ELISABETH'S POV
Dopo quella mia domanda il ragazzo al telefono farfugliò qualche cosa, intuii volesse farmi capire che aveva sbagliato numero, in quanto riagganciò qualche secondo dopo. La voce non mi era sembrata nuova, avevo come l'impressione di averla già sentita da qualche parte, ma non ci pensai troppo.
Ancora non mi ero del tutto fatta una ragione di quel messaggio su Facebook da parte di Harry a Agnes, è vero, avevo fatto del casino ma Dio, io credevo di interessargli almeno un po'. Evidentemente mi sbagliavo di brutto, alla prima occasione ha iniziato a fare il filo a un'altra e poi non una qualunque, la mia migliore amica che in ogni caso era fidanzata, cosa che probabilmente era sfuggita a mister Sorriso Sfacciato.
Per quanto ne sapevo Agnes non aveva risposto al messaggio di Harry e la cosa mi confortava un po', in ogni caso sapevo per certo che non si sarebbe spinta oltre una semplice chiacchierata, era fidanzata, cristo santo!
Mi buttai sul divano affrontando il sandwich che mi aveva preparato Louise poco prima e accesi la tv. Grazie a dio avevo trovato qualcosa da fare: guardare degli episodi della serie tv delle Kardashian. Alis e Louise erano fissate tanto quanto me e nonostante mamma non volesse che perdessero tempo a guardare "quella merda" loro due se lo guardavano sempre e mi registravano gli episodi. Erano fantastiche, davvero.
Di Agnes nessuna traccia così quando arrivò per me l'ora di uscire e andare al negozio portai con me il suo telefono in modo da poterglielo riconsegnare, la mattina aveva squillato più e più volte ma poi, dopo che avevo risposto, nessun'altra telefonata nell'arco di quelle altre tre ore.
Quando sbuffando raggiunsi il negozio, dopo aver parcheggiato la mia auto notai Agnes che faceva qualcosa al computer e ridacchiava.
"Hey migliore amica!" Esclamai entrando in negozio.
"Cristo Elis! Mi hai fatto prendere un infarto." Boccheggiò portandosi una mano sul petto.
"Che facevi? Ti vedevo ridacchiare..."
"Assolutamente niente." Si affrettò a dire con un tono di voce più alto del normale.
"Okay." Sospirai confusa. "Comunque hai lasciato il telefono da me questa mattina, tieni." Lo presi dalla borsa e glielo porsi.
"Ti ringrazio. Mi ha cercata qualcuno?"
"No, cioè sì."
"El sii più chiara." Ridacchiò.
"Questa mattina non ha smesso di squillare, ad un certo punto ho risposto e quando ho risposto la persona dall'altra parte ha sentito la mia voce e il mio nome e ha riattaccato borbottando che aveva sbagliato numero." Spiegai gesticolando, come mio solito.
"Uhm e non ti ha detto chi era?"
"No, ha detto che aveva sbagliato numero..."
"Uhm okay, magari era qualcuno che voleva parlare con me senza lasciare informazioni ad altri boh magari dopo lo richiamo." Sospirò guardando il numero delle chiamate perse.
"Okay, ma adesso vai pure a casa, tocca a me chiudere stasera."
Agnes mi salutò con un classico bacio sulla guancia e poi uscì in fretta stringendo tra le mani il suo cellulare e la sua borsa.
AGNES' POV
Richiamai quel numero. Non mi convinceva molto quanto mi aveva raccontato Elisabeth. Quale razza di idiota ti chiama così tante volte per poi dire che aveva sbagliato numero non appena qualcuno che non era il diretto interessato gli aveva risposto? La mia risposta diretta sarebbe stata Harry, visto che nelle ultime ore mi aveva tartassato di messaggi su Facebook chiedendomi sempre la stessa cosa anche se in modi diversi. Ma lui non aveva il mio numero quindi non poteva trattarsi di lui. Non poteva trattarsi di lui, vero?
Uno squillo, due squilli e poi al terzo squillo una voce profonda rispose.
"Uhm...Agnes?"
"Sì e tu chi saresti?"
"Harry." Disse con voce sommessa.
"È uno scherzo questo. Come diamine fai ad avere il mio numero?" Manca poco gli urlo in faccia le peggiori cose per aver violato la mia privacy.
"Amici di amici, ti disturbo per caso?"
"No, ma cazzo! Potevi chidermelo il numero e poi io avrei deciso se dartelo o meno, cristo! È violazione della privacy." Sbraitai. Missione manteniamo la calma e non mostriamoci per la pazza psicopatica che si è: fallita.
"Mi dispiace, hai ragione." Sospirò. "Ma non me lo avresti mai dato e io avevo bisogno di parlare con te."
"Non voglio uscire con te, sono fidanzato e poi tu-" Mi interruppi prima di dire 'piaci ad Elisabeth', mi avrebbe ammazzata se avessi detto una cosa simile.
"Io che cosa?" Incalzò.
"Niente." Sbuffai.
"Possiamo vederci, questa sera a cena?"
"Ti ho detto che non voglio uscire con te." Ripetei stufa.
"Non ti sto chiedendo di uscire in quel modo, ho solo bisogno di parlarti di una cosa della quale per telefono non posso assolutamente parlare." Cercò di spiegarmi.
"No, stasera non posso. Sono a cena con i miei genitori." Mentii. Non avevo un cazzo da fare ma non mi andava di uscire con lui. Avevo promesso a Elis che non lo avrei mai fatto. Non potevo mentirle.
"Allora domani, ti prego è importante." Mi supplicò.
"Harry..." Sospirai appena.
"È davvero importante." Insistette.
"Okay."
"Domani alle 12 a pranzo da Emma."
"Sì." Sospirai ormai arresa.
"A domani, grazie mille." Riagganciò.
Non so perché dissi di sì, forse mi fece pena e forse lo feci anche perché ero curiosa di sapere che cosa volesse dirmi e poi perché proprio a me che ero praticamente una sconosciuta. L'unica cosa che so è che me ne pentii subito ripensando ad Elisabeth, mi avrebbe uccisa se lo fosse venuta a sapere. Io avevo fatto una promessa, a lei. Che razza di amica ero. Okay, non ci stavo provando con lui, ma non avevo mantenuto la mia promessa comunque. Mi sentivo in colpa ma non potevo assolutamente rimandare, sarebbe stato da maleducati e non volevo sembrare tale, non lo ero.
Maledetta me e il mio dare retta alle decisioni istintive.
#SPAZIOAUTRICE
ragazzeee!!
scusateci immensamente per il ritardo ma la scuola ci sta impegnando un sacco e aggiorniamo appena possiamo; speriamo che il capitolo vi piaccia.
un grosso bacio
Fe e Bi xx

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Complicated
Fiksi Remaja"Harry." Sorrise. "Piacere, Elisabeth." Nessuno, tanto meno lei, in quel momento, avrebbe mai pensato cosa sarebbe successo dopo quella stretta di mano.