Capitolo quattordici.

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HARRY'S POV

"Andiamo Louis so che puoi farcela!" Dissi ancora una volta, questa volta con molta più insistenza.

"Cazzo Haz! Non sai nemmeno il cognome di questa ragazza, come diamine credi possa riuscire a reperire il suo numero di telefono?"

"Non lo so, io credo in te." Dissi forzando un mezzo sorriso. Sapevo che era una cosa impossibile.

Avevo bisogno di contattare Agnes in modo diretto, per telefono sarebbe stato perfetto, peccato solo per un piccolo particolare: non avevo il suo numero.

Louis era sempre stato bravo in quelle cose strane di cercare i numeri di cellulare delle persone, conosce un botto di gente e si ricorda i nomi di tutti, cosa che non si direbbe a prima vista. Ha un po' l'aria di uno molto rincoglionito sempre sulle sue ma in realtà è un ottimo osservatore.

Tornando a me. Agnes non mi aveva ancora risposto e non sapevo più cosa diamine fare. Erano passate più di dodici ore da quando le avevo inviato quel messaggio su Facebook. Certo che cazzo, una fottuta risposta avrebbe anche potuto darmela!

Quanto odiavo le ragazze. Noi ragazzi non ci ponevamo mai quei cazzo di problemi che si ponevano loro del tipo "ora che cosa penserà lui se rispondo in questo modo, oppure in questo o se non rispondo proprio?".

Era una cosa che detestavo.

Stavo quasi per rinunciare ad ottenere il numero di questa Agnes senza cognome tramite le conoscenze di Louis quando ad un tratto notai un'espressione familiare sul volto del mio migliore amico. Stava sorridendo. Oh sì, stava proprio sorridendo ed era uno dei suoi classici sorrisi da "ce l'ho fatta, sono un fottuto genio".

"Allora?" Incalzai alzandomi in piedi e raggiungendolo.

"Agnes, Agnes Brooke."

Sorrise soddisfatto porgendomi un fogliettondi carta con su scritto un numero di telefono.

"Come fai ad essere sicuro che sia lei?"

"Quante volte ho sbagliato?" Domandò compiaciuto.

"Nessuna."

"Esatto." Mi canzonò. "E comunque Bryan ha detto che un amico di sua sorella lavora nel locale dove abbiamo cantato sabato sera e ha detto che l'unica Agnes che rispondeva alla descrizione era lei. Sono bastati alcuni messaggi e un paio di telefonate ed ecco qua." Sorrise.

"Oddio per fortuna che esisti brutto bastardo!" Esclamai dandogli una pacca sulla spalla.

"Chiamala, coglione." Rise.

Mi rintanai in camera stringendo nella mano destra il mio cellulare e nella sinistra il foglietto che mi aveva appena dato Louis con scritto il numero di Agnes, la migliore amica di quella meraviglia di Elisabeth.

Composi il numero e non esitai nemmeno un momento a premere l'avvio di chiamata.

"Ciao, sono Agnes! Al momento non posso rispondere ma lasciate un messaggio e se mi va vi richiamerò il prima possibile."

Fantastico! Una mattinata intera a cercare il suo numero di telefono per poi trovarlo, chiamarla e trovare la segreteria telefonica. Che diamine di problemi hai Styles? Ti prendi una cotta per una che ti bacia ma poi si stacca e se ne vuole andare, cerchi a tutti i costi il numero di un'altra ragazza solo perché questa seconda può farti arrivare alla prima. Okay, sempre stato bravo nell'arte del corteggiamento ma questo è troppo anche per te.

Continuavo a parlare da solo, nella mia mente e avevo come l'impressione di essere impazzito del tutto, di nuovo. Solo che quello che il mio subconscio mi diceva era così vero da indurmi a continuare a pensarci.

"Senti Lou, io esco!" Bofonchiai prendendo le chiavi della mia auto dal mobile.

"Ti ha risposto la tipa?"

"Segreteria telefonica."

"Ma porca puttana." Imprecò sbattendo il pugno destro sul bracciolo del divano.

"Già." Sospirai.

Lo salutai con un gesto della mano e uscii chiedendomi la porta alle spalle. Avevo bisogno di un po' di tranquillità e sarei volentieri andato in uno dei miei posti preferiti se non fosse che l'ultima volta che avevo messo piede in quel luogo era stato con Elisabeth e non avevo alcuna intenzione di ricordare quella specie di nostro primo appuntamento. Nemmeno a 12 anni era andata così male, e la ragazza per la quale avevo una cotta era più grande di me di un paio di anni. Andò male ma non così, quell'appuntamento, se possiamo definirlo tale, fu un casino. Ma un casino interessante.

Senza accorgemene mi ritrovai da Emma. Parcheggiai e scesi, in effetti era l'ora di pranzo e non mangiavo dalla sera prima.

Entrai, ordinai e mi misi a chiacchierare un po' con lei visto che era in pausa. Stavo per raccontarle di cosa avevo in mente quando il mio cellulare squillò. Era lei, era Agnes. Avevo già salvato il suo numero in rubrica per evitare di perdere il foglietto e quindi perdere il numero. Mi stava chiamando davvero. Mi scusai con Emma e uscii fuori dal locale per rispondere.

"Pronto?"

"Ciao sono Elisabeth, Agnes ha lasciato qua il suo telefono, ho visto le chiamate perse volevi dirle qualcosa?"

Disse con voce dolce.

"Oh, ehm e poi saresti?"

#SPAZIOAUTRICE

Buonasera ragazze! allora che ne pensate di questo capitolo? cosa pensate farà Harry? Abbiamo aggiornato il prima possibile, speriamo vi piaccia, fateci sapere.

un bacio;

Fe e Bii xx

ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora