla parete, Madame Rosmerta dal bancone rivolse un saluto affrettato al professore e un sorriso ad Hermione, c'erano ancora pochi studenti e trovarono un posto libero vicino al camino nel quale già scoppiettava un piccolo fuocherello acceso per fronteggiare il vento che entrava insieme ai nuovi clienti, i quali aprivano la porta sempre più frequentemente con l'avvicinarsi dell'ora di pranzo. Harry e Ron non erano ancora arrivati e nell'attesa Hermione non potè fare altro che aprire la scatolina dell'orologio, lo osservò e notò solo adesso che tutti quelli che frettolosamente aveva giudicato come ghirigori sul fondo del quadrante erano in realtà rune antiche, più lo guardava più se ne innamorava, scoprendo lentamente piccoli segreti che lo differenziavano da un regolare orologio. Lo estrasse per guardarlo meglio e tradurre il messaggio contenuto al suo interno ma le lettere erano tutte legate tra loro mentre giravano lentamente in una spirale da renderne quasi impossibile la comprensione, una mano lo afferrò piano sottraendolo alla sua presa, Piton affianco a lei le rivolse un veloce sguardo prima di far scivolare le sue dita sul tavolo per prenderle delicatamente il polso, le sue mani erano calde e inaspettatamente vellutate e le allacciò il cinturino, Hermione rimase immobile a guardarlo, concentrato, ipnotizzata dai suoi movimenti e lusingata dall'accortezza che aveva nel non farle male in nessun modo. Una volta messo indugiò un secondo a guardarlo, i suoi occhi corsero lungo le dita sottili della ragazza e notò per la prima volta che non aveva la fede, le lasciò il polso delicatamente come l'aveva preso, essere toccata ancora da quelle mani, non riuscì a controllare il rossore sulle sue guance, si riscosse turbata dai suoi pensieri prima di parlare: "Non dovevate, potevo tornare un'altra volta a-" con un gesto risoluto della mano la fermò "Se non avessi voluto non l'avrei fatto, è un piccolo risarcimento" Hermione aggrottò le sopracciglia "Risarcimento per cosa?" Piton scosse la testa voltandosi dall'altra parte, si risistemò sulla sedia e per la prima volta si ritrovò a ringraziare che Potter e Weasley fossero arrivati.

Quando i ragazzi si sedettero Hermione si accorse che nel frattempo il locale si era iniziato a riempire, il suo sguardo preoccupato saettò sul volto di tutti i presenti in cerca di qualcuno che avesse potuto vedere lo scambio tra lei ed il professore e si tranquillizzò solo quando li vide intenti ognuno nelle proprie conversazioni. 
Ordinarono e furono subito serviti, mentre consumavano lei ed Harry iniziarono a parlare del giro che avevano fatto, le ricordò il ballo di Halloween che si sarebbe tenuto solo cinque giorni dopo e si entusiasmò per le novità dei Tiri Vispi dai quali ancora non era passato, appena ci fu un secondo di silenzio non potè non accorgersi di Ron che fissava torvo Piton mentre il professore dal canto suo era chino sul piatto e solo di rado posava lo sguardo sul ragazzo fulminandolo in un istante e costringendolo a voltarsi per qualche secondo.
Non sapeva come distrarre uno dei due finchè Harry si alzò di scatto facendo sobbalzare Hermione che non si era accorta di Lumacorno alle sue spalle: "Professore! Che piacere vederla" l'altro lo salutò sorpreso di vederlo: "Potter! Piacere mio! Stavo sorseggiando anch' io una bella burrobirra, madame Rosmerta è sempre la migliore" sorrise facendo risaltare le sue gote arrossate, si girò verso Hermione e battè la mano sulla spalla di Piton che lo guardava torvo e al quale, così facendo, aveva fatto cadere ciò che aveva preso con la forchetta con grande gusto di Ron, Lumacorno riprese a bassa voce in modo che solo loro potessero ascoltare: "Senti Potter, a questo punto te lo dico qui: ogni tanto organizzo una cena con dei miei studenti selezionati, sai, pochi intimi, ti andrebbe di venire? Ovviamente l'invito è anche per te Granger, Severus conosce benissimo di queste mie cene, è stato mio ospite molte volte durante i suoi anni ad Hogwarts" Piton bofonchiò qualcosa in risposta senza girarsi, Hermione fu incuriosita da quest' informazione ma si limitò ad annuire sorridendo timidamente mentre Harry sembrava esaltato dall'invito annuendo con vigore, Lumacorno li salutò soddisfatto prima di andarsene: "Aspettate il mio gufo allora...oh è un piacere vederti Wollaby" disse rivolto a Ron accorgendosi solo ora della sua presenza.
A quel nomignolo Piton quasi non si strozzò nell'acquaviola guadagnandosi gli sguardi truci dei tre ragazzi che ignorò allegramente.

Il giglio cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora