Capitolo sedici.

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AGNES ' POV

Fortunatamente quel giorno avevo la mattina libera dato che allo studio ci avrebbe pensato il mio Chris; gli avevo chiesto se poteva sostituirmi in quel turno perchè avevo varie commissioni da fare.

Okay ho detto una cazzata.

Dovevo solo andare a pranzare con Harry, ma che diamine di persona stavo diventando? Farr andare a lavorare il mio ragazzo per uscire con un altro che oltrettutto piace alla mia migliore amica? Cristo dio.

Ormai il danno era fatto, erano le 11.30 e in un'ora sarei dovuta andare da Emma, era troppo tardi per disdire; speravo solo che Chris ed Elis non lo fossero mai venuti a sapere altrimenti sarebbe stata davvero la fine per Agnes Brooke.

Abitavo a circa una mezz'oretta dal bar, così decisi, dopo essermi vestita ed essermi data una sistemata, di andare a piedi, cosi presi l'iPod e sotto le note di "Amnesia" mi incamminai verso la meta non così tanto desiderata.

HARRY'S POV

"Cazzo Louis muoviti!" Rimproverai il mio amico per il suo perenne ritardo. Erano le 12 e lui era ancora lì a decidere cosa indossare.

"Ehi amico calmati, stai andando da Agnes non da Elisabeth." Ridacchió prendendomi in giro e quella risata mi diede sui nervi tanto che mi misi le scarpe ed uscii di casa da solo dimenticandomi anche il cellulare sulla scrivania della mia camera.

Louis avrebbe dovuto accompagnarmi in macchina ma no, doveva pensare ai cazzi suoi mentre si vestiva così da perdere ancora più tempo. Odiavo il ritardo, l'ho sempre odiato e sempre l'odieró.

Tra un pensiero e l'altro arrivai da Emma con dieci minuti di ritardo. Fottuto Louis.

Decisi di entrare per vedere se Agnes fosse già dentro e infatti fu così, certo che era dentro, ero io in ritardo. Tralasciando la mia coscienza di merda che mi dava risposte poco desiderate mi diressi verso il tavolo dove si trovava la ragazza, di schiena intenta a leggere un libro.

"Agnes perdonami per il ritardo ma Lo-"

"Harry ma sei cretino? Mi hai fatta spaventare." Mi richiamó lei mettendo subito dentro la borsa il suo libro. "Comunque non importa." Continuó e mi fece un sorriso falso, l'avrei riconosciuto lontano un kilometro.

"Okay...Comunque sono venuto qui per parlati di una cosa importante."

Le dissi andando dritto al punto. Lei annuì incoraggiandomi a continuare il discorso.

"Bèh, volevo parlarti di Elisabeth, sai è strana con me. Ad esempio: mi aveva detto di non voler uscire con me ma dopo pochi giorni si è convinta, all'appuntamento stava andando tutto bene, poi mi ha baciato e dopo poco si è staccata. Non capisco il suo comportamento, non so se le piaccio o se quando sta con me ha altre cose per la testa. Tu sai qualcosa al riguardo? Perchè fa così? Ti ha parlato di me?" Finii il mio poema con un centiaio di domande; la faccia di Agnes era un po' confusa ma la capii.

All'inizio la vidi un po' incerta su cosa dirmi ma poi prese parola.

"Penso che Elisabeth sia ancora tanto presa da James, che è la causa di tutti i suoi problemi, o almeno in parte, penso che tu le piaccia davvero Harry, ma al momento non riesce a togliersi quel ragazzo dalla testa." La guardai intento nel capire a fondo ogni singola parola che mi stava dicendo. "Peró non darti per vinto perchè sono sicura che prima o poi qualcosa concluderete." Finì il discorso con un sorriso, sincero e speranzoso, questa volta, e questa sua sicurezza mi diede quella carica di cui avevo bisogno.

"Grazie Agnes, mi hai aiutato un sacco e ora direi che possiamo anche ordinare qualcosa non credi? È passata un'ora e sto a dir poco morendo di fame." Ridacchiai e lei annuì così scegliemmo dal menù quello che volevamo e poi chiamammo Emma per le ordinazioni. Non avrei mai immaginato che quel pranzo con Agnes potesse essere così piacevole e tra un morso di humberger e altro ci immergemmo in una conversazione sui libri.

ELISABETH'S POV

Oggi avevo deciso di portare la piccola Alis a mangiare da Emma, era da tanto che non la vedeva e inoltre l'ultima volta che ci ero andata mi aveva chiesto di portargliela a salutare e direi che quello sarebbe stato un giorno perfetto. Nes aveva delle commissioni da fare e avevo il turno pomeridiano a lavoro quindi potevo pranzare fuori con la mia sorellina.

"Alis sei pronta?" Era l'una e avevo davvero troppa fame, non avevo nemmeno fatto colazione quella mattina dato che mi ero svegliata alle 11.30.

"Si Elis sono qui!" Urló mentre scendeva le scale, era davvero buffa. "Okay andiamo allora, ciao Louise a stasera." Le dissi dandole un bacio sulla guancia com'era mio solito fare e andammo in macchina per dirigerci da Emma.

Fortunatamente trovai subito parcheggio anche se era nella via parallela a quella del bar di Emma.

"Elis cosa ordinerai? Ho una fame pazzesca e non vedo l'ora di rivedere Emma, non la vedo da tantissimo e mi manca un sacco. Elis ci sei?"

Ero paralizzata.

Completamente immobile sul marciapiede davanti alla vetrata di Emma.

Non riuscivo a capitarmi di ció che avevo appena visto. Harry e Agnes allo stesso tavolo che chiacchieravano e ridevano. Non era possibile, no non poteva essere.

"Alis puoi salutarla un'altra volta Emma." Presi mia sorella per mano e mi diressi dalla parte opposta, non volevo vedere nè Harry nè Agnes, mi avevano tradito, Nes, la mia migliore amica da una vita, mi aveva delusa e Harry, non potevo conoscere persona più falsa.

Alla fine è vero, più si è bravi con le altre persone più lo si prende nel culo e stavolta, davvero, avevo imparato la lezione.

#SPAZIOAUTRICE

Ciao bellissime! come state? oggi abbiamo aggiornato al pomeriggio perchè non sappiamo con certezza se stasera possiamo quindi abbiamo preferito farlo adesso. Che ne pensate di questo capitolo? fateci sapere tesori!

tanti bacini,

Fe e Bi xx

ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora